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Visualizzazione dei post da giugno, 2007

Progettazione continuativa…

E’ stata una settimana di fuoco… Per una volta, il lavoro non è stato gestito da GrandeCapo in prima persona (e forse questo è un bene) ma da SuperAmministratore in persona (e sicuramente questo è un male) Naturalmente, SuperAmministratore vede le cose in un modo un pochino alterato, in quanto lui è convinto che l’ingegneria funzioni in maniera astratta… l’ingegnere fa un paio di disegni, una relazione, un paio di cifre su un computo e… finisce lì… Peccato che il Cliente non la veda allo stesso modo, ed il Cliente stavolta è uno di quelli che non ha solo la C maiuscola… Per farla breve e saltare dettagli irrilevanti, SuperAmministratore ha preventivato dei tempi molto giusti per fare i lavori (senza dubbio più azzeccati di quelli che avrebbe tirato fuori GrandeCapo…) ma la maggior parte di questi tempi se li è tenuti da parte lui per fare le sue offerte, le sue riunioni con il Cliente, le sue riunioni con i responsabili delle ulteriori attività, le sue riunioni con ArchitettoSenza

Servizi di informatica applicata…

Ovviamente, sto parlando di quel programma da me ribattezzato “la grande ciofeca”, che la ditta produttrice cerca di far passare come un programma per effettuare calcoli e verifiche impiantistiche, in particolare nel settore elettrico, ma non solo… Ho conosciuto questo programma parecchi anni fa, quando era ancora funzionante sotto DOS e le “schermate” erano composte da una decina di righe di testo giallo dentro un rettangolo violetto su uno sfondo blu… (meravigliosa scelta di colori…) e sfruttava in modo pressochè allucinante i tasti funzione (allora mi pare ce ne fossero solo 10, sulle tastiere… e se non avevi la tastiera standard, era un bel casino…) Ogni funzione da far valutare al programma (inserimento di nuove apparecchiature, calcolo dati, salvataggio ecc.) erano implementate sull’uso di un tasto funzione, o sull’inserimento di una stringa alfanumerica non ben definita, che pare desse l’ordine al computer di fare quella determinata subroutine che corrispondeva al pigiare que

altro gatto... altra cabina...

La manutenzione in una cabina elettrica non è una cosa molto frequente, sia perché in condizioni di funzionamento normale le apparecchiature non hanno particolari problemi, sia perché ben pochi hanno voglia di entrare dentro un locale stretto, in cui sono contemporaneamente presenti apparecchiature di bassa e media tensione… Quando il Cantierista rientrò da due manutenzioni programmate di fila e tutte e due le volte mi riferì (dato che ero io il responsabile dei cantieri…) di aver trovato parecchie tracce di escrementi animali, cominciai a preoccuparmi, anche perché dal suo discorso non era chiaro che fosse un animale, e lasciava intuire che c’era qualcuno (o qualcosa) che se ne andasse a passeggio dentro la cabina elettrica, usandola come fosse un bagno… il chè non è bene… Decisi di andare a vedere di persona, e mi armai dei necessari permessi (da parte del cliente) per accedere alla cabina… Era passata solo una settimana dall’opera di manutenzione (e pulizia) eppure qualcosa lasciava

ai topi piace l'isolante...

Il cliente non riusciva a capire come mai saltasse sempre l'interruttore, e siccome il cliente era uno di quelli che pagano bene, GrandeCapo decise che era un lavoro per Superm... ehm, per il responsabile dell'ufficio tecnico, e così il giorno dopo posteggiai la Panda VAN aziendale nel cortile di una delle più belle Ville che abbia mai visto (non che ne abbia viste molte...) e mi sradicai fuori dal cabinato (era così inadatta al mio fisico che la guidavo direttamente con le ginocchia...), presi la valigia dello strumento e la borsa degli attrezzi, quindi mi avvicinai al portone e suonai... Il maggiordomo da film che mi venne ad aprire mi scrutò come fossi un immondezzaio e scrutò con la stessa aria la macchina, sulla quale campeggiava la scritta adesiva recante il nome della ditta... quindi mi fece cenno di seguirlo (nessuno aveva ancora aperto bocca...), mollandomi in una saletta da anticamera che era più grande dell'alloggio in cui abito... Il padrone (il cliente, dal pun

