Era un bel pò di tempo che non sentivo più canzoni di Renato Zero, e non potevo mai immaginare che a Segretaria potesse piacere quel genere di musica, ma ho avuto modo di scoprirlo...
Periodo di consegne urgenti, Segretaria è iperindaffarata con le lettere di consegna, i CD, le ricevute, le bolle e tutte le altre balle... al punto che è difficile che riesca a dare retta a qualcuno, quando le si chiede qualcosa, così mi toccava stare lì nel suo ufficio, in attesa della risposta alla domanda che le avevo fatto... e che richiedeva una certa elaborazione al computer (solo lei può usare il terrificante Gestionale che sforna i numeri di commessa... quindi per aprire una commessa dovevo aspettare che lei mi desse il numero... no, non quello di telefono... quello ce l'ho già... ;-P )
Mentre attendevo paziente come mio solito, entra nell'ufficio una persona a cui non si può non dare retta... GrandeCapo, che entra in prima persona, di persona personalmente... (ha alzato il c...o dalla sua sedia?!?!), brontolando qualcosa sul fatto che doveva recarsi da un qualche Cliente da cui non voleva andare, evidentemente... per un attimo guarda a me, valutando l'ipotesi di farsi sostituire per l'appuntamento, ma io quel giorno non mi ero fatto la barba... così non potevo presentarmi a nome della Grande Società... ;-P
Alla fine si decide ad andare e borbotta alcune cose, poi chiede a Segretaria "Com'è che si chiama?" Segretaria gli ripete per l'ennesima volta il nome del Cliente, GrandeCapo mugugna qualcosa, mentre prende nota mentalmente del nominativo, poi fa per uscire ma si ferma all'ultimo e chiede "L'indirizzo ce l'ho?" Segretaria, senza pensarci un attimo, risponde "Si, rintracciarlo non è un problema..." e, mentre GrandeCapo chiude finalmente la porta alle sue spalle, si volta verso di me trattenendosi a stento dal ridere e mi fa "Allora, cosa vuoi tu?"
A volte ritornano... i cantieri...
E' ritornato il mio incubo peggiore!
Ho ricevuto una telefonata da un cliente della Grande Società SuperEsperta, che mi preannunciava l'inizio della seconda fase di lavori presso il mio cantiere preferito, tra le prealpi biellesi... panorama bellissimo, peccato che c'è un problema...
Quel cantiere sarebbe anche bello, senza particolari problemi, se non fosse che ho fatto io i rilievi per i lavori (i Cantieristi dov'erano finiti?), ho fatto io i progetti per i lavori (Disegnatrice dov'era finita?), ho fatto io l'assistente del cliente per la gara d'appalto (il Cliente dov'era finito?), ho fatto io l'assistente alla Direzione Lavori per tutte le fasi realizzative (il Direttore dei lavori dov'era finito?), ho fatto io i collaudi per la messa in servizio degli impianti (GrandeCapo dov'era finito?), ho fatto io il collaudo nelle aree con pericolo di esplosione (la mia controfigura dov'era finita?), e adesso mi tocca fare di nuovo l'assistente del Direttore Lavori (e poi il Collaudatore), per un'ennesima tranche di lavoro... (è un cantiere eterno, non finisce mai, ma io vedo solo le parti peggiori...)
Spero solo di non dover chiedere dov'è finito il rimborso spese per la trasferta... 75 km in andata e 75 km in ritorno almeno una volta alla settimana...
Ho ricevuto una telefonata da un cliente della Grande Società SuperEsperta, che mi preannunciava l'inizio della seconda fase di lavori presso il mio cantiere preferito, tra le prealpi biellesi... panorama bellissimo, peccato che c'è un problema...
