Com’è cominciato tutto questo?

Laureato in ingegneria elettrotecnica presso il Politecnico di Torino nel 1992 (si, c’ho messo un pochino più del previsto, ma è che mi addormentavo alle lezioni di chimica… e certe materie mi piacevano così tanto che… ho ripetuto più volte l’esame…).
Appena concluso, ho subito cominciato con un lavoro a tempo determinato (12 mesi) sotto lo Stato, che avevo rinviato finché ho potuto, ma al quale (all’epoca) non ci si poteva sottrarre facilmente…
Terminato questo periodo di occupazione a tempo pieno, mi ritrovai come tanti in cerca di occupazione, finché feci un colloquio con una ditta che cercava un operaio per cantieri… io ero interessato a lavorare, così accettai il lavoro, firmai un foglio che attestava che io (in quanto ingegnere) accettavo di venir declassato a operaio (?) e fui inviato in officina…
Imparai a cablare i quadri elettrici, fino a giungere al giorno in cui mi diedero una lettera dov’era scritto il nome del cantiere in cui presentarmi… in un paesino sperduto in Abruzzo
Vita grama in cantiere, tra il montare canalizzazioni, scavare pozzi e fossati per realizzare gli impianti di terra e cablaggi in cabina… ma mi feci le ossa per il futuro, poi fui richiamato in sede e mi spostarono in ufficio tecnico, dove fui dedicato ad attività un pochino più tecniche e pertinenti, come gestire la contabilità dei cantieri e realizzare i progetti costruttivi degli impianti da fare… (il lato degno di nota è che ho cominciato ad imparare a lavorare con il computer: word, excel e autocad… praticamente ho sostituito chiavi inglesi, pala e piccone con tastiera e mouse… Forse a questo punto è opportuno chiarire che, prima di allora, le volte in cui avevo utilizzato un computer si potevano contare sulle dita delle mani di Muzio Scevola… ed avanzava qualche dito…)
Nel frattempo, avevo fatto domande in giro e, ricevetti una risposta da uno studio di progettazione, cui serviva un impiegato in CFL…
Mi presero e cominciai a lavorare quotidianamente con AutoCAD, realizzando progetti e imparando a fare misure di impianti elettrici… (molto più degno di nota, il fatto che imparai ad utilizzare al meglio AutoCad, e la macchinetta del caffè…)
In quel periodo, visto che il Cliente principale di questo studio di progettazione era una struttura sanitaria religiosa, conobbi anche dei personaggi che gestivano la parte di installazione e manutenzione per questi impianti che lo studio progettava…
Terminato il periodo di CFL, mi lasciarono a casa…
Cercai altri lavori in giro, poi mi misi in contatto con il tipo che gestiva l’impresa di installazione, e scoprii che era intenzionato a levarsi dai piedi i vincoli di quello studio progettuale, ma gli serviva un progettista interno… ed aveva sovente apprezzato il mio lavoro…
Per farla breve, fui assunto in questa piccola azienda, dove gestivo contemporaneamente il ruolo di progettista interno, responsabile dell’ufficio tecnico e responsabile di cantiere… (la ditta era piccola, ed ognuno doveva svolgere più mansioni…)
In questa ditta conobbi il personaggio che ispirò buona parte di questi aneddoti: la Segretaria, assunta poco dopo di me, inizialmente piazzata nell’ufficio amministrazione, successivamente trasferita nell’ufficio segreteria (adiacente/coincidente con l’ufficio tecnico) ed infine spostata ulteriormente direttamente nell’ufficio del GrandeCapo…
Un bel gioco dura poco, e venne il giorno in cui cambiai nuovamente lavoro, in parte causa mia, in parte causa certe azioni che ho dovuto subire da alcuni personaggi lì dentro…
Mi ritrovai per breve tempo in un’altra grande ditta, dove fui adibito ad incarichi di tipo tecnico-commerciale, ma questa ditta era già in cattive acque prima che ci arrivassi io (devo però ammettere che, con un paio di appalti che ho procurato, ho contribuito a darle un po’ di respiro…) però mi interessava accumulare ancora qualche soldo per potermi avviare sulla strada della libera professione… e loro mi pagavano bene, quando mi pagavano...
Infatti, dopo un po’ la ditta chiuse, ed io iniziai a fare il libero professionista, collaborando con altri studi tecnici molto più quotati, ai quali mancava l’elemento impiantista… (o meglio, l’elemento cui far fare il lavoro sporco… e sovente si è trattato veramente di un lavoro sporco… nel senso letterale…)
Non mi limitai a collaborare con i soli studi tecnici, in quanto ebbi tra i primi clienti anche la famosa piccola azienda per la quale avevo già lavorato come dipendente, e ritrovai parecchi dei personaggi che avevo conosciuto allora… (compresa la Segretaria…)
Un giorno, durante una riunione presso l’Ordine degli Ingegneri, incontrai un vecchio collega, il quale mi disse che collaborava con una Grande Società SuperEsperta, dove cercavano qualcuno che gestisse un progetto di rilievi e verifiche per una Grande Azienda, tempo previsto di lavoro 6 mesi…
Incontrai il GrandeCapo della Grande Società SuperEsperta, ci mettemmo d’accordo, completai il lavoro richiesto e… mi diedero un altro incarico… di lavoro in lavoro, sono ancora lì… una specie di “impiegato a partita IVA”, o meglio un “consulente esterno internato”…

Commenti

  1. Sono passata di qui...commenti non ne ho, ti accontenti di un ciao? Vegalight

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  2. Mi sembri interessante... la chiave di tutto è "sembri" :-D

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  3. Mi sembra il caso di ringraziarti e darti il benvenuto su queste pagine :-)

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  4. Grazie a te :-)
    E già che ci siamo: l'account di posta che hai indicato nei contatti è finto o è vero?

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  5. > E già che ci siamo: l'account di posta che hai indicato nei contatti è finto o è vero?

    A quale account ti riferisci?

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  6. No, quello è l'account di mia sorella.
    Il mio account è: mickey66@email.it

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