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Visualizzazione dei post da novembre, 2009

Non te l’ho mica leccato..

Era periodo di scadenze fiscali, avevo chiesto un parere a ExAmministrativa e adesso mi toccava pagare pegno con il caffè .. Eravamo entrambi in saletta, lei si era appena seduta con il suo bicchierino di caffè e io stavo aspettando che la macchinetta finisse di sfornare anche la mia dose di caffeina.. Alla fine prendo il bicchierino, lo poso sul tavolino vicino a lei e mi accorgo che non c’è la bacchettina per mescolare lo zucchero, vado a vedere se è rimasta impigliata nei tubi della macchinetta ma non la trovo.. e mi accingo quindi a ricorrere ad altri strumenti per mescolare, che però richiedono di aspettare che il caffè sia un po’ meno caldo.. Lei guarda tutti i miei gesti e capisce al volo, e in un rarissimo e quasi unico (per lei) impeto di generosità, mi fa “Manca il cucchiaino?” “Già..” “Tieni!” e mi passa la sua bacchettina.. Impressionato da tanta generosità (della quale non la credevo assolutamente capace), allungo la mano per prendere la bacchettina e la guardo sconcertato

Una telefonata di primo mattino...

Eccomi qua, anche stavolta, dentro il mio antro solitario. Ho aperto le finestre per far cambiare aria (anche se fa freddo, gli odori sgradevoli dei pranzi cucinati nella sala mensa/cantina sotto i miei piedi risalgono dal vano della scala a chiocciola e si insediano decisi dentro il mio ufficio, stagnando per giorni interi...), ho acceso il computer e sono andato a cambiare l'acqua al merlo, sedendomi poi in attesa che XP completi il caricamento di tutto quanto è inserito in avvio automatico, per permettermi poi di richiudere tutto (compresa la finestra), avviare solo quello che mi serve e cominciare a lavorare, quando ecco che suona il telefono, e appare il numero interno di SuperAmministratore. “MK?” “Ciao, sono SuperAmministratore. Puoi raggiungermi un momento?” “Certo, arrivo subito” “Bene, grazie!” e attacca. Attraverso quindi il corridoio e raggiungo l'ufficio di SuperAmministratore, busso alla porta e attendo il fatidico “Avanti!” per accedere e trovarmi di fronte sia l

Architetta non plotta

Architetta è evidentemente esperta di computer: nel suo corso di laurea è compreso un esame relativo all'utilizzo di autocad (e pensare che ai miei tempi, in ingegneria, era già tanto se vedevamo alcuni computer ..) e sovente si è rivelata per l'esperta che è realmente. Un giorno, lancio un plottaggio di autocad e, attesa una mezzora abbondante, che il plotter si decida a sputare fuori il lenzuolo, mi avvio verso la sala plotter. Entrato in sala plotter (che coincide con la sala server, quindi la temperatura è nelle vicinanze dello zero assoluto e quando entri pinguini e orsi polari ti fanno ciao), vedo Architetta dentro che guarda con attenzione il plotter, la saluto e mi avvio verso il bestione, raccatto il lenzuolo dal cestello e lo posiziono sulla taglierina, inizio a tagliare i vari bordi e poi lo metto sul tavolo e comincio a piegarlo fino a ridurlo a dimensioni normali (ovvero in formato A4), mentre lei mi guarda affascinata (evidentemente, mentre taglio e piego i dis

Un tranquillo weekend di terrore...

Ciao Dan, visto che leggi queste pagine, questa la dedico direttamente a te, così potrai rammentare una 'bellissima' domenica... :D Continua a leggere...

Non funziona mai niente...

Termico entra in ufficio imprecando e bestemmiando a più non posso, essendo appena rientrato da un cantiere difficile. Accende il computer urlando e imprecando per il tempo che gli fa perdere Windows XP, poi urla e impreca contro di me che lo prendo in giro per via del suo fanatismo pro-windows (che non gli impedisce comunque di avere tutto craccato nel suo laptop personale con Vista...) e poi, come ogni giornata, apre il collegamento a internet (rigorosamente IE, non FF che per lui è una schifezza non funzionante ...) per scoprire le ultime novità del mondo, della borsa e di fess-buk . A un certo punto, visto che nessuno gli dà retta, attacca con la solita manfrina di tutti i giorni (da quando ha cominciato a seguire quel particolare cantiere): - urla contro il computer “Qui non funziona un ca##o!!!” - spinta della tastiera contro il basamento del monitor (strano che non siano ancora volati via i tasti...) - nuove urla contro il computer “Sta merda non serve a un ca##o!!!” - afferra i

Edizione straordinaria

Riccardo Cagnasso ha lasciato un commento sul post Ubuntu e il suo ciclo semestrale . Per rispondere a questo commento, mi vedo costretto a postare una "edizione straordinaria" tutta dedicata a lui: Secondo me c'e' un baco di fondo in quello che dici. Il fatto e' che ubuntu e' una distribuzione fatta per essere mantenuta up to date. E' chiaro che tutti dipende dagli usi, infatti esiste ubuntu LTS, ma per l'uso generico uno vuole avere una serie di cose aggiornate (firefox, vlc, flash etc etc) senza considerare driver e patch di sicurezza. Possibilissimo che ci sia un baco, in fondo è solo una mia teoria basata su una serie di considerazioni nate dalla valutazione nel corso del tempo di un fenomeno praticamente costante. Da che mi ricordo io (ovvero dai tempi di Dapper), sul forum di ubuntu-it (in particolare, ma non solo) in occasione di ogni rilascio di versione (quindi ogni 6 mesi) è sempre stato un continuo passaggio da uno stato di attesa spasmod

Tu tiralo fuori, poi ci penso io...

