Presa una copia a testa, anche per imbottirsi l'interno del giaccone (a Torino d'inverno fa parecchio freddo, non è raro andare sotto zero, e un buono strato di carta stampata tra la pelle e i vestiti aiuta a chiudere gli spifferi, specie quando in ditta si cerca di evitare di accendere il riscaldamento...), il mio amico la apre e legge preoccupato il titolone a piena pagina, dove si riscontra che la crisi economica (che i nostri politici continuano a dire che ormai ce l'abbiamo di dietro... o alle spalle, non mi ricordo bene e non vorrei essere frainteso...) ha fatto un'altra vittima illustre, colpendo gravemente una categoria professionale tra le più utili di tutte per il benessere psico-fisico degli esseri umani: le dispensatrici di piacere (l'articolo era scritto sull'intera pagina del giornale, eppure il mio amico è riuscito a tradurlo in un'occhiata e a sintetizzarne il contenuto intero in una singola frase: “Caxxo! La crisi sta mandando a putt... anche la prostituzione!”)
Lì per lì, ho solo fatto un commento sull'accurata scelta di vocaboli, prima di cominciare a parlare con lui della crisi e a cercare di trovare le innumerevoli soluzioni ovvie che solo quegli idioti che ci governano non riescono a vedere (ma non è colpa loro: sono politici di mestiere, non hanno mai avuto un solo problema, non hanno mai avuto bisogno di superare delle situazioni critiche, non hanno quindi abbastanza esperienza e capacità per risolvere alcun problema diverso dall'alzare la mano per aumentarsi lo stipendio, e non hanno nemmeno l'istintivo “occhio critico” per individuare al volo la soluzione più semplice ed economica per ogni problema che si presenta, cosa che a me e al mio collega riesce invece immediata, in quanto è pur sempre parte fondamentale del nostro mestiere di consulenti, e non di politicanti...)
Abbiamo quindi intavolato una lunga discussione in cui abbiamo elaborato seduta stante un numero abnorme di sistemi di equazioni differenziali all'ennesimo grado, ipotizzando diversi scenari conseguenti all'interpolazione di diverse soluzioni di calcolo delle matrici in spazi n-dimensionali nel dominio dei numeri complessi di Riemann, con metodi empirico-matematici, eseguendo rigorosamente calcoli mentali che avevamo lasciato le wuork-stesscion in ufficio e l'unico ausilio lo avevamo nella calcolatrice incorporata nel telefonino.
Alla fine di tutto questo processo che ci ha accompagnato per ben un quarto d'ora di strada, abbiamo trovato la soluzione perfetta per:
- risolvere in un colpo solo la crisi economica mondiale, dando all'essere umano la possibilità di godersi felicemente la vita;
- sfruttare una fonte energetica alternativa al petrolio, estremamente economica, veramente ecologica ed eternamente riciclabile, oltre che disponibile a tutti senza più necessità di andarla a prendere a suon di bombe;
- scegliere i giocatori giusti da convocare in nazionale per poter vincere con assoluta certezza ogni partita, indipendentemente sia dagli avversari che dagli allenatori e commissari tecnici;
- vincere il torneo di rugby delle 6 Nazioni usando opportunamente la categoria professionale che il giornalista ci ha fatto capire essere finita in crisi (e di conseguenza risolvere anche la loro situazione critica).
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Siamo quindi giunti al bar e abbiamo scordato ogni cosa di fronte a una bella tazzina di caffè corretto e al sorriso soddisfatto della barista, che in un paio di minuti, aveva avuto una relazione con due uomini contemporaneamente e, senza fare praticamente nessuno sforzo fisico (a parte alzarsi sulla punta dei piedi per prendere la bottiglia di grappa), si era intascata ben 3 euro (questo settore credo che non senta molto la crisi).
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Nel ritorno in ufficio, però, abbiamo ripreso il discorso ripensando più seriamente alle conseguenze di tale crisi.
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Il mio amico in fondo non ha particolari problemi correlati a questa parte della crisi economica (essendo sposato), tranne quando lo spediscono in qualche cantiere lontano che si protrae nel tempo (e dove la moglie non può raggiungerlo nei week-end), ma... gli sfigati come me?
- Quelli che sono single per scelta (non necessariamente propria)?
- Quelli che tutte le volte che invitavano fuori una ragazza si ritrovavano a giocare a briscola prendendo sempre picche, quando la briscola era cuori?
- Quelli che quando gli amici li invitavano (dopo aver esaurito l'agenda) per un appuntamento a 4 al buio, con una misteriosa “parente/amica/collega” della propria ragazza, chiedendo informazioni sentivano l'amico rispondere “Tranquillo! Sei in una botte di ferro!” e stranamente veniva loro in mente Attilio Regolo con i Cartaginesi?
- Quelli che hanno letto da qualche parte che per ogni uomo sulla Terra ci sono ben 7 donne, e aspettano ancora di incontrare il bastardo che se ne è prese 14?