Millenium bug… 48 ore per non morire…

I più vecchi si ricorderanno che, al termine del secolo scorso, ci fu una minaccia terribile per l’umanità, un qualcosa al cui confronto le tanto paventate catastrofi nucleari parevano delle sciocchezze… Sto parlando del più grosso problema della civiltà dei computer, le due cifre che, azzerandosi, avrebbero provocato catastrofi spaventose e perdite di dati in merito a miliardi e miliardi di esseri viventi, che non sarebbero più risultati da nessuna parte e quindi sarebbero stati virtualmente inesistenti… (ed in una società dove tutto è virtuale, essere virtualmente inesistenti equivale ad esserlo realmente…). Il termine ultimo per definire tale preannunciata catastrofe senza precedenti nella storia dell’umanità è stato “Millenium Bug” (mi pare sia uscito in contemporanea con la versione “Millenium Edition” di Windows, ma non sono sicurissimo di questo aspetto della vicenda… né di possibili correlazioni, sempre che ce ne siano state…) In sostanza, il cliente di allora era una strutt

Si gira in senso antiorario: da sinistra a destra…

Questa storia è molto vecchia... la inserisco adesso perchè mi è capitato di recente di incontrare il protagonista, e mi è tornata in mente la vicenda... se a qualcuno interessa, si parla comunque di almeno dieci anni fa... Il cliente era una struttura privata nel settore sanitario, e la struttura doveva essere ceduta all’ente pubblico preposto, quindi occorreva mettere a posto documentazione e impianti, affinché fosse tutto in regola… Per fortuna, dato che il cliente era già acquisito da un po’, il responsabile dell’ufficio tecnico aveva già pronta buona parte della documentazione, tutta perfettamente a posto… Si trattava quindi di sistemare poche cosine, ma in ogni caso GrandeCapo mandò l’intera squadra dei Cantieristi, insieme a CapoCantierista e, non contento, mandò anche il responsabile dei cantieri, oltre ad appropinquarsi lui stesso… Ad un certo punto, visto che il responsabile dei cantieri concordava con il responsabile dell’ufficio tecnico (non potevo darmi torto da solo…) sul

A volte ritornano…

Ricordate l’impresa che aveva imbrogliato con le tavole di AutoCAD per cercare di farsi pagare più soldi? … Sono tornati… Altra gara, sempre in Grande Azienda, e sempre per conto di Società UltraEsperta… solo che stavolta il nostro referente non è lo stesso… Naturalmente, la gara è stata vinta da quella stessa impresa, che non è stata (evidentemente) depennata dall’elenco dei fornitori… e naturalmente ben presto sono cominciati i problemi… Il cliente chiama GrandeCapo dicendogli che ci sono dei problemi (sorvoliamo sui commenti alla nostra serietà professionale…) e GrandeCapo chiama il suo Agnello Sacrificale preferito… e mi spedisce a fare un sopralluogo… La scena è pressochè identica a quella dell’altra volta, salvo che si svolge direttamente presso Grande Azienda, ed io sono da solo… senza CapoCantierista che si ricorda meglio di me… Subito mi danno tutti addosso, ma nessuno pare sia concorde con gli altri sul vero motivo del dissidio, ed alla fine ho preso nota di almeno una ventin

Eh si: in fatto di grafica, windows non lo batte nessuno… ehm! guarda che questo è linux…

Quel giorno avevo da preparare del materiale per un lavoro che avrei dovuto fare in esterno, presso la sede del cantiere di turno e, naturalmente, il portatile aziendale era stato requisito da qualcuno… Per evitare problemi (sia immediati che futuri…) ho chiesto di poter trasferire la documentazione che mi serve nel mio portatile (ben disponibili, specie se non chiedi nulla di costoso…) e così ho portato il portatile in ditta, l’ho collegato, l’ho avviato ed acceso, per prepararmi a trasferire tutta la documentazione (naturalmente mediante chiavette USB, il portatile lo posso anche portare, ma connetterlo alla rete??? Non sia mai…!!! E se facessi qualche c@##@ta?!?!?! E se danneggiassi la rete?!?!?! E se…) PiccoloCapo si appropinqua in quel momento e vede il mio portatile, allora si avvicina, osserva con attenzione e… decide di dare aria alla bocca per esprimere la sua competenza… “Bello… Che caratteristiche ha?” “Beh, non è proprio il massimo… ha 256 MB di RAM, un HD da 80 GB e…” “Ah!

