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Visualizzazione dei post da ottobre, 2011

La dinamo eccitatrice...

L'elettrotecnica è una materia quasi esclusivamente maschile, per cui è ricca di trattazioni scientifiche con esempi che solo i maschietti possono capire... Il primo impatto lo si ha di fronte allo strumento base per la generazione di energia elettrica: l'alternatore o generatore sincrono. Per funzionare, si basa sul principio del campo elettromagnetico rotante, ma siccome non è un motore ma un generatore, il campo magnetico lo deve creare il rotore stesso, per poter quindi indurre nei circuiti dello statore la necessaria forza elettromotrice che, alla fine della fiera, si traduce in tensione elettrica... nulla di più semplice, specie se non usate questa sintesi per fare bella figura all'interrogazione, perché è quasi sicuro che il risultato non sarà quello che sperate... ;-P La domanda sorge spontanea: come si crea il campo elettromagnetico? La risposta qualunque studente di fisica la sa meglio di me, ma siccome nessuno si offre di scriverla la sintetizzo io: con una corre

Come modifico la mia firma?

Ormai erano un po' di giorni che non succedeva più, al punto che cominciavo a pensare che non ci sarebbe stato più bisogno di ripetere una simile esperienza, ma non mi ricordo mai che io non indovinerò mai niente!!! Ero lì tranquillo a sfruttare openoffice per recuperare un file di word stranamente corrotto: era stato fatto dal cliente con la versione nuova di office, ma siccome noi abbiamo quella vecchia e non riuscivamo ad aprirlo, costui ci ha fatto il favore di salvarlo nella versione precedente e rimandarcelo, assieme a una serie di commenti del genere “Cercate di aggiornarvi, brutti pezzenti!” Ma ovviamente quando era arrivato era praticamente illeggibile: solo nel tentativo di aprirlo word saturava tutte le risorse del computer e occorreva riavviare la macchina, così dopo due riavvii, ho deciso che era ora di passare al gioco duro, e quando il gioco si fa duro, ecco che entra in campo l'imbattibile oo-writer, che ha aperto il file senza battere ciglio (anche perché no

Tardi...

Per l'ennesima volta, grazie alle castronerie di CapoDiFuori, mi sono trovato a dover rifare daccapo un lavoro, per chiuderlo prima di subito, ovvero CapoDiFuori mi ha detto che il Cliente gli ha telefonato dicendo che quello che avevamo fatto era tutto sbagliato e che occorreva spedirgli subito la versione corretta pena cause, danni, galera, invasione di cavallette e apocalisse, non necessariamente nell'ordine. Ovviamente, al solito, mi accorgo pressochè immediatamente che le parti sbagliate sono quelle sulle quali ha posto le sue mani (non è difficile scoprire chi ha fatto le ultime modifiche su calcoli e relazioni varie, malgrado il nome che viene normalmente scritto sul testalino alla voce “redatto da...” (si: CapoDiFuori appone sempre e comunque la sigla corrispondente al mio nome, mai la sua, per potersi parare il qlo davanti alle sfuriate di GrandeCapo, e io devo discolparmi mostrando a tutti chi ha realmente fatto il lavoro , peccato che PiccoloCapo abbia convinto Gran

Quando la (termo)coppia scoppia..

Doveva succedere: nessuna unione dura per sempre! E oggi infatti è accaduto! Tra il caldo settembrino ( che quest'anno pare ancora estivo ) e la rabbia delle vacanze finite, ecco che Termico rientra dal cantiere tutto sudato e affannato ( ha dovuto posteggiare la macchina piuttosto distante, oltre ai canonici 30 metri che è disposto a tollerare, e di conseguenza ha dovuto pure camminare... ) e urlando come al solito, chiudendo la porta con un calcio visto che aveva le mani occupate. Entrato in ufficio e sedutosi al suo posto, dopo aver gettato a terra la valigia della strumentazione, lancia il rotolo di disegni che ha sotto braccio sulla scrivania di Termica esclamando “Ecco qua! Ti ho portato un regalo!” mentre accende il computer. Il rotolo di disegni si apre e spinge via la radio di Termica (il famoso aiPodNano) che rischia di sfracellarsi a terra, ma viene salvato al volo da una parata a tuffo della ragazza, che si volta realmente inviperita “Ma che caxxo fai? Sei impazzi