Oggi (si, oggi: 10 settembre 2009, questa non è una storia programmata come le altre, che risale quindi a circa un anno fa) stranamente è una bella giornata: la temperatura è quasi prossima ai 30°C, ma non c'è molta umidità, per cui rispetto ai giorni precedenti con 35°C e 75% di umidità, si riesce a respirare e posso anche farmi la solita passeggiatina in pausa pranzo senza remore.
Osservo dal ponte i lavori per la famosa diga, ormai giunti a buon punto (stavolta credo che ce la faranno a completare prima delle piogge autunnali, vedremo poi in primavera se servirà a evitare le piene) e poi scendo sulla riva del Grande Fiume, camminando lungo i murazzi, sul filo del marciapiede, osservando la vita nascosta nell'acqua, un argomento affascinante che mi fa pensare che Torino sia una città speciale: non ho mai visto altre città con simili angoli di natura in mezzo al grigio cemento.
Le nidiate dei pesci nuotano sfuggendo alla mia ombra, mentre le libellule volano sopra l'acqua e i gabbiani e le anatre pescano, sia tuffandosi al volo sia nuotando. In mezzo al fiume uno svasso si ingozza con un pesce abbastanza grosso, mentre lungo l'erba della riva, un airone bianco sta passeggiando e cacciando, col lungo collo che scatta come una molla, preciso e letale per le proprie prede.
Stranamente non si vedono in giro gli abitanti più tipici del luogo (i mammiferi quadrupedi con la lunga coda che vivono lì sotto), come non c'è nessun'altro che passeggia sulla riva del fiume.
Giunta l'ora del rientro, lascio quell'angolo di natura ignoto ai più (difficilmente la troupe di superquark passerebbe da queste parti, visto che sicuramente non avrebbe molto ascolto la trasmissione, ma chi ha un briciolo di spirito di osservazione non può che essere concorde con me, quando dico che difficilmente si potrà vedere in altre parti del mondo un simile angolo di natura) e proseguo la passeggiata oltre il fiume, lungo le vie del borgo, fino al fatidico momento in cui mi rintanerò di nuovo nel mio antro per uscirne la sera... e questo fa automaticamente sparire ogni sensazione di bella giornata...
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