Comincia il lavoro

E andai, nel tardo pomeriggio, parlammo e ci accordammo.

Dopo alcuni giorni Architetto cominciò a mandarmi materiale per iniziare a lavorare, e cominciai a gestire le loro attività come tutte le altre.

Ogni tanto andavo lì a prendere informazioni e, alla fine, persino la Segretaria aveva capito come mi chiamo e quando suonavo e veniva ad aprirmi la porta continuava a ripetermi "Ma buongiorno, ma prego, ma si accomodi, ma le pare... ma le chiamo subito Architetto (o GrandeCapo, a seconda dei casi)" e io le continuavo a rispondere "Grazie, molto gentile" e lei ribatteva "Certo certo, mi pare ovvio!" mentre spariva nel dedalo dell'unico corridoio presente, lasciandomi in piedi davanti alla porta aperta... d'altra parte prima ci stava davanti lei quindi non potevo entrare...

Poi l'altro mi chiamava o veniva direttamente a prendermi "Ciao, come va? Tutto bene? Vuoi un caffè schifosissimo? Un bicchiere di acqua dal rubinetto del bagno?" "No grazie, sono a posto così!"
"Certo certo, mi pare ovvio!" e si procedeva con la parte inquisitoria-lavorativa.

E le cose procedevano così, con Architetto che ogni 2 giorni mi telefonava per sapere a che punto ero e soprattutto se ero disponibile a rintanarmi presso di loro, in pieno centro nel mezzo di un'isola pedonale dove facevo più strada a piedi scendendo dal tram per raggiungerli di quanta ne avevo fatta col tram da casa mia alla fermata più vicina al loro ufficio, raggiungendolo nel suo ufficio monoposto a misura di hobbit, con una temperatura e un'afosità estiva che potevano fare a gara con la foresta amazzonica, a far da fermaporta lavorando sull'altro lato della sua scrivania, con il mio portatile e i miei programmi preferibilmente coincidenti con quelli che loro volevano che io avessi (soprattutto la ciofeca, che ovviamente costa parecchio ma avrei dovuto comprarmela io, e prima di subito per lavorare con loro) e io che rispondevo con una sonora risata prima di salutarlo e chiudere la telefonata.

Finché un giorno mi chiamò GrandeCapo in prima persona personalmente e di persona, per una questione di estrema urgenza...

Il mondo del se...

O vvero, cosa sarebbe successo se...? Il primo esempio che mi viene in mente è cosa sarebbe successo se me ne fossi fregato del mobb...