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Visualizzazione dei post da novembre, 2007

Ritorno a casa...

Esco dall'ufficio, non è tardissimo, ma ormai le tenebre sono ovunque: è passata la bella stagione. L'aria è gelida, l'odore stantio proveniente dal Grande Fiume pervade ovunque l'ambiente, ma fortunatamente un principio di raffreddore mi impedisce di assaporare appieno tali effluvi... Lancio un'occhiata verso il Grande Fiume, dal quale si alza come un vapore la nebbia, oltre il quale vedo le luci che illuminano la caratteristica cupola della Gran Madre (una chiesa molto particolare...) e il riflesso bluastro delle decorazioni natalizie della collina dei Cappuccini, che appaiono incerti tra la nebbia del Grande Fiume... Mi stringo nel giaccone, sollevando il colletto, e mi avvio nella direzione opposta, verso la fermata del tram... I semafori appaiono come spettri luminosi nella nebbia, tra i fugaci fuochi fatui dei lampioni, mentre mi approssimo alla fermata del tram, dove altri spettri come me sono in attesa... Il gelo mi pervade, guardo l'ora sul parchim

andare al lavoro...

Ormai è praticamente inverno... Le giornate sono corte, al punto che mentre mi approssimo all'ufficio, camminando lungo l'argine del Grande Fiume Padre delle Nebbie, vedo spuntare l'alba, e la collina di Superga appare come uno spettro nell'incerto chiarore che traspare dalla foschia, mentre alle spalle, la collina dei Cappuccini appare come un fuoco fatuo, avvolta nel bagliore bluastro delle illuminazioni natalizie, e la cupola della Gran Madre (una chiesa molto particolare) appare sospesa nel vuoto attraverso la nebbia... La vita scorre nella sua tragica e ineluttabile normalità, mentre il fioco chiarore illumina i Murazzi, scoprendo un mondo diverso da quello dei ritrovi notturni più “in” della città, un mondo di locali chiusi e aree deserte, dove si aggirano come fantasmi le larve umane dei tossicodipendenti, alla ricerca del pusher, per implorare la loro dose, senza potersela permettere... Camminando sul ponte, facendo attenzione a evitare di pestare siringhe ab