Posso fare una rilegatura… (comincia la saga della Segretaria...)

Ad un tratto quella mattina qualcuno bussò alla porta (Beh! Come mai era ancora chiusa? GrandeCapo non c'era?) ed io, un pochino sconcertato, dissi “Avanti!” la porta si aprì ed apparve la nuova Segretaria, assunta da poco ed ancora, evidentemente, poco avvezza ai modi di entrare in un ufficio tecnico di un'impresa elettrica... Mi guardò con un sorrisino e mormorò un “Ciao!” (a suo favore, debbo dire che era davvero una gran bella fig... liola, ma aveva quel modo di parlare e di fare così stranamente fasullo che mal si accordava con il mio caratteraccio antipatico, perennemente nervoso ed assai poco diplomatico...)

Io le risposi “Ciao...” e ripresi il mio lavoro, lei entrò e chiese “Scusa, posso fare una rilegatura?”

Io la guardai (be, in fondo meritava...), cercai di capire se mi prendeva per il sedere o se fosse davvero l'unica persona lì dentro che non sbraitava contro tutti gli altri solo per dimostrare che aveva grinta, pensai che in fondo erano pochi giorni che era con noi, le diedi il beneficio del dubbio e le dissi “Certo, qua c'è la fotocopiatrice e, su quel tavolino, la rilegatrice... gli accessori sono nell'armadietto dietro il tavolino...”

Dopo quelle spiegazioni, pensai che non avesse bisogno di altro, così mi reimmersi nel mio lavoro, ma non era così semplice...

Dopo pochi istanti, la sentii sbuffare e borbottare qualcosa, alzai lo sguardo e... rimasi bloccato a guardare!!!

Segretaria stava infilando i fogli (pochi alla volta) nella fessura per la perforazione della rilegatrice, per poi agire sulla leva che consentiva la perforazione, e diligentemente metteva da parte i fogli perforati, prendeva una nuova mazzetta di fogli, li infilava nell'apposita fessura, afferrava la leva e perforava... tutto senza problemi, come da manuale, ma...

Segretaria non era molto alta, ma il tavolino su cui era stata messa la rilegatrice era veramente basso, così normalmente chi la usava si accomodava su un piccolo sgabello li a fianco, per lavorare in modo più comodo... Segretaria non aveva degnato di uno sguardo lo sgabello e si era avviata direttamente alla rilegatrice, piegandosi per utilizzarla... ma piegandosi nel modo più comune e meno corretto... a 90 gradi (probabilmente anche un po' di più... non avevo il goniometro sottomano…) e continuava ad andare su e giù con i suoi fogli per tutto il tempo...

Voi direte “Ebbè? Che problema c’è nel vedere un paio di chiappe?”, ma il fatto è che ho dimenticato di riferire un paio di dettagli: uno è che la postazione della rilegatrice era dritto di fronte a me, l'altro è che Segretaria era solita indossare delle “leggendarie” minigonne ascellari...

La sua rilegatura durò all'incirca una mezzora..., ed in quella mezzora appresi molte cose su di lei e sui suoi gusti, specie in fatto di biancheria intima...

Quel giorno sperai che le dessero qualcosa da rilegare tutti i giorni... (naturalmente, solo perché era l'unica persona che, entrando nel mio ufficio, mi salutava con un “ciao” e non con un “che c@##o stai facendo???”...)

(NOTA! E’ vero: all'epoca non la conoscevo ancora a fondo... qualche settimana dopo la trasferirono in quello che era il nuovo ufficio segreteria, a fianco della fotocopiatrice e della rilegatrice...)

(ALTRA NOTA: vi ricordate dov'era l'ufficio tecnico???)

2 commenti:

  1. Peeerò... simpatica 'sta segretaria!
    Una mia compagna di corso (una donna, un mito) quelle minigonne le chiamava "giropassera"... ops! Si può dire?
    ;-)

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  2. In effetti, le dimensioni della gonna erano praticamente quelle... ;-P
    Quando era dritta in piedi, le mutande non si vedevano... ;-)

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