Quel cantiere sarebbe anche bello, senza particolari problemi, se non fosse che ho fatto io i rilievi per i lavori (i Cantieristi dov'erano finiti?), ho fatto io i progetti per i lavori (Disegnatrice dov'era finita?), ho fatto io l'assistente del cliente per la gara d'appalto (il Cliente dov'era finito?), ho fatto io l'assistente alla Direzione Lavori per tutte le fasi realizzative (il Direttore dei lavori dov'era finito?), ho fatto io i collaudi per la messa in servizio degli impianti (GrandeCapo dov'era finito?), ho fatto io il collaudo nelle aree con pericolo di esplosione (la mia controfigura dov'era finita?), e adesso mi tocca fare di nuovo l'assistente del Direttore Lavori (e poi il Collaudatore), per un'ennesima tranche di lavoro... (è un cantiere eterno, non finisce mai, ma io vedo solo le parti peggiori...)
Spero solo di non dover chiedere dov'è finito il rimborso spese per la trasferta... 75 km in andata e 75 km in ritorno almeno una volta alla settimana...
Il conflitto si allarga...
E rimaniamo sullo stesso argomento, ma con una variante nei protagonisti...
Termico, con il suo maledetto IPod e la sua compilation scassapalle... e, al posto di Disegnatrice, Segretaria... che in questa occasione ha guadagnato molti punti di rivalutazione ai miei occhi...
Segretaria ha preso il caffè, quando squilla il cordless aziendale e, per rispondere, viene nel mio ufficio per poggiare il bicchierino del caffè, risponde al telefono e sta parlando quando Termico ritorna alla sua postazione da chissà dove... e attacca a urlare contro l'imbecillità dei capi e le c@##@te che gli fanno fare (ovviamente, nessuno dei capi è presente in ufficio...)
Segretaria gli fa cenno di stare zitto, ma lui non le dà retta e, anzi, fa che accendere l'IPod, facendolo andare immediatamente a tutto volume...
Segretaria appallottola un foglio di carta e glielo tira addosso per farsi notare e fargli cenno di fare silenzio... lui la guarda ma non abbassa il volume, anzi riprende a polemizzare contro i capi e stavolta anche contro le segretarie... al chè lei, rivolta a chi le stava telefonando, se ne esce con un "...no, è Termico che sta facendo lo stronzo!..."
Lui scatta incazzato "Oh! Tu a me stronzo non lo dici! Qua dentro gli stronzi sono solo i capi!"
Lei, imperterrita, continua la telefonata "...si, va bene! Si, glielo dirò! Glielo passo? Certo!... Termico! GrandeCapo ti vuole parlare!" e gli passa il cordless con un sogghigno degno delle mie serate migliori...
La visione della faccia di Termico in quel momento è stata uno spettacolo unico...
Come ho detto, quel giorno ho avuto modo di rivalutare di parecchio Segretaria...
Termico, con il suo maledetto IPod e la sua compilation scassapalle... e, al posto di Disegnatrice, Segretaria... che in questa occasione ha guadagnato molti punti di rivalutazione ai miei occhi...
Segretaria ha preso il caffè, quando squilla il cordless aziendale e, per rispondere, viene nel mio ufficio per poggiare il bicchierino del caffè, risponde al telefono e sta parlando quando Termico ritorna alla sua postazione da chissà dove... e attacca a urlare contro l'imbecillità dei capi e le c@##@te che gli fanno fare (ovviamente, nessuno dei capi è presente in ufficio...)
Segretaria gli fa cenno di stare zitto, ma lui non le dà retta e, anzi, fa che accendere l'IPod, facendolo andare immediatamente a tutto volume...
Segretaria appallottola un foglio di carta e glielo tira addosso per farsi notare e fargli cenno di fare silenzio... lui la guarda ma non abbassa il volume, anzi riprende a polemizzare contro i capi e stavolta anche contro le segretarie... al chè lei, rivolta a chi le stava telefonando, se ne esce con un "...no, è Termico che sta facendo lo stronzo!..."
Lui scatta incazzato "Oh! Tu a me stronzo non lo dici! Qua dentro gli stronzi sono solo i capi!"
