Tale intervento richiede espressamente la presenza di personale dell'ente fornitore (sostanzialmente l'ENEL) che deve mettere a terra la propria cabina di consegna, portarci le chiavi per accedere ai dispositivi di manovra di media tensione, assistere ai lavori ed infine, riprendersi le chiavi e ripristinare la cabina di consegna, in modo che l'impianto possa essere messo in servizio...
L'addetto all'ufficio tecnico prende appuntamento sia con il cliente che con l'ente fornitore, chiarisce dettagliatamente al cliente ogni singola operazione da fare, e segnala chiaramente che l'intervento richiederà per qualche ora la mancanza di energia da rete (naturalmente in sede è presente un gruppo elettrogeno per i servizi di emergenza)
Viene il giorno in cui procedere.
Di prima mattina ci si presenta dal cliente, insieme agli addetti dell'ente fornitore. Vado anch'io in qualità di responsabile di cantiere (oltre che di responsabile dell'ufficio tecnico) e suoniamo il campanello.
Ci apre la suora incaricata di seguire le nostre attività, e ci chiede come mai siamo in metà di mille... Le rispondo che dobbiamo staccare il trasformatore e mettere in servizio l'altro, al che lei, con il massimo sconcerto possibile, se ne esce con la frase “Ma siete mica qui per levare la corrente?”
Dopo alcuni istanti di silenzio, in cui ci siamo guardati in faccia l'un l'altro con tutta la squadra dei Cantieristi e con gli operatori dell'ente fornitore (che già stavano sbuffando per il ritardo...), io le rispondo “Si, Madre, ma...” “Ma non si può! Eccheddiamine! Non possiamo lasciare tutto senza corrente!” “C'è il gruppo elettrogeno per le utenze sensibili...” “Ma che gruppo elettrogeno, quello consuma il gasolio...” “Ma noi abbiamo organizzato tutto con la Madre Superiora...” “Eccheddiamine! La Madre Superiora non è qua, è nell'altra sede (dall'altra parte dell'Italia settentrionale...) e io non so niente e non posso farci niente...” “Ma non possiamo fare così: abbiamo organizzato tutto ed ora siamo qui apposta e...” “Io non so niente e non mi interessa se siete qui apposta! Io senza ordini non faccio fare niente!” Gli addetti dell'ente fornitore si stufano, brontolano un qualcosa che suona come “Arrivederci a quando saprete cosa fare!” (ma non ne sono molto sicuro…) e se ne vanno...
Io guardo i miei Cantieristi, brontolo un saluto per la suora e dico a tutti di tornare in sede, per la gioia di GrandeCapo...
GrandeCapo chiama subito la Madre Superiora e le comunica la novità, al che questa telefona alla suora per esternarle la propria soddisfazione per l'operato svolto, e la suora chiama a me per esprimermi il suo riconoscimento per averle fatto ricevere una simile onorificenza dalla Madre Superiora. Inoltre, mi dice di tornare giù subito con “gli elettricisti e quelli dell'ENEL”... Io le faccio “Guardi che, per organizzare un nuovo fuori servizio con quelli dell'ente fornitore, occorre prendere un nuovo appuntamento. Le sarà comunicato quando e come!” e attacco.
Qualche giorno dopo, riusciamo a fare il fuori servizio, a sostituire il trasformatore ed a rimettere tutto in servizio, ed alla fine GrandeCapo manda una fattura per l'intervento, comprensiva di n.2 interventi della squadra di cantiere e dello staff tecnico (ho cambiato qualifica?!?!) e integrata di n.2 fatture dell'ente fornitore per l'assistenza (?) a tali interventi.
La Madre Superiora cercò di evitare il pagamento di tali fatture, contestandole, ma io avevo tutte le copie delle lettere di richiesta intervento e di risposta sia dell'ente fornitore che del cliente stesso, ben ordinate e protocollate, quindi la contestazione fu molto vana...
Comunque, da allora la suora fu sempre moooltooooo felice di vedermi...
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