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Visualizzazione dei post da ottobre, 2012

Le tecno-pompe!

E quel giorno mi ritrovai a dover seguire un nuovo lavoro, gestito direttamente dai nostri colleghi-rivali. Per prendere informazioni, salgo su e chiedo chi segue il lavoro, sperando in una risposta identificativa di qualche italiana, magari ‘lei’... ma non è così: li segue una delle architette serbe, la più brava e tosta, devo ammetterlo, e volendo anche una delle più belle malgrado lo sguardo di ghiaccio, ma non è ‘lei’, purtroppo... Oh beh! Vorrà dire che farò pratica di serbinglese ancora una volta, anche se questa me lo fa apposta a mettermi in imbarazzo visto che capisco poco! Eccola che arriva, entra e mi vede accanto alla propria scrivania, sogghigna e “Ciao! Her desk is there!" Cazzarola! Lo sanno tutte che mi piace ‘lei’? O è solo che sono abituate a vedermi andare direttamente da ‘lei’, visto che seguiamo moltissimi lavori insieme? Boh! Chi se ne frega? Anche se ‘lei’ sta ridendo come una iena che ha trovato una carogna! Ok, rispondo “No,

Una presentazione particolare...

Da quel momento mi è capitato diverse volte di dover presentare i lavori, e sovente mi è capitato di aver problemi col mio serbinglese, ma anche di accorgermi di volta in volta che le cose miglioravano: mi capivano sempre meglio, e io capivo sempre meglio loro. Un giorno, arriva la solita mail dalla tipa degli acquisti (Purchaising Lady), per la presentazione di un lavoro, al ché raccolgo la documentazione, me la studio bene, e poi partecipo alla riunione. Al solito, serve un portatile attrezzato per proiettare diapositive nel maxi schermo della "meeting room", e siccome non ne ho altri a disposizione, prendo quello del mio collega Progetta Mannaggiamenti, gli carico i file relativi e procedo verso la sala apposita. La tipa mi saluta sorridendo "Hi MK! How are you?" "Hi PL! I'm good, and you?" "Dobro, hvala! You have the laptop?" "Yes, I have here the laptop of PM!" (capito cosa intendo quando parlo di serbinglese?) Arrivan

Sorry for my bad english!

Come ho detto, sovente ho avuto seri problemi di comunicazione, visto che il mio serbinglese non era poi così evoluto come avrei voluto e sperato. Una volta, giunto da pochi giorni in questo paese, vengo inviato a fare una presentazione di un lavoro alle imprese partecipanti alla gara (qua si usa così), vengo presentato alla tipa dell'Ufficio Acquisti, ai rappresentanti delle varie imprese e siedo accanto a una delle Architette della nostra controparte (mi è andata anche bene: era una fanciulla davvero molto carina, serba, ma parlava e capiva anche l'italiano oltre che l'inglese con una fluidità invidiabile. Quando costei finisce il suo spiegone e risponde alle domande dei partecipanti, in un inglese talmente perfetto che non ci ho capito manco una parola, tocca al mio collega parlare degli impianti termomeccanici, e quando anche costui si siede, tocca a me parlare degli impianti elettrici, quindi mi alzo, prendo la parola ed esordisco scusandomi per il mio pessimo ingl

anglo-serbo-piemontese

Come ho già avuto occasione di dire, in questo posto dimenticato dagli dei, per farci capire dobbiamo parlare inglese, lingua talmente comune e talmente nota che chiunque la parla, forse anche gli inglesi. Nel nostro caso, noi italiani ( che siamo tutti molto esperti ) parliamo una versione imbastardita di inglese, e i nostri colleghi serbi (che lo imparano guardando la televisione) parlano una versione totalmente imbastardita, e talvolta, casualmente, le due versioni hanno persino dei punti in comune. Un mio collega chiama questo "patois" col nome di "globish" (da global-english), io che sono più terra-terra, lo chiamo banalmente "serbinglese". Un giorno, a parte le figuracce che ho fatto con il mio "serbinglese", ho scoperto di aver sbagliato tutto nella vita. Un mio collega serbo (CS1) ha enormi problemi a parlare italiano, va d'accordo con me perchè i nostri serbinglese praticamente coincidono, ma una volta l'ho sentito urlare