Lei, imperterrita, continua la telefonata "...si, va bene! Si, glielo dirò! Glielo passo? Certo!... Termico! GrandeCapo ti vuole parlare!" e gli passa il cordless con un sogghigno degno delle mie serate migliori...
La visione della faccia di Termico in quel momento è stata uno spettacolo unico...
Come ho detto, quel giorno ho avuto modo di rivalutare di parecchio Segretaria...
...e la guerra continua...
Intendo la guerra tra Termico e Disegnatrice...
Dopo le liti per il condizionatore, si è passati alle liti su altri dettagli:
Termico è un fanatico (oltre che della roba firmata) anche dell'ipertecnologia, in particolare ha acquistato un PC portatile con Vista (perchè fa figo l'effetto sulle finestre) e un IPod con il quale rallegra le nostre giornate in ufficio riproponendo infinite volte la stessa compilation...
Peraltro, ogni tanto il dito gli scivola misteriosamente sulla rotella di controllo del volume alzandolo all'improvviso a livelli che in nessun ufficio serio si dovrebbero raggiungere... (ed ovviamente i Capi latitano...)
Il problema è che, vista la giovane età di Termico, capita sovente l'evento dispettoso per cui l'alzata rapidissima di volume (a livelli massimo possibile) coincida (stranamente) con una telefonata di Disegnatrice (vabbè... non ci vuole molto a far coincidere qualsiasi evento con una telefonata di Disegnatrice...), che ovviamente non ha lo spirito umoristico adatto a sopportare le c@##@te di Termico...
(se io avessi mai studiato psicologia, potrei anche pensare che, in qualche maniera subdola e veramente strana, Termico ci stia provando con Disegnatrice... ma pare che i risultati siano molto deludenti...)
Ennesima telefonata di Disegnatrice per controllare se il "pacco postale" altrimenti noto come figlio è stato recapitato dal parente di turno, quando, nel bel mezzo della chiacchierata, Termico decide che sia il caso di far sentire il ritornello della canzone anche agli abitanti delle città vicine...
Urlo lacerante di Disegnatrice che attacca con una sfilza di improperi e insulti nei confronti di Termico (accidenti: devo aggiornarmi, ci sono parecchi termini che non conosco...)
La risposta di Termico non ritarda e i due si alzano per procedere al pestaggio fisico...
Ovviamente, in qualità di "più anziano" lì dentro, mi vedo costretto a intervenire (inizio già anche ad assaporare il prossimo spargimento di sangue...) e mi alzo in piedi ringhiando un "Adesso basta! Piantatela, tutti e due!"
Si voltano entrambi verso di me, sconcertati sia dalle mie dimensioni che dal tono della mia voce... ormai entrambi mi conoscono abbastanza da sapere che quando si accende la famosa luce nel mio sguardo è meglio darmi retta... e la sbarra d'acciaio per la chiusura delle finestre è troppo vicina alla mia postazione, quindi decidono saggiamente di calmarsi...
Peccato: stavolta avevo veramente sete di sangue...
Dopo le liti per il condizionatore, si è passati alle liti su altri dettagli:
Termico è un fanatico (oltre che della roba firmata) anche dell'ipertecnologia, in particolare ha acquistato un PC portatile con Vista (perchè fa figo l'effetto sulle finestre) e un IPod con il quale rallegra le nostre giornate in ufficio riproponendo infinite volte la stessa compilation...
Peraltro, ogni tanto il dito gli scivola misteriosamente sulla rotella di controllo del volume alzandolo all'improvviso a livelli che in nessun ufficio serio si dovrebbero raggiungere... (ed ovviamente i Capi latitano...)
Il problema è che, vista la giovane età di Termico, capita sovente l'evento dispettoso per cui l'alzata rapidissima di volume (a livelli massimo possibile) coincida (stranamente) con una telefonata di Disegnatrice (vabbè... non ci vuole molto a far coincidere qualsiasi evento con una telefonata di Disegnatrice...), che ovviamente non ha lo spirito umoristico adatto a sopportare le c@##@te di Termico...
