Annunci sentimentali 6

Come dicevo, Amministrativa conosceva effettivamente molte altre ragazze, e forse voleva realmente avviare un'agenzia matrimoniale.

Mi sono quindi trovato alcune volte a casa sua, a ripetere l'esperienza già vissuta, con delle ragazze sempre più strane.
Ogni volta, quando la ragazza in questione se ne andava, lei mi tratteneva per darmi suggerimenti o chiedermi pareri a caldo, e ogni volta le mie risposte erano sempre più drastiche.
Una volta le ho detto chiaramente "Ma scusa, veramente io dovrei uscire con una così?"
La sua risposta è stata "Beh, forse non è propriamente il massimo, ma quando l'ho conosciuta era una bambina deliziosa..."
"Una bambina?" "Eh si... quando l'ho conosciuta io aveva 8 anni..."
"Ma... quindi non la vedi da oltre 20 anni, non la conosci e me la vuoi affibbiare?" "Ehm..."
"Ciao neh!" e me ne vado.

Passa del tempo e un venerdì in serata mi ritelefona "MK, sono Amministrativa" "Ciao, cos'è successo?"
"Come sarebbe cos'è successo?" "Beh, mi telefoni sempre quando succede qualcosa, quindi..."
"Senti, verresti a trovarmi sabato?" "Perchè? Cos'è successo?"
"Ma niente... se vieni, ti presento una ragazza che conosco!" "Un'altra fuggita dal manicomio?"
"Ma no, certo che no! Questa è una brava ragazza che conosco da..." "...da quando era bambina, però nel frattempo l'hai persa di vista e non sai che ora va in giro come una metallara dark strapiena di spuntoni e spilloni che finge di essere una vampira satanista?"
"Ma no: quella era un caso particolare! Questa è una brava ragazza, tutta casa e chiesa..." "E già questo implica che non potremmo mai andare d'accordo!"
"Uffa! Allora, vieni o no?" "No: uno perchè non posso e due perchè sono stufo di queste matte che mi vuoi affibbiare!"
"Non vuoi venire?" "No: non vengo!"
Ero fiero di me e della mia decisione, ma non è così semplice spuntarla con certe persone, abituate ad avere sempre l'ultima parola...
"Allora le do il tuo numero di cellulare e vi mettete d'accordo voi! Ciao!" e attacca prima che possa dire qualsiasi cosa.
Passa il sabato e anche la domenica, e mi dimentico di questa cosa (la mia RAM è nota per essere facilmente resettabile...), il lunedì sono sul lavoro e improvvisamente mi suona il cellulare.
Rispondo e una voce femminile con accento straniero mi dice "Buongiorno, sei tu MK?" "Si, sono io. E tu chi sei?"
"Sono AmicaDiAmministrativa, lei mi ha dato il tuo numero e mi ha detto che non ci sono problemi se ti telefono, ma se disturbo stacco subito!"
Beh, in fondo sembrava anche più imbarazzata di me e, appena nominata Amministrativa, mi è tornata in mente tutta la discussione, per cui "Sei l'amica che voleva farmi conoscere?" "Si, ma se disturbo puoi chiamarmi più tardi, il mio numero dovrebbe essere apparso..."
"No, non mi disturbi, dimmi tutto!" "Ecco, preferirei parlarti di persona..."
"Va bene: possiamo vederci stasera al bar, prendere un caffè e parlare?" "Si, ci vediamo al BarTizio?"
"Ok, è anche vicino a casa mia..." "Penso di si: Amministrativa mi ha detto che abiti vicino a dove abito io!"
"ok, a stasera!" "A stasera!"
La sera, tornato a casa dal lavoro, mi preparo ed esco, raggiungo il bar in orario e prendo il cellulare, compongo il numero e sento all'improvviso una suoneria dietro di me, mi volto e vedo una ragazza che cerca trafelata il cellulare nella borsa, le chiedo "Sei tu AmicaDiAmministrativa?" "Eh? Si, sono io, e tu sei MK?"
"Si, ciao" "Ciao" e ci stringiamo la mano, poi entriamo nel bar, ci sediamo al tavolino e ordiniamo un caffè a testa.
Cominciamo quindi a parlare per presentarci, e lei mi racconta di essere originaria dell'est europeo (come era chiaramente comprensibile dall'accento) ma di essere una brava ragazza (evidentemente era convinta che i suoi connazionali non fossero brave persone).
Alla fine, durante il discorso, mi rivela che lei, pur facendo diversi lavori in nero, risultava in Italia con permesso di soggiorno studentesco, ma che il permesso era ormai prossimo alla scadenza in quanto aveva terminato gli studi.
E quindi, continuando il discorso, mi rivela che era desiderosa di conoscere un bravo ragazzo italiano, che le volesse bene, che potessero mettersi insieme, meglio ancora sposarsi, ma soprattutto avere un figlio al più presto, così lei avrebbe potuto restare in Italia senza problemi, ed eventualmente avrebbe potuto aiutare i suoi famigliari rimasti al paese, in previsione di un futuro trasferimento in massa in Italia.
Al termine del discorso, usciamo dal bar e camminando lei mi indica un palazzo, e mi dice "Io abito lì, all'ultimo piano!" "Complimenti, bel palazzo..."
"Si, un alloggio comodo e grazioso... Lo vuoi vedere?" "Eh?"
"Massì! Vieni su, ti faccio vedere il mio appartamento: è solo cucina e camera da letto, ma è carino: il letto è comodo!" "Ma..."
"Dai, vieni su! Tu mi piaci: ci troveremo bene!" "Come sarebbe a dire?"
"Beh, credo di essere una bella ragazza: possiamo metterci insieme e..." "Ehi! Calma! Io non ho detto che voglio mettermi con te!"
"Ma perchè? Sono una ragazza a posto, religiosa, di sani principi, voglio solo metter su famiglia!" "Mi spiace, ma io non sono la persona giusta per te..."
"Come fai a dirlo?" "Ne sono sicurissimo! Ma non preoccuparti: una ragazza bella e di sani principi come te non avrà problemi a trovare la persona giusta per metter su famiglia! Addio!"
E me ne torno a casa!

Il giorno dopo telefono ad Amministrativa e le comunico ufficialmente che non ho più intenzione di partecipare ai suoi giochi matrimoniali, diffidandola dal continuare.
Questa è stata l'essenza, ma ammetto che la mia telefonata in realtà è stata piuttosto pepata, ma come dicono nella capitale "quanno ce vò ce vò!"

E per un po' le minacce hanno funzionato...

Commenti

Posta un commento

Tranquillo, il tuo commento dovrà essere approvato dall'amministratore.
Non preoccuparti se non apparirà immediatamente, non sono sempre online... ;)

Post popolari in questo blog

Presentazione...

Comincia il lavoro

Rivelazioni