Scusa, perché non me lo dai?…

Stavo accanendomi con quell’accidente del nuovo programma di calcolo impiantistico (la “ciofeca”…), con le sue strutture strane Simil-CAD e le sue meraviglie grafiche, cercando di capire perché dietro tanta capacità grafica dei programmatori non ci fosse anche un minimo di competenza tecnica (o almeno l'idea evidentemente INCONCEPIBILE di avvalersi della consulenza di qualche tecnico che dicesse loro cosa il programma DEVE FARE, non cosa DEVE FAR VEDERE!!!), che permettesse di stampare dei risultati senza avere strane e incomprensibili sorprese…
Non mi ero reso conto che Segretaria era dietro di me, stava guardando ciò che facevo ed i suoi occhi stavano luccicando nel vedere le capacità grafiche di quel programma (che per lei non poteva essere altro che un banalissimo salvaschermo… ed in fondo non aveva nemmeno tutti i torti…)
Ero ormai quasi arrivato al punto di mettermi a piangere, per capire DOVE C@##O ERANO QUEGLI STRAMALEDETTI ERRORI CHE CONTINUAVA A SEGNALARMI QUELLA M€§DA DI PROGRAMMA, quando Segretaria si appoggia a me da dietro (solitamente mi inc@##erei, ma in quel momento non è che mi dispiacesse molto sentire le sue tette premute contro le mie spalle…) e, con le labbra a pochi centimetri dal mio orecchio, sussurra con la sua voce più sexy “Scusa, perché non me lo dai?”
Ero talmente distratto che stavo già per sbott… ma uno dei miei neuroni si attivò in quel momento e mi consentì di chiederle “Cos’è…Che…Dovrei…Darti?” (Parlai come nel film “Frankenstein junior” separando accuratamente ogni parola e limitando il più possibile il mio vocabolario a termini assolutamente non ambigui!)
“Ma quello!” disse lei, indicando lo schermo e sporgendosi sopra di me in modo che non mi risultasse difficile intravedere una delle sue tette attraverso la scollatura…
Guardavo la tetta, ma sapevo che stava indicando il programma, così riuscii a risponderle “Vuoi fare i calcoli elettrici?” “Mannò, sciocco, non prendermi in giro!” fece lei, piegandosi un po’ di più per darmi un finto schiaffetto e quasi sbattendomi la tetta in bocca…(per non parlare di dove mise la mano, per evitare di capotarsi direttamente sopra di me...) con uno sforzo notevole, riuscii a risponderle “Beh! Quel programma serve per fare calcoli elettrici, quindi se lo vuoi, vuol dire che intendi metterti a fare calcoli elettrici…!”
Lei mi guardò stupita per alcuni istanti (sempre senza alzarsi dalle mie spalle… e senza levare la mano…) poi sorrise, dicendo “Ah! Credevo che servisse per fare i disegnini…” e si alzò un po’ delusa, per tornare al suo posto…
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(Va bene, lo ammetto: sono un idiota! In quel momento mi resi conto che in ditta non c'era nessuno, a parte noi due... e quella sera lei tornò a casa con una copia del pacchetto di installazione di quel programma per “fare i disegnini”… mancavano le basi dati, ma tanto non voleva fare i calcoli elettrici…)

2 commenti:

  1. Se Segretaria continua con i doppi sensi, con i panorami e tutto il resto forse non è proprio il programma che le interessa........

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  2. Beh... alla fine ha comunque avuto quello che voleva... ;)

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