(se io avessi mai studiato psicologia, potrei anche pensare che, in qualche maniera subdola e veramente strana, Termico ci stia provando con Disegnatrice... ma pare che i risultati siano molto deludenti...)
Ennesima telefonata di Disegnatrice per controllare se il "pacco postale" altrimenti noto come figlio è stato recapitato dal parente di turno, quando, nel bel mezzo della chiacchierata, Termico decide che sia il caso di far sentire il ritornello della canzone anche agli abitanti delle città vicine...
Urlo lacerante di Disegnatrice che attacca con una sfilza di improperi e insulti nei confronti di Termico (accidenti: devo aggiornarmi, ci sono parecchi termini che non conosco...)
La risposta di Termico non ritarda e i due si alzano per procedere al pestaggio fisico...
Ovviamente, in qualità di "più anziano" lì dentro, mi vedo costretto a intervenire (inizio già anche ad assaporare il prossimo spargimento di sangue...) e mi alzo in piedi ringhiando un "Adesso basta! Piantatela, tutti e due!"
Si voltano entrambi verso di me, sconcertati sia dalle mie dimensioni che dal tono della mia voce... ormai entrambi mi conoscono abbastanza da sapere che quando si accende la famosa luce nel mio sguardo è meglio darmi retta... e la sbarra d'acciaio per la chiusura delle finestre è troppo vicina alla mia postazione, quindi decidono saggiamente di calmarsi...
Peccato: stavolta avevo veramente sete di sangue...
Danni da condizionatore...
Estate, caldo torrido e afosità inesauribile...
In ufficio il condizionatore viene gestito da Termico, che ha strane idee su quello che dovrebbe essere il fondamento della sua professionalità... in definitiva, quello dell'ufficio lo tiene acceso a manetta... con temperature interne più adatte ad un CED che ad un ufficio...
L'altro occupante dell'ufficio non ha particolari problemi, in quanto abituato alle più diverse situazioni climatiche (conseguenza del suo lavoro come cantierista, sebbene da un pò di tempo non vada più molto in giro...)
Nell'ufficio però ci sono altre due persone: Disegnatrice e Stagista...
Se Stagista corre dietro a ogni decisione di Termico, pendendo letteralmente dalle sue labbra (qualunque c@##@ta egli dica...), Disegnatrice mostra di più la propria insofferenza (dovuta anche all'età... ;-P ), e non esita ad esprimere il proprio disaccordo, adducendo la motivazione che il freddo la colpisce e le procura un mal di testa...
Visto che i primi mugugni non vanno a buon fine, giunge il momento in cui lei si sfoga con un urlo e una esclamazione di rara finezza ed eleganza, come quelle a cui ci ha abituati nei lunghi anni di convivenza...
"Insomma, volete spegnere quel c@##o di condizionatore, che mi si stanno gelando persino i peli della fic...!!!" (si, l'ha detto...)
Al chè Termico le ha risposto "Beh, se tu ti mettessi le mutande, forse non ti si raffredderebbe!"
Dopo un intero minuto di silenzio gelido (è proprio il caso di dirlo), è scoppiata una delle più feroci liti alle quali abbia mai assistito...
Morale della favola, da allora, per tutta l'estate, ci sono stati continui scoppi di urla e insulti tra i due contendenti, davanti ai quali io e Stagista ci guardavamo sconcertati...
In ufficio il condizionatore viene gestito da Termico, che ha strane idee su quello che dovrebbe essere il fondamento della sua professionalità... in definitiva, quello dell'ufficio lo tiene acceso a manetta... con temperature interne più adatte ad un CED che ad un ufficio...
L'altro occupante dell'ufficio non ha particolari problemi, in quanto abituato alle più diverse situazioni climatiche (conseguenza del suo lavoro come cantierista, sebbene da un pò di tempo non vada più molto in giro...)
