Pausa pranzo

E' l'una, malgrado tutto non piove, così approfitto per fare la mia solita pausa pranzo godendomi anche la mia solita ora d'aria (o di libertà).
Metto il giubbotto (siamo a ottobre e fa freschetto anziché no...), prendo il sacchetto con il mio paninazzo ed esco, dimenticandomi di ogni singola cosa relativa all'ufficio, tranne che di bloccare il computer a scanso di usi impropri...
Apro il portone, esco in strada e attraverso la via, devastata dai lavori in corso, giungendo sulla passeggiata dei Murazzi.
Scendo fino alle panchine, mi accomodo in una panca al sole (stile lucertola) e, incurante di coloro che portano a spasso i cani (freddolosi e frettolosi, che trascinano la bestiola mentre sta facendo, provocando danni inimmaginabili...) mangio il mio panino.
Appena finito mi alzo e scendo sull'altra passeggiata, quella proprio sulla riva del fiume, ammirando il ponte di piazza Vittorio, la cupola della Gran Madre (che è una chiesa molto particolare...) e la collina dei Cappuccini.
Il Grande Fiume scorre impetuoso anche per via del passaggio ridotto dalla ricostruenda diga che dovrebbe evitare le alluvioni (e che è stata cancellata completamente nell'ultima alluvione...), do una rapida occhiata all'isoletta dove le garzette (piccoli aironi) stanno nidificando e allo scoglio dove gli svassi spiegano le ali per asciugarle dopo aver pescato in immersione totale, e mi avvio lungo la camminata, in direzione della collina di Superga che appare quasi spettrale dietro la foschia.
Lungo la camminata si ha modo di ammirare una grande varietà di fauna locale: dai vari pesci che ogni tanto appaiono a galla, agli uccelli che aspettano in agguato (garzette e aironi cinerini, svassi, anatre e germani, gabbiani di vario tipo) per non parlare dei corvi e degli stormi di colombi che aspettano il cibo dai passanti. Una volta, quasi di sfuggita, tra le piante dell'ex zoo, ho visto persino librarsi un falchetto (non sono in grado di specificare la specie esatta, dovrei ricorrere alle competenze di un amico falconiere, ma non ho foto da mostrare e solo la mia descrizione di un falchetto velocissimo e apparentemente delle dimensioni di un corvo non penso sia sufficiente).
Se procedessi in direzione del Valentino, vedrei anche dei cigni, ma sto andando nella direzione opposta...
Naturalmente, sorvolo sulla fauna più comune e tipica (a quattro zampe, velocissimi e con una lunga coda...) che saetta attraverso la vegetazione che appare tra le aree di terra emersa disseminate lungo la riva un paio di metri sotto i miei piedi... e sulle striscianti biscie numerose sulla riva opposta...
Arrivo all'ultima scala prima del ponte di corso Regina, e salgo (starei a guardare il panorama, ma ho solo un'ora di pausa e siamo già a metà percorso...), raggiungendo quindi il corso e procedendo verso la famosa via Vanchiglia (che dà il nome all'intero quartiere) e risalendo, fino a quando appare l'insegna del mio bar preferito (inconfondibile per qualsiasi utente di Linux...).
Entro dentro, accolto da un'atmosfera allegra e gradevole, oltre che dalla simpatia della titolare che, con un meraviglioso italiano condito da un accento spagnolo, mi chiede conferma della mia solita ordinazione.
Scambiando qualche battuta sia con alcuni dei clienti abituali che con la stessa titolare, sorseggio il mio cappuccino e giunge quindi l'ora di tornare indietro. Pago, saluto e vado via, reimmettendomi su una strada fredda e cupa, raggiungendo il portone dove ha sede la Grande Società, e piazzandomi al mio solito posto di lavoro...
Sono le due, la pausa è finita e devo riprendere il lavoro...

Commenti

  1. Questo post è stato corretto: mi è giunta segnalazione che quelli che avevo erroneamente chiamato cormorani sono in realtà degli svassi... :?

    Non essendo molto pratico di uccelli, ho corretto sulla fiducia... ;-P

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