Lei se ne vada..

E’ una tranquilla giornata di primavera, il cielo è sereno e tra le rade nuvolette svolazzano saettanti sagome di volatili felici, i cui versi sono coperti dal sottofondo del (non troppo) lontano strombazzare dei camion lungo l’autostrada bloccata e devastata da serie infinite di cantieri chilometrici per la realizzazione della tratta ad alta velocità.
I capi mi domandano come mai io preferisco la statale all’autostrada, dicendo che perdo tempo eccetera, ma per andare al ‘mio’ cantiere il percorso più breve si snoda tra statali e provinciali, e non certo lungo l’autostrada (poi, se magari mi dassero anche il rimborso spese, potrei provare a prendere l’autostrada.. e arrivare dopo.. ma questa è un’altra storia!)
Io solitamente percorro queste stradine strette in mezzo a paesini di altri tempi, ammirando il panorama del cielo pulito, delle cime ancora innevate, delle vacche al pascolo.. dei passaggi a livello incustoditi in cui o sai l’orario del passaggio del treno o devi sperare che la macchina non decida di fermarsi proprio nel mezzo del passaggio..
Al termine di queste belle stradicciole, quando la puzza di smog cittadino e stradale è stata completamente sostituita da un’ancor più nauseante puzza di fieno appena tagliato con contorno di vacche che hanno completato la digestione.. che implica la chiusura immediata dei finestrini e il collaudo funzionale del climatizzatore, ecco che appare il muro dello stabilimento, pronto per essere circumnavigato fino alla parte opposta (per giungere al cancello di ingresso).
Arrivo al cancello e posteggio la macchina, scendo facendo attenzione a non beccarmi in faccia i rami dei rovi che circondano la radura-posteggio e mi avvio lungo il prato verso il cancello dove vedo che si è radunata parecchia gente.
Mi approssimo e scopro che il sorvegliante (classico esempio di caporale/sergente in pensione scartato da qualche caserma di sfigati frustrati..) è indaffaratissimo nello smistare urlando e imprecando quella ventina di persone che aspettano lì, richiedendo a ciascuno i documenti, il nome della propria ditta, il motivo per cui si trova lì in quel momento, il nominativo della persona da cui deve andare e facendo quindi compilare il registro delle visite che, appositamente compilato e firmato, dà diritto a ricevere non una bambolina ma bensì un tesserino col quale si ha libero accesso all’ufficio della persona precedentemente nominata (in questo caso uno dei direttori dello stabilimento, comunemente chiamato Dottore).
Appena arrivo, alcuni di quelli che mi conoscono già si avvicinano per i saluti di rito, cominciando con un simpatico “Oh là, ajè si!” (N.d.A.: Oh, eccolo qua!) e uno di questi cerca di farmi passare davanti a tutti, ma il sorvegliante scatta inferocito, azzannando da bravo mastino “EHI! Lei si metta in coda!”
“Ma lui è..” “Nommenefreganiente di chicca##o è! Si mette in coda come tutti gli altri!!!”
Il tipo fa per reclamare, ma io lo fermo “No, ha ragione! Aspetterò il mio turno!” e vado a sedermi sul gradino fuori a crogiolarmi al sole stile lucertola..
A un certo punto il sorvegliante si accorge che nessuno si era allontanato alla volta dell’ufficio, ma immagina che vogliano procedere tutti insieme, però la zona comincia a diventare affollata.. così si stufa “Insomma, andate dentro l’ufficio!”
“Ma..” “Niente ma!!! Siete qui per quello, quindi andate dentro l’ufficio, che il Dottore vi aspetta che sicuramente ha già cominciato!”
Io mi alzo e gli faccio “Non credo proprio!”
Lui si volta verso di me, urlando furioso “Lei non faccia lo spiritoso! Cosa crede? Qua noi si lavora!!!”
“Certo, ma non credo che il Dottore abbia già cominciato!”
“Il Dottore fa quello che vuole! Lei guardi che non la faccio entrare e la rimando indietro!”
“Boh, come preferisce..”
“Venga qua, piuttosto di fare tanto lo spiritoso! Mi dia i suoi dati, e vediamo chi riderà dopo..”
“Ok, sono MK della Grande Società SuperEsperta..”
“E allora? Chi si crede di essere per pretendere di saperne più del Dottore?”
“Le assicuro che, in questo caso, IO NE SO VERAMENTE PIU’ DEL DOTTORE..”
“Se ne vada! Via!”
“Ok, arrivederci..” ed esco dal gabbiotto andando verso la macchina, incurante delle proteste degli altri e delle urla del sorvegliante (e ignaro del fatto che uno di quelli che mi conosce va di corsa dal Dottore)
Immediatamente suona il telefono al sorvegliante che risponde, impallidisce e poi mi corre dietro, raggiungendomi mentre sto per mettere in moto la macchina.
“Si fermi!”
“Perché? Ha detto che dovevo andarmene..”
“Ma no.. Che dice?”
“Io nulla: lei mi ha detto di andarmene e io torno a Torino, dove farò rapporto al mio GrandeCapo, il quale si metterà d’accordo col suo Dottore per fissare un nuovo incontro!”
“E ma.. e quelli?”
“Ritorneranno in altra data, oppure ci penserà il Dottore a spiegare tutto! Non aveva già cominciato?”
“Eh? Ma no! Macchè.. Io dicevo per dire.. Come poteva cominciare senza di lei?”
“E va bene: per stavolta posso passarci sopra! Ma, GIOVINOTTO, la prossima volta cerchi di essere un pochino più educato con il prossimo!”
E poi entro dentro e mi approssimo nell’ufficio del Dottore, dove consegnerò a coloro che si erano lì riuniti la documentazione (e le spiegazioni) per partecipare alla gara d’appalto dei lavori di cui sono stato progettista (e a seguire anche direttore dei lavori).