Ancora una volta è finito il toner della stampante, e ancora una volta proprio quando PiccoloCapo doveva stampare una importantissima relazione (mi pare che fosse un lavoro universitario di sua figlia, ma non c'ho fatto molto caso: io mi sono limitato a sistemargli l'impaginazione... non ho letto nulla). Ovviamente, PiccoloCapo si presenta alla stampante convinto che abbia sfornato tutto e ovviamente comincia a urlare e imprecare contro tutto e tutti, e in particolare contro SuperAmministratore (ovviamente assente) e il suo fanatismo a comprare solo dispositivi di una nota Casa costruttrice (che misura ancora la potenza in cavalli vapore inglesi, mentre il sistema internazionale prevede i watt...). Sostanzialmente, le sue urla hanno l'effetto di tenerci lontano a tutti, quindi nessuno si affaccia a chiedere cos'è successo, a parte una persona che, nello stesso momento, sta entrando nell'ufficio (è ora di una pausa-caffè-sigaretta, per lei...), quindi aprendo la port

Ubuntu e il suo ciclo semestrale

Ancora una volta, secondo la rigida cadenza semestrale a cui ci ha abituato la Canonical, è stata rilasciata una nuova versione di Ubuntu: la 9.10 (che poi significa ottobre 2009) con nome in codice Karmic Koala. Ancora una volta, secondo i prevedibili standard umani, gli utenti si sono scagliati in massa contro i poveri server della Canonical per scaricarla e installarla nel più breve tempo possibile, in alcuni casi sono state notate persino lamentele su ritardi, fusi orari, tempeste solari, apocalissi varie e assortite in corso d'opera, eccetera. Ancora una volta, secondo uno standard che ho cominciato da tempo a notare, una buona fetta di quegli stessi utenti (probabilmente proprio quelli che attendevano con maggiore ansia l'uscita della nuova versione) si è trovata con una serie di problemi che fanno dubitare di alcune cose effettuate dalla Canonical stessa (o delle scarse capacità degli utenti stessi, se non fosse che molti di loro sono relativamente esperti sia di Ubuntu

Riflessioni su titoli di giornale..

Non molto tempo fa in pausa pranzo, andando a prendere il caffè con il mio amico e collega Architetto, ci siamo imbattuti in uno dei tanti giornali gratuiti che vengono distribuiti agli angoli delle strade. Questo in particolare è noto per avere tantissime pagine ( a differenza degli altri, sempre parecchio sottili ) che trattano di ogni campo dell'umana conoscenza ( evidentemente lo staff redazionale ha superato i limiti dell'onniscienza, cosa che pare essere prassi comune in molti dei loro colleghi, o sedicenti tali, specie se lavorano in televisione conducendo programmi pseudo-comici che fanno il verso ai telegiornali seri di un passato ormai lontanissimo e irrecuperabile ). Presa una copia a testa, anche per imbottirsi l'interno del giaccone ( a Torino d'inverno fa parecchio freddo, non è raro andare sotto zero, e un buono strato di carta stampata tra la pelle e i vestiti aiuta a chiudere gli spifferi, specie quando in ditta si cerca di evitare di accendere il risca

Riflessioni...

Piove! In questo periodo dell'anno è normale: è il 2 novembre, che per la tradizione cristiana è il giorno dei morti (anche se non è più un giorno di festa, come quando ero piccolo io e andavo alle elementari, che le scuole iniziavano il primo di ottobre e c'erano subito un sacco di giorni festivi: san Francesco il 4 ottobre, i Santi il 1 novembre, i Morti il 2 novembre, le Forze Armate il 4 novembre... bei tempi...), mentre per la tradizione esterofila americanizzante degli ultimi tempi è il periodo di halloween (ovviamente nessuno sa realmente cosa sia il vero halloween e a quando risalga, ma hanno tutti imparato dai vecchi film yankee sull'onda di “dolcetto o scherzetto” e con le varianti pseudo-horror che vanno sempre di moda). Io sono una creatura delle tenebre, sia perché sono nato in una notte buia e tempestosa, sia perché non è solo il mio computer a essere infestato da demoni, ma anche il mio spirito inquieto di vampiro. E come tale, so bene cosa si nasconde dietro

Previsioni?

Malgrado il diluvio, sono andato egualmente al bar per chiudere degnamente la pausa pranzo. Appena entro, mentre poso l'ombrello fradicio e mi scrollo come un cane per levarmi di dosso tutta l'acqua che mi ha travolto, la barista provvede a prepararmi la mia ordinazione (senza nemmeno più il bisogno di ordinare, tanto ormai mi conosce bene). All'improvviso, mi accorgo che la televisione è accesa su uno dei principali canali televisivi commerciali, e stanno iniziando le previsioni meteorologiche. Il conduttore (assolutamente non elettrico, malgrado io lo veda benissimo seduto su una sedia elettrica) appare facendo una (a suo dire) simpatica battuta: “Buon giorno! Oggi è una giornata particolarmente piovosa...” Senza nemmeno lasciarlo finire, mi volto verso la barista e le faccio “Se non me lo avesse detto, non me ne sarei proprio accorto!” Dopo le risate, sono intervenuti altri avventori ed ecco che è cominciata una chiacchierata sul tempo, sul clima, sul comune ladro, sull&