Io le risposi “Ciao...” e ripresi il mio lavoro, lei entrò e chiese “Scusa, posso fare una rilegatura?”
Io la guardai (be, in fondo meritava...), cercai di capire se mi prendeva per il sedere o se fosse davvero l'unica persona lì dentro che non sbraitava contro tutti gli altri solo per dimostrare che aveva grinta, pensai che in fondo erano pochi giorni che era con noi, le diedi il beneficio del dubbio e le dissi “Certo, qua c'è la fotocopiatrice e, su quel tavolino, la rilegatrice... gli accessori sono nell'armadietto dietro il tavolino...”
Dopo quelle spiegazioni, pensai che non avesse bisogno di altro, così mi reimmersi nel mio lavoro, ma non era così semplice...
Dopo pochi istanti, la sentii sbuffare e borbottare qualcosa, alzai lo sguardo e... rimasi bloccato a guardare!!!
Segretaria stava infilando i fogli (pochi alla volta) nella fessura per la perforazione della rilegatrice, per poi agire sulla leva che consentiva la perforazione, e diligentemente metteva da parte i fogli perforati, prendeva una nuova mazzetta di fogli, li infilava nell'apposita fessura, afferrava la leva e perforava... tutto senza problemi, come da manuale, ma...
Segretaria non era molto alta, ma il tavolino su cui era stata messa la rilegatrice era veramente basso, così normalmente chi la usava si accomodava su un piccolo sgabello li a fianco, per lavorare in modo più comodo... Segretaria non aveva degnato di uno sguardo lo sgabello e si era avviata direttamente alla rilegatrice, piegandosi per utilizzarla... ma piegandosi nel modo più comune e meno corretto... a 90 gradi (probabilmente anche un po' di più... non avevo il goniometro sottomano…) e continuava ad andare su e giù con i suoi fogli per tutto il tempo...
Voi direte “Ebbè? Che problema c’è nel vedere un paio di chiappe?”, ma il fatto è che ho dimenticato di riferire un paio di dettagli: uno è che la postazione della rilegatrice era dritto di fronte a me, l'altro è che Segretaria era solita indossare delle “leggendarie” minigonne ascellari...
La sua rilegatura durò all'incirca una mezzora..., ed in quella mezzora appresi molte cose su di lei e sui suoi gusti, specie in fatto di biancheria intima...
Quel giorno sperai che le dessero qualcosa da rilegare tutti i giorni... (naturalmente, solo perché era l'unica persona che, entrando nel mio ufficio, mi salutava con un “ciao” e non con un “che c@##o stai facendo???”...)
(NOTA! E’ vero: all'epoca non la conoscevo ancora a fondo... qualche settimana dopo la trasferirono in quello che era il nuovo ufficio segreteria, a fianco della fotocopiatrice e della rilegatrice...)
(ALTRA NOTA: vi ricordate dov'era l'ufficio tecnico???)
Peeerò... simpatica 'sta segretaria!
RispondiEliminaUna mia compagna di corso (una donna, un mito) quelle minigonne le chiamava "giropassera"... ops! Si può dire?
;-)
In effetti, le dimensioni della gonna erano praticamente quelle... ;-P
RispondiEliminaQuando era dritta in piedi, le mutande non si vedevano... ;-)