Alcune piccole stranezze, che nessuno nota…

Più passa il tempo e più mi rendo conto di qualcosa di strano, nel mondo dell’ingegneria (conosco poco altri mondi, quindi non mi metto a fare confronti e comparazioni…) Ho provato a partecipare a gare d’appalto, tentando di aggirare l’ostacolo della “precedente esperienza almeno quinquennale per lavori analoghi con importi superiori a 3 volte quello di gara”… confortato dal fatto che i vari responsabili degli appalti presso gli enti pubblici, da me precedentemente contattati, mi avevano assicurato che, in quanto nuovo iscritto presso l’Ordine degli Ingegneri, avevo una specie di abbuono (d’altronde, come faccio ad accumulare i lavori per avere i requisiti per le gare d’appalto, se non posso lavorare perché non ho i requisiti per le gare d’appalto?) Ma nell’ente pubblico c’è sempre chi dice una cosa e chi ne fa un’altra… Risultato: io non ho mai potuto partecipare ad una gara d’appalto dell’ente pubblico, perché non ho i requisiti necessari… Però, in compenso, ho avuto modo di collabor

Lascia perdere, Linux non fa per te… cos’è sta roba…

Il titolo di questa storia copre un periodo di tempo di circa 4 anni. La situazione è la seguente: ero arrivato da poco a svolgere i miei incarichi per la Ditta, e da poco avevo conosciuto i vari personaggi, tra i quali c'era un giovanotto simpatico che aveva la mansione di programmatore e l'incarico di sviluppare un applicativo che consentisse ai dipendenti della Ditta di accedere alla loro area operativa, aprire la commessa e trovarsi già belle e pronte le cartelle relative a relazioni, elaborati grafici, calcoli ecc. ed ognuno avrebbe potuto operare sui propri file senza problemi, avendo comunque a disposizione i file comuni che sarebbero dovuti servire a ciascuno che operava su quella commessa particolare, il tutto in un ambiente stile intranet, con creazione automatica dei modelli dei vari file, secondo lo standard aziendale e la classificazione decisa da AmministratoreDelegato e da PiccoloCapo a seguito di apposita riunione con le alte sfere dirigenziali... inoltre pare s

I predatori dei dati perduti…

Non so se è un problema solo mio, ma ultimamente sto cominciando ad odiare il Drag’n’Drop di Windows… (e dire che fino a poco tempo fa lo trovavo molto utile…) Forse è meglio chiarire, prima che qualcuno fraintenda… Nella Grande Società SuperEsperta, abbiamo un computer che SuperAmministratore si ostina a chiamare server, anche se, a mio parere, non server a niente… il tutto è gestito tramite windows xp, ed il problema più grave, oltre al fatto che questo sedicente server salta un giorno si e l’altro pure (al punto che, parafrasando una nota pubblicità televisiva, lo abbiamo ridenominato Rana…), è che chiunque lavora nella società, può tranquillamente fare ciò che vuole sulle cartelle contenute… TUTTO ciò che vuole… Da quando è stato piazzato il server, SuperAmministratore ha dato l’ordine perentorio di lavorare sul server, e non in locale. Io, visti i risultati, ogni mattina mi copio in locale la cartella della commessa su cui sto lavorando, e la ripristino la sera, ma io normalmente

…ma tu sei un acaro…?

Una delle prime cose che PiccoloCapo ha imparato su Linux è che chi lo utilizza è un pazzo sadomasochista che si autodefinisce hacker… stranamente la parola è molto usata nel mondo mediatico di PiccoloCapo, quindi lui ne conosce tutta la storia, non si fa fuorviare dalla disinformazione pubblica ed è in grado di esprimerne il più recondito significato in un attimo… come ha dimostrato un giorno chiacchierando di computer con Disegnatrice, Segretaria e Stagista, dopo averle invitate a prendere il caffè… Non sono stato invitato (chissà perché…) ma l’orario è quello in cui cado preda delle mie leggendarie crisi di astinenza da caffeina, così me ne frego della loro presenza e mi avvio verso la macchinetta… “…e si, quella gente che usa linos fa danni… entrano nei computer tramite internet e ti cancellano tutto quello che trovano, ti spiano dal monitor mentre fai la doccia e POI ti rubano i numeri di carta di credito e ti fotografano la tua identità cancellandoti…” Le fanciulle presenti pe

Siamo qui riuniti in questa Commissione per...