Nell'ufficio però ci sono altre due persone: Disegnatrice e Stagista...
Se Stagista corre dietro a ogni decisione di Termico, pendendo letteralmente dalle sue labbra (qualunque c@##@ta egli dica...), Disegnatrice mostra di più la propria insofferenza (dovuta anche all'età... ;-P ), e non esita ad esprimere il proprio disaccordo, adducendo la motivazione che il freddo la colpisce e le procura un mal di testa...
Visto che i primi mugugni non vanno a buon fine, giunge il momento in cui lei si sfoga con un urlo e una esclamazione di rara finezza ed eleganza, come quelle a cui ci ha abituati nei lunghi anni di convivenza...
"Insomma, volete spegnere quel c@##o di condizionatore, che mi si stanno gelando persino i peli della fic...!!!" (si, l'ha detto...)
Al chè Termico le ha risposto "Beh, se tu ti mettessi le mutande, forse non ti si raffredderebbe!"
Dopo un intero minuto di silenzio gelido (è proprio il caso di dirlo), è scoppiata una delle più feroci liti alle quali abbia mai assistito...
Morale della favola, da allora, per tutta l'estate, ci sono stati continui scoppi di urla e insulti tra i due contendenti, davanti ai quali io e Stagista ci guardavamo sconcertati...
...e apparve all'orizzonte un pinguino...
Come ho detto, era giunto il momento delle formattazioni continue, e quello fu il momento più disperato!
Non potevo, né volevo, prendere in considerazione il cambiamento del mio computer, ma non potevo assolutamente prendere in considerazione l'idea di passare al nuovo sistema operativo, ma nemmeno potevo continuare a riformattare XP ogni settimana...
Era il momento di prendere definitivamente una decisione, e lo feci!
Avevo scaricato il CD di Mandriva e il CD di Ubuntu (qualcosa mi attirava in quella distribuzione dal nome strano, anche se non sapevo cosa...), ma tutti dicevano che Mandriva era la più semplice, allora procedetti con l'installazione...
Masterizzata l'immagine .iso, controllai che il BIOS permettesse l'avvio da CD, inserii il CD nel lettore e... riavviai il sistema...
Dopo alcuni istanti, apparve una schermata grafica, con una serie di indicazioni e pensai che forse l'installazione di Linux non era così impossibile come avevo sempre creduto (anche grazie alle indicazioni di un mio ex collega linuxiano, che mi aveva liquidato alle mie prime richieste con un veloce "Lascia perdere: Linux non fa per te!"
Dopo una serie di passaggi da una finestra all'altra, arrivai alla conclusione e vidi che c'era scritto di riavviare il sistema...
Riavvio... si apre lo sportello del lettore CD e lo levo, premo Invio come indicato e... il computer riparte... aprendo una schermata identica ad un plaid multicolor dove non ho modo di fare assolutamente nulla...
(ok, lo so che il vero linuxiano non si spaventa per questo... ma io stavo installando Linux per la primissima volta e avevo commesso anche l'errore più grande: non avevo letto documentazione prima...)
L'impulso è stato fortissimo e irresistibile: ho preso il mio CD di Windows XP, l'ho inserito nel lettore e ho riavviato il computer...
Un'ora dopo ero su internet a cercare di capire cosa non aveva funzionato, ma non riuscivo a trovare molta documentazione su Mandriva, e quella che trovavo era pressoché incomprensibile...
Sempre cercando documentazione, capitai sul forum di Ubuntu, l'altra distribuzione che avevo scaricato, e trovai la sezione documentazione con la guida e il wiki: un paradiso, spiegazioni chiare e semplici, a livello di un ignorante come me... per giunta la guida ufficiale era in PDF e liberamente scaricabile... la scaricai e la stampai... ma non avevo il coraggio di riprovare...
Alcuni giorni dopo, iniziò il periodo di ferie e, come al solito, non avevo posti specifici dove andare, per cui cominciai a ripensare al computer...