- Quelli che hanno un'amica sposata (oltre che collega di lavoro) che, oltre al ciclo mensile, ne ha anche uno “non periodico” (se non che è esclusivamente primaverile e autunnale) durante il quale cerca sfacciatamente di fare pratica su di loro, come possibile agente matrimoniale, presentando tutte le ragazze che conosce (e che sono evidentemente tutte uscite quando hanno chiuso l'ospedale psichiatrico di Collegno) e meravigliandosi se le cose non funzionano?
- Quelli che hanno visto conoscenti felicemente sposati, tornare piangendo ultra quarantenni a casa della mamma, perché la loro casa (e molto più di metà del loro stipendio) era stata requisita dalla ex moglie (che ha scoperto di avere la testa leggermente pesante un istante prima che il marito scoprisse di dover allargare la parte alta delle porte di casa), ovviamente nell'esclusivo interesse del figlioletto (di chissà chi)?
- Quelli che sono rimasti talmente scioccati dall'aver assistito al crollo di ogni propria certezza infantile, osservando i matrimoni felici dei propri amici e delle proprie amiche crollare uno dopo l'altro come un castello di carte costruito in zona sismica?
- Quelli che hanno visto molti loro amici che hanno preso alla lettera i consigli dei tappi delle bibite che avevano all'interno i premi e dicevano sempre “Ritenta, sarai più fortunato!”?
- Quelli che hanno letto da bambini (al catechismo, che era pure obbligatorio anche se fa rima con terrorismo...) che la religione pone il matrimonio esattamente un passo prima dell'estrema unzione?
- Quelli che hanno poi correlato le 2 voci precedenti e hanno capito che i suddetti amici seguivano il consiglio solo per ritardare il momento dell'estrema unzione, anteponendo più matrimoni possibile nel mezzo?
- Quelli che hanno avuto seduta accanto per diversi anni una collega di lavoro divorziata con demon...figlio a carico, che ha rotto loro i marroni per almeno 8 ore al giorno dal lunedì al venerdì (solo perché lei non faceva gli straordinari) con tutti i suoi problemi nel sistemare il “pacchetto” a turno dai propri parenti (anch'essi tutti rigorosamente divorziati) per poter avere la casa libera per l'amico di turno?
- Quelli che hanno avuto (e hanno tuttora) tutta una serie di colleghe che ha fatto loro capire che esiste quasi sempre (potrei anche levare il quasi, ma in fondo mi sto basando su un campione dimostrativo estremamente ridotto quantitativamente, sebbene praticamente omogeneo qualitativamente) una differenza abissale tra bellezza esteriore e bellezza interiore?
- Quelli che, grazie a quanto sopra, si sono imbastarditi a sufficienza che alla lunga hanno perso quasi del tutto la voglia di avere a che fare seriamente con la metà migliore del genere umano, se non per lo stretto necessario?
- Quelli che, malgrado tutte le premesse di cui sopra, non avendo comunque nessun valido motivo per essere gai, che futuro avranno con questa crisi?
Io non sono un programmatore e non so nemmeno giocare a bridge, solo a briscola, scala 40 e scopa, sapevo giocare anche a scopone scientifico, ma ho dimenticato tutto andando al politecnico, vista la carenza estrema di materia prima, in ingegneria...
L'unica possibile risorsa sarà un sempre più intenso ricorso al “bricolage”, fino ad avere comunque un futuro assicurato come falegname o boscaiolo... ma a quel punto, con la mia sfiga cosmica, non salteranno fuori sicuramente problemi correlati al disboscamento selvaggio?
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Cazzo! E tutto questo solo perché la crisi ha mandato a puttane anche la prostituzione! E i politici di tutto il mondo sono troppo impegnati a non fare nulla per risolvere i problemi! Ma porca troia!!!
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Chiedo scusa alle lettrici (qualcuna dovrebbe esserci, credo...) per aver abusato della loro pazienza utilizzando in questo post un punto di vista statistico relativamente maschile, ma non è tutta colpa mia: sono maschio e ho pure una Punto, anche se non ho Vista...
Chiedo scusa ai lettori, per aver abusato della loro pazienza utilizzando termini estremamente volgari, quali “crisi” e soprattutto “politici”
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Ovviamente, se qualche lettrice, preferibilmente nella zona di Torino, è comunque interessata ad approfondire il discorso, sarò lieto di accontentarla, mettendomi a sua disposizione tra una cena e una colazione... (che volete farci? C'è crisi...)
Fratello!!!!!!
RispondiEliminaLa funzione z (non è un bisogno corporale) potrebbe dimostrare che:
- il bastardo che si è preso le mie 14 esiste
- è rintracciabile
Corollario alla funzione è l'applicazione del postulato di suor Nausicaa, del quale si espone un esempio
http://www.youtube.com/watch?v=cC6Hl-CCd08
CVD
Il tuo concetto di zona di Torino comprende anche Ivrea?
RispondiEliminaAnche se non credo che il tuo concetto di approfondimento coincida con il mio...
Certo, in fondo sempre provincia di Torino è, no? ;-)
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