Era la prima volta che mi decidevo a partecipare attivamente alla vita dell’Ordine… (finora, questo Ente astratto era stato da me inteso solo come un qualcosa cui bisognava pagare una quota di iscrizione annuale per poter poi esercitare…) Quando mi arrivò il modulo di iscrizione alla Commissione, pensai “In fondo, perché no? Che ho da perdere?”… la risposta arrivò dopo poco tempo… Una folta riunione di personaggi di spicco, nomi famosi nell’ambito dell’ingegneria…, esseri che normalmente erano considerati come delle specie di divinità, rivelavano infine di avere un corpo ed una mente come i comuni mortali… Il primo giro di presentazione si svolse con frasi del genere “Io sono Tizio dello studio Tale… Credo che molti di voi ne abbiano sentito parlare… Non sto a dilungarmi nella presentazione…” ed altre (molte di più, tra le quali la mia…) “Io sono Tizio, nessuno mi conosce ed ho fatto questo e quest’altro… ed ho finito la presentazione…” Ovviamente, dall’alto di quelle menti supreme, so

cavo pigro come un ghiro...

Come da manuale, il semplice lavoro di sostituzione di una linea in cavo posata entro cavidotto interrato, stava dando un sacco di problemi… Come da manuale, quando il gioco si fa duro… cioè, quando ci sono problemi in cantiere, chi deve… entrare in gioco? Così eccomi in cantiere, dalla parte opposta della regione in cui abito, assieme a CapoCantierista ed a due Cantieristi. “Ecco, dobbiamo alimentare quel lampione laggiù!” “Vedo, e come lo alimentereste?” “Da lì!” e mi indica un pozzetto aperto, dove una serie di cavi si infila in un tubo interrato e sparisce nel nulla… “Abbiamo visto che uno dei cavi arriva al lampione, quindi lo sostituiamo con il cavo nuovo…” L’idea è corretta, quindi la domanda sorge spontanea… “Infatti, e allora?” “Il problema è che non ci riusciamo!” “Cosa vuol dire?!” Abbiamo aperto il pozzetto in prossimità del lampione, abbiamo scollegato il cavo che arriva, abbiamo fissato il nuovo cavo a quello vecchio e…” “… E adesso dovete tirare il cavo vecchio da qua, l

Scusa, perché non me lo dai?…

Stavo accanendomi con quell’accidente del nuovo programma di calcolo impiantistico (la “ciofeca”…), con le sue strutture strane Simil-CAD e le sue meraviglie grafiche, cercando di capire perché dietro tanta capacità grafica dei programmatori non ci fosse anche un minimo di competenza tecnica (o almeno l'idea evidentemente INCONCEPIBILE di avvalersi della consulenza di qualche tecnico che dicesse loro cosa il programma DEVE FARE, non cosa DEVE FAR VEDERE!!!), che permettesse di stampare dei risultati senza avere strane e incomprensibili sorprese… Non mi ero reso conto che Segretaria era dietro di me, stava guardando ciò che facevo ed i suoi occhi stavano luccicando nel vedere le capacità grafiche di quel programma (che per lei non poteva essere altro che un banalissimo salvaschermo… ed in fondo non aveva nemmeno tutti i torti…) Ero ormai quasi arrivato al punto di mettermi a piangere, per capire DOVE C@##O ERANO QUEGLI STRAMALEDETTI ERRORI CHE CONTINUAVA A SEGNALARMI QUELLA M€§DA

Perché mi hai levato internet?

1) Gli Stagisti… Ultimamente, lo standard aziendale era un pochino cambiato (altrimenti che standard sarebbe…) A me sono passati più di due anni prima che SuperAmministratore si decidesse a fornirmi il collegamento a Internet, ma ai nuovi arrivati (Disegnatrice, Stagista1 e Stagista2) è stato concesso immediatamente… Naturalmente, era ben chiaro a tutti che, malgrado non ci fosse alcuna comunicazione ufficiale, SuperAmministratore controllava ogni navigazione, e teneva traccia dei siti che venivano visitati… Stagista1 era una ragazza simpatica ma con tanti problemi… sapendo che difficilmente la sua permanenza nella Grande Società SuperEsperta non sarebbe durata a lungo (come facesse poi a saperlo, io non lo so…), passava metà delle sue giornate lavorative a consultare i siti online di annunci economici e di agenzie interinali, per cercare un lavoro (forse se si fosse impegnata un pochino di più, il lavoro lo avrebbe trovato più facilmente, ma ho già detto che aveva tanti problemi

Come funziona un impianto elettrico...