Lessi e rilessi la mia documentazione e, più la rileggevo, più mi convincevo che ce la potevo fare... alla fine decisi: presi il CD e, dopo averlo inserito, riavviai il sistema...
Alcuni istanti e mi ritrovai in un ambiente un pò scarno rispetto a Mandriva, con un colore vagamente somigliante al cioccolato (non mi preoccupai, perché sapevo che era possibile poi cambiare lo sfondo... lo si poteva fare su Windows, figurarsi se non lo si poteva fare su Linux...)
C'erano solo 2 icone, e una serviva per installare... ero nella versione Live, provai i vari comandi e funzionavano... provai a collegarmi a internet e... navigai... era fantastico pensare che stavo usando un sistema operativo che non era nemmeno installato...
Non mi restava che fare la prova finale: procedere con l'installazione...
Seguendo la documentazione ufficiale, feci passo passo quello che c'era scritto e... dopo solo 6 semplici finestre, si avviò la procedura di installazione... un pò lunghetta forse, ma alla fine giunse il momento di riavviare...
Temevo quel momento, scosso dalla precedente esperienza, ma c'era poco da fare... in fondo il CD di Windows XP era sempre lì pronto... e al massimo avrei ritardato il più possibile il passaggio a Vista...
Alla fine, riavviai, levando il CD quando richiesto...
Il panico cresceva man mano che le schermate si susseguivano l'una all'altra, fino al momento che apparve la schermata in cui inserire username e password (bene: con Mandriva non c'ero arrivato...), li inserii e... con una simpatica musichetta (che mi avvisò anche che la scheda audio era stata riconosciuta) mi ritrovai dentro Ubuntu: era la versione 6.06, nota come Dapper Drake, la mia prima esperienza con Linux...
Non potevo, né volevo, prendere in considerazione il cambiamento del mio computer, ma non potevo assolutamente prendere in considerazione l'idea di passare al nuovo sistema operativo, ma nemmeno potevo continuare a riformattare XP ogni settimana...
Era il momento di prendere definitivamente una decisione, e lo feci!
Avevo scaricato il CD di Mandriva e il CD di Ubuntu (qualcosa mi attirava in quella distribuzione dal nome strano, anche se non sapevo cosa...), ma tutti dicevano che Mandriva era la più semplice, allora procedetti con l'installazione...
Masterizzata l'immagine .iso, controllai che il BIOS permettesse l'avvio da CD, inserii il CD nel lettore e... riavviai il sistema...
Dopo alcuni istanti, apparve una schermata grafica, con una serie di indicazioni e pensai che forse l'installazione di Linux non era così impossibile come avevo sempre creduto (anche grazie alle indicazioni di un mio ex collega linuxiano, che mi aveva liquidato alle mie prime richieste con un veloce "Lascia perdere: Linux non fa per te!"
Dopo una serie di passaggi da una finestra all'altra, arrivai alla conclusione e vidi che c'era scritto di riavviare il sistema...
Riavvio... si apre lo sportello del lettore CD e lo levo, premo Invio come indicato e... il computer riparte... aprendo una schermata identica ad un plaid multicolor dove non ho modo di fare assolutamente nulla...
(ok, lo so che il vero linuxiano non si spaventa per questo... ma io stavo installando Linux per la primissima volta e avevo commesso anche l'errore più grande: non avevo letto documentazione prima...)
L'impulso è stato fortissimo e irresistibile: ho preso il mio CD di Windows XP, l'ho inserito nel lettore e ho riavviato il computer...
Un'ora dopo ero su internet a cercare di capire cosa non aveva funzionato, ma non riuscivo a trovare molta documentazione su Mandriva, e quella che trovavo era pressoché incomprensibile...