Commenti

  1. Vedo che continui a trovare gente incapace di gestire la propria autorità.

    Però mi cadi anche tu sul congiuntivo

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  2. Quante volte ho sognato di farlo, un numero del genere, ai guardioni di questo tipo! Finora non ne ho avuto l'occasione, ma alla prima che mi capita garantito che mi tolgo la soddisfazione!
    Per inciso, anch'io preferisco, ove possibile, spostarmi per statali. In autostrada mi annoio, e poi mi sembra di guidare col girello con tutte quelle protezioni laterali...

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  3. @ Marco: devo avere una calamita... ;-P
    (ho sempre avuto problemi col congiuntivo, fin dalle elementari: non avevo una media molto alta in italiano, preferivo le materie più tecniche...)

    @ Lukasbrunner: se ti serve qualcosa come spunto, prendi pure... ;-)

    Io uso l'autostrada solo quando non posso farne a meno e devo andare parecchio distante (diciamo oltre i 100-150 km), ma qua dovevo solo arrivare in provincia di Biella, quindi con l'autostrada sarei comunque dovuto uscire a Santhià e poi sempre statali e provinciali sono, per la maggior parte del percorso...

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  4. Quanto tempo fà è successa sta cosa? Perchè il "Dottore" mi pare di conoscerlo, e il sorvegliante pure, e la scenetta descritta anche. Non vorrei essere stato un Osservatore Impudente (oppure che tu abbia avuto degli emulatori in seguito)

    Gandolfo "infinitybofh" Ivo

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  5. Vediamo un po', in quello stabilimento sono di casa dal 2004, ma questo episodio in particolare è accaduto a maggio del 2006.

    Io? Avere degli emulatori? Ehr... si: ammetto che uso sia VirtualBox che Wine, ma... Wine non dovrebbe essere un emulatore, no? ;-)

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  6. Sul fatto di preferire le materie tecniche sfondi una porta aperta.
    Solo che dopo alcuni anni di navigazione su internet e aver visto gli effetti di alcune diffuse malattie (sindrome da Caps Lock, Sindrome del distacco forzato della punteggiatura) ho sentito la lingua italiana urlare pietà

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  7. E' tutto in continua evoluzione: anche l'italiano sta cambiando e quello che si parla adesso non ha più nulla a che fare con quello che è stato "creato" da Dante e "rifinito" da Manzoni, essendo ultimamente stato "imbastardito" da inglesismi e stranierismi vari.
    Temo che, molto presto la lingua italiana avrà ben poco da chiedere pietà, in quanto non esisterà nemmeno più.

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  8. Allora sei un personaggio veramente importante, si è mosso addirittura il "super mega dottore galattico" per te... :-D

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  9. Ovvio ;-)

    Anche perché, se io non consegnavo la documentazione a tutti quelli che erano stati chiamati per la gara d'appalto, il Dottore non avrebbe fatto la gara e di conseguenza non avrebbe potuto adeguare alle normative di sicurezza (leggi "mettere in servizio") ben 3 reparti dello stabilimento proprio nel momento in cui lo stabilimento sarebbe dovuto rientrare nel ciclo produttivo della mega-azienda di cui fa parte.
    Insomma, per il Dottore la prospettiva era ottenere un posto di prima fila per una bella crocifissione in sala mensa... ;-)

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  10. uhmmm 2006 eh... io ai tempi lavoravo in EMR, e se non ricordo male mettevamo in produzione i servver di gestione e la rete in fibra... facevo progettazzione e realizzazzione, se non ricordo male il "tizio" che ricordo io era alto + o - su 1.85, sulla 30ina, capelli scuri, jeans nella norma, camicia leggera, e un malloppo di carta accuratamente messa in cartelline colorate. Ti ho descritto oppure ho sbagliato persona?

    Gandolfo "infinitybofh" Ivo

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  11. Scusa, ma se il capo non lo sa, non puoi andare per statali e farti rimborsare il casello dell'autostrada?
    Come? La ricevuta? Oh, no! Ecco cosa avevi perso quando sei caduto nel sacco di cemento!

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  12. @ Gandolfo Ivo: altezza giusta, capelli grigi, 40, jeans e camicia ok, la mia documentazione era in un classico dossier dentro una borsa da laptop (senza il laptop ovviamente). Temo che non ci siamo visti all'epoca (peraltro anche lo stabilimento non coincide) :-)


    @ Kaspa: già con la ricevuta devo sudare per ottenere un minimo di rimborso, ma senza me lo posso proprio scordare, quindi non ci provo nemmeno e passo per le statali, attraverso i paesini, e magari trovo anche qualche bar con annessa barista carina... ;-P

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