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Visualizzazione dei post da luglio, 2012

Pane sodo

E' la prima volta che vado da solo a fare la spesa, ma CapoCantierista è impegnato a cucinare e pretende che qualcuno vada a comprare il pane, visto che con la cucina ho litigato da piccolo e non abbiamo ancora fatto pace, vado quindi io. L'unica informazione che ho a disposizione è che il pane si chiama Leb, poi devo arrangiarmi con il mio inglese maccheronico, tenendo presente che la proprietaria capisce l'inglese ma non lo parla e risponde quindi in serbo (e poi dicono che sono io a essere stronzo). Entro nel negozietto di fronte casa, che fa da emporio, la cassiera mi guarda stranamente, io mi avvicino e le dico "Leb?", allora esce fuori un'altra donna (la proprietaria) che mi chiama dicendomi di avvicinarmi al bancone, e mi mostra due pagnottelle, le ultime che aveva in negozio. Le chiedo in inglese se sono buone, lei mi risponde in serbo, io uso la solita frase "I'm italian, i don't speak serbian!" e lei mi guarda "Ah, italia

Disco Pub

Da come mi hanno raccontato, in questo buco di cittadina ci sono un paio di locali che si contendono la vita notturna: uno è frequentato da giovanissimi e l'altro da gente con più di trent'anni. Quest'ultimo, casualmente, si trova a circa 400 metri di strada da dove abitiamo noi, quindi è immediato raggiungerlo, e quasi tutte le sere ci si ritrova lì. E' un disco-pub, nel senso che in un angolo c'è un palchetto dove ogni sera si esibisce un'orchestrina di appassionati, sempre diversi, con repertori molto vari, di fronte c'è un piccolo spazio libero caso mai qualcuno decidesse di voler ballare (si, capita sovente) e dopo cominciano i tavolini e i divanetti lungo le pareti, mentre dall'altro lato il bancone dove gli esperti barman miscelano cocktail di varia natura e gradazione, che tre camerieri (un ragazzo e due ragazze) consegnano abilmente ai clienti, provvedendo a farsi pagare immediatamente, dato che la porta d'uscita è fin troppo facile da

Architette!

Quel primo giorno di lavoro, tra l'altro, ho conosciuto anche la controparte, ovvero lo studio che segue la parte edile e architettonica, ovviamente composto quasi esclusivamente da architetti, anzi nella fattispecie, da architette! Vengo quindi presentato a tutte queste fanciulle, giovani e simpaticissime oltre che molto belle, e mi accorgo che appaiono tutte felici di conoscermi (cosa strana, secondo le mie precedenti esperienze in merito, ma non importa: prendiamo la cosa come viene). Scopro inoltre che solo alcune di queste fanciulle sono italiane, ma la maggior parte è serba, comunque non è un problema, tanto mi è stato detto che comunichiamo poco e quasi esclusivamente per iscritto, e questo da un lato mi facilita: ho molti meno problemi con l'inglese scritto che con quello parlato, ma dall'altro lato mi deprime un pochino: tante belle ragazze nelle vicinanze e non comunichiamo mai? E perchè poi? Perchè pare che i capi dei due studi (il loro e il n

Al fronte!

Ok, la prima serata di arrivo è passata, sono nella mia stanza e all'improvviso una forte luce mi sveglia. Apro gli occhi e vedo che il sole sta inondando la stanza dalla finestra, non posso farci niente visto che non ho nulla per chiudere, ma sono quasi le 6, quindi tanto vale alzarsi. Vado a farmi la doccia e mi preparo poi per la mia prima giornata, vestendomi con abiti da lavoro e scendendo nella stanza comune al piano terreno, che ovviamente trovo chiusa e non ho le chiavi. CapoCantierista, che di solito è il primo ad arrivare, scende che sono le 7 e mezza, quindi risalgo nella mia stanza e mi guardo intorno. Cameretta piccola e stretta, con un lettino, un comodino e un armadio, un termosifone sotto la finestra e la porta del balcone accanto, finestra e balcone senza tende e la luce solare mi acceca immediatamente appena spunta, mentre di notte un lampione esattamente davanti al balcone illumina la serata, anche se ho poi notato che sono più le notti che è spento che