Sempre cercando documentazione, capitai sul forum di Ubuntu, l'altra distribuzione che avevo scaricato, e trovai la sezione documentazione con la guida e il wiki: un paradiso, spiegazioni chiare e semplici, a livello di un ignorante come me... per giunta la guida ufficiale era in PDF e liberamente scaricabile... la scaricai e la stampai... ma non avevo il coraggio di riprovare...
Alcuni giorni dopo, iniziò il periodo di ferie e, come al solito, non avevo posti specifici dove andare, per cui cominciai a ripensare al computer...
Lessi e rilessi la mia documentazione e, più la rileggevo, più mi convincevo che ce la potevo fare... alla fine decisi: presi il CD e, dopo averlo inserito, riavviai il sistema...
Alcuni istanti e mi ritrovai in un ambiente un pò scarno rispetto a Mandriva, con un colore vagamente somigliante al cioccolato (non mi preoccupai, perché sapevo che era possibile poi cambiare lo sfondo... lo si poteva fare su Windows, figurarsi se non lo si poteva fare su Linux...)
C'erano solo 2 icone, e una serviva per installare... ero nella versione Live, provai i vari comandi e funzionavano... provai a collegarmi a internet e... navigai... era fantastico pensare che stavo usando un sistema operativo che non era nemmeno installato...
Non mi restava che fare la prova finale: procedere con l'installazione...
Seguendo la documentazione ufficiale, feci passo passo quello che c'era scritto e... dopo solo 6 semplici finestre, si avviò la procedura di installazione... un pò lunghetta forse, ma alla fine giunse il momento di riavviare...
Temevo quel momento, scosso dalla precedente esperienza, ma c'era poco da fare... in fondo il CD di Windows XP era sempre lì pronto... e al massimo avrei ritardato il più possibile il passaggio a Vista...
Alla fine, riavviai, levando il CD quando richiesto...
Il panico cresceva man mano che le schermate si susseguivano l'una all'altra, fino al momento che apparve la schermata in cui inserire username e password (bene: con Mandriva non c'ero arrivato...), li inserii e... con una simpatica musichetta (che mi avvisò anche che la scheda audio era stata riconosciuta) mi ritrovai dentro Ubuntu: era la versione 6.06, nota come Dapper Drake, la mia prima esperienza con Linux...
E adesso...
E fu così che, in casa mia, apparve quella meraviglia tecnologica sulla quale sto appoggiando i piedi mentre scrivo... ;)
Andai a prenderlo in un supermercato, offerta eccezionale a basso prezzo con ottime caratteristiche hardware e software... adatto per l'utilizzo da parte di uno che si era appena messo su come libero professionista e sapeva usare solo il CAD e l'Office... aveva dentro l'ultimo ritrovato della tecnica, il neonato Windows XP Home Edition... (inoltre venivano allegati una serie di programmi molto utili per lo sviluppo della mia professione: Word, la potentissima suite Works e un paio di enciclopedie su CD di argomentazione varia...
Naturalmente non mancava il famoso antivirus di marca, indispensabile per navigare informati... ;)
Arrivai a casa e montai il computer, installai tutto l'installabile, collegai tutto il collegabile e accesi il tutto... e, nel giro di pochi minuti, ero dentro Windows e lo stavo configurando come mi serviva: accettazione della licenza, attivazione, registrazione, installazione dei driver, installazione dei programmi, accettazione della licenza, attivazione, registrazione, apertura del file Readme e lettura delle caratteristiche importanti dei nuovi programmi...
Per finire, procedetti all'installazione del pachidermico antivirus, e al collegamento in internet del mio nuovo mostro...
Modem riconosciuto, compilazione del numero telefonico, scatto alla risposta, avvio della connessione, apertura di Internet Explorer... inizio del download degli aggiornamenti dell'antivirus, inizio del download degli aggiornamenti del sistema operativo...
Termine del download degli aggiornamenti, installazione degli stessi, riavvio del sistema operativo...
Ero nuovamente operativo...
La differenza rispetto al Windows 98 che usavo al lavoro era notevole: la grafica era molto migliore...