PiccoloCapo urlò il mio nome, ed io accorsi… “C’è da fare una verifica!” “Ok! Dammi i dati!” “Si tratta di questa linea…” e mi consegna un foglio con una serie di appunti scritti a mano “…dammi i risultati del Programma…” “La ciofeca? Faccio prima a fare a mano…” “No, mi servono i risultati del Programma…!” “Evabbè!” Mi posiziono al computer, apro la ciofeca, inizio ad impostare i dati, salvando un passaggio si e l’altro pure… Dopo circa mezz’ora, completo l’inserimento, salvo tutto e avvio la fase di stampa… “Errore irreversibile!” ed il programma si chiude… “Beh, almeno mi ha fatto finire di inserire tutti i dati…” Riapro, ricarico tutto e rilancio la stampa… “Errore irreversibile!” e si richiude… PiccoloCapo si avvicina sogghignando, sentendo le bestemmie che sto lanciando… “Com’è?” “@#$§§%&AR%&&£$°@@!” Guarda un pochino, poi fa “Non importa che stampi, dammi solo i valori… per adesso...” “Se è solo per i valori, eccoli!” e gli mostro la schermata riepilogativa… “EC

Mai con i colleghi... e MAI E POI MAI con le colleghe...

PiccoloCapo è da parecchio che sollecita le consegne dei lavori, perché lui, da bravo manager (si, ha studiato uno di quei libri del genere “diventare manager in 10 minuti” o simili…) deve tenere d’occhio i costi e le perdite… CapoDiFuori arriva, fornisce un rilievo fatto alla c.d.c. (no, non chiedetemi di tradurlo…) e se ne va via, senza spiegare nulla… tanto lui ha capito cosa c’è da fare… Io mi arrabatto a fare i lavori, cercando di capire qualcosa, facendo i rilievi necessari (no, quelli di CapoDiFuori servono solo per favorire il disboscamento dell’Amazzonia…), facendo calcoli, disegni, relazioni e computi metrici, per poi sentirmi dire che ci metto troppo tempo… A furia di proteste e continui dissidi, PiccoloCapo si è finalmente deciso a permettermi di sfruttare le risorse della Grande Società SuperEsperta, non solo in termini di computer ma anche in termini di personale… La ripartizione degli incarichi avviene di solito così: PiccoloCapo ordina a Progettista, ProgettistaGiov

Detesto avere ragione…

Quel giorno GrandeCapo ricevette una chiamata preoccupante da uno dei pezzi grossi di Società UltraEsperta, che gli comunicava che c’era un grosso problema in Grande Azienda… (pare che un nostro progetto fosse stato sbagliato in pieno e che l’impresa che aveva preso il lavoro stesse chiedendo delle varianti stratosferiche…) In quanto responsabile di quel progetto (ed in genere di tutto ciò che aveva a che fare con i lavori di Grande Azienda…) vengo immediatamente affiancato da CapoCantierista e spedito sul posto… Il cliente ci aspetta con uno dei responsabili dell’impresa (peraltro una mia vecchia conoscenza, dedito più al fregare gli altri che al fare lavori buoni…) che, mentre il cliente ci comunica che l’impresa stava trovando delle notevoli difformità nei progetti da noi realizzati, ci mostra una copia del progetto (che ovviamente risale ad almeno due anni prima…). Lo stesso tipo, molto gentilmente si offre di rifare la progettazione al posto nostro, o di metterci a disposizione il

Chi ha la precedenza…

Quando in un cantiere devono operare più imprese, sarebbe opportuno coordinare i loro interventi, in modo che non ci siano conflitti tra le lavorazioni, e forse questo viene anche fatto, ma sarebbe utile che, a farlo, sia qualcuno competente in merito… Quando si lavora per una struttura sanitaria di proprietà di un ente religioso, il qualcuno competente normalmente non esiste… quindi viene sostituito da qualcuno del personale… che non capisce nulla di ciò che deve fare… La nuova cabina elettrica stava per essere messa in servizio e, stranamente, non eravamo in ritardo sulla tabella di marcia… Avevamo ormai preparato i quadri (dei bellissimi power-center…) e dovevamo installarli, in modo che i serramentisti potessero procedere con il montaggio delle porte e rendere finalmente la nuova cabina inaccessibile al personale che cercava di imboscarsi… Entriamo nel cortile con il camion aziendale, dov’erano posizionati i power-center, li scarichiamo (grazie alla gru incorporata nel camion s

Antiparallelo

Quel giorno CapoCantierista venne da me con un pezzo di cartoncino semiconsumato e imbrattato con diversi segni di pennarelli, di diversi colori inconsueti… presumo fossero quelli che sua figlia non utilizzava mai a scuola… e mi fa “Senti, mi devi fare uno schema per questo antiparallelo…” Lo guardo stralunato “Cosa ti devo fare?” “Uno schema per questo antiparallelo, che devo fare i collegamenti…” “Uno schema per …cosa???” “Ma che, sei sordo o sei str@§#o?” “Piano con i complimenti, se non vuoi che inizio anch’io… Spiegami cosa diavolo è un antiparallelo!” “Eh, ma tu non sei ingegnere? Dovresti sapere tutto…” “Tutto, tranne le c@##@te che ti inventi tu!” “Veramente, l’ha detto GrandeCapo…” “Va bene! Digli di spiegarmi cosa c@##o è, poi ti farò uno schema…” Dopo questo simpatico scambio di convenevoli, CapoCantierista andò a chiamare GrandeCapo, per segnalargli che mi ero ammutinato… ed entrambi si presentarono da me con aria di superiorità… “Quindi l’ingegnere non conosce l’antiparall

Segretaria al caffè… 2…

Ancora una volta , mentre stavo per rimediare alla mia crisi di astinenza da caffeina, mi ritrovai in compagnia di Segretaria, che era passata alla macchinetta un minuto prima… Mentre inserivo la chiavetta nella macchinetta e premevo il tasto solito (quello ormai consumato, che aveva ben impresse le mie impronte digitali…), sentii un profumo diverso dal solito provenire dalla fanciulla… e, siccome quando prendo il caffè sono più incline al buonumore, le chiesi di che si trattasse, e lei sorridendo mi disse “Ho preso un tè al limone… vuoi assaggiarlo?” Siccome avevo pessimi ricordi di tale bevanda alle macchinette, le dissi di no “…preferisco il mio caffè, grazie lo stesso…” Presi il bicchierino e mi sedetti al tavolino accanto a lei, provvedendo diligentemente a mescolare il caffè. La macchinetta faceva un caffè veramente buono, ed il profumo era inebriante, al punto che, sebbene occupata a bersi il suo te al limone, Segretaria fissava il mio bicchierino di caffè e… quando terminai d

A cosa serve una disegnatrice?

Infatti, anche a me ogni tanto viene da farmi la stessa domanda, specie quando la suddetta Disegnatrice mi viene affiancata anche per qualche lavoro… Già condivido con la suddetta persona la scrivania (in realtà si tratta di tre scrivanie, disposte in modo da formare una T… io occupo il lato dove ho messo i puntini, Disegnatrice occupa il resto, il telefono e… parte del mio lato…) Oltre a condividere la scrivania ed il telefono (lo condividiamo? Allora posso usarlo anch’io…), ogni tanto a qualcuno salta in mente che possiamo anche condividere il lavoro, ovvero devo farle disegnare gli impianti che rilevo o progetto, mentre io mi dedico a cose più importanti e proficue, come fare i calcoli con la ciofeca o preparare le relazioni, i capitolati ed i computi metrici che saranno da consegnare al cliente, insieme ai suddetti disegni… Niente di male, anzi! Sono ben lieto di ricevere aiuto, ma… non da Disegnatrice… Si parte con una sequela di imprecazioni contro il lavoro, i capi, i colleg

Un nome, una garanzia…

Partiamo da un collega della Grande Società SuperEsperta, che un giorno ha cominciato a richiedere la mia assistenza per un lavoro con un cliente sito in un paese sperduto che non figura neanche nelle carte geografiche… Iniziai a controllare l’impianto e mi resi conto che c’era qualcosina di strano… Vidi un incredibile proliferazione di interruttori differenziali, di qualsiasi taglia, disposti secondo un ordine che non esiterei a definire Random... (non era infrequente il trovare interruttori piccoli a monte di interruttori grossi, a loro volta a monte di interruttori di taglia intermedia, e via così...). La situazione non consentiva di effettuare alcuna prova, in quanto lo strumento faceva scattare l'interruttore di taglia inferiore, indipendentemente da dove si trovasse... Venne deciso di ordinare al Responsabile tecnico di tale cliente di procedere con una risistemazione degli interruttori, in modo che si partisse da quelli di taglia superiore scendendo via via fino a quell