Ero felicissimo del mio acquisto, trattavo il computer con tutte le cure che consigliavano nella newsletter, e sapevo che mi sarebbe durato a lungo...
E venne il giorno in cui dovetti litigare con il gestore della connessione a internet, mi pare per un disguido burocratico che si trascinavano dietro da parecchio tempo, senza mai correggere... e che io improvvisamente scoprii di pagare nella bolletta...
La lite fu feroce: quando mi fanno arrabbiare, divento una specie di mostro assetato di sangue... :P
Quell'estate, di ritorno dalle ferie, scoprii che erano state fatte delle modifiche sotto casa: un nuovo tombino si era aggiunto alla numerosa famiglia... su quel tombino c'era il nome di un gestore di trasmissione dati che offriva un servizio alternativo al monopolista, e con una velocità spaventosa, dato che lavoravano con la tecnologia della fibra ottica...
Non persi tempo a prendere le informazioni necessarie e ad attivare il servizio...
E fu così che dovetti mettere mano alla componentistica del mio computer nuovo, per la prima volta... installando la scheda di rete...
Nel frattempo, il nuovo gestore si trovava impossibilitato ad attivarmi il servizio, perché l'amministratore del condominio non gli permetteva di accedere alla cantina per portare la connessione e montare la centralina... quando lo seppi, incazzato per i ritardi, mi recai personalmente da quello che, fino a quel momento, era stato l'amministratore del condominio dove abito, e chiesi “gentilmente” spiegazioni: lui balbettò qualche scusante, cercò di trovare delle difese assurde, ma quel giorno io ero assetato di sangue...
(si, adesso c'è un altro amministratore... :P )
Quando finalmente potei collegarmi a internet con la fibra ottica, fu un'altra cosa... finalmente scoprii il brivido della velocità nella navigazione, iniziai a sfruttare i motori di ricerca per i siti che mi interessavano, scoprii che online c'era moltissimo materiale tecnico indispensabile per il mio lavoro e... ultimo ma non ultimo... non avevo più problemi a seguire le discussioni nel mio forum preferito, dove vedevo finalmente in “faccia” i personaggi di cui finora avevo solo sentito parlare (difficile vedere le “facce” quando le immagini sono disattivate, perché rallentano da matti lo scaricamento di una pagina... o perché mentre scarichi la seconda ti cade la connessione...)
Con la fibra ottica, era veramente un altro mondo: dalle discussioni del forum risalii a un sito dove potevo scaricare tranquillamente (e legalmente) una suite completa sul tipo di Office, che veniva spacciata per migliore dello stesso Office... e la scaricai... faceva impressione vedere che, nel giro di neanche 10 minuti avevo scaricato un programma di circa 600 MB, quando fino a pochi giorni prima, ammesso che la connessione avesse tenuto, ci avrei messo almeno due giorni...
Non mi accontentai: scoprii altri siti che distribuivano programmi gratis, e fui colpito dalla febbre dell'ingordigia: scaricavo, installavo, provavo e... se non andava, disinstallavo e via...
Fui preso dalla fregola del web... e trovai un sito che offriva la possibilità di ospitare delle pagine web gratuitamente (allora era di moda... io non potevo permettermi siti a pagamento e quel particolare sito permetteva l'hosting gratuito anche per pagine web a sfondo commerciale... lo feci (avevo un amico che era capace a fare le pagine web... ci voleva poco con il programma che usava lui... gli portai il testo che volevo inserire, lui mi preparò la pagina web e venne da me per caricarla online... era carina: non aveva nulla di particolare, ma c'era il loghino che mi ero costruito a fatica con OpenOffice (non sono molto bravo con la grafica...) c'era il testo che volevo ci fosse e c'erano i miei recapiti, in modo che chi volesse contattarmi lo potesse fare...
In quel periodo non era neppure molto difficile registrarsi nei vari motori di ricerca, e così feci...
Ben presto la mia pagina cominciò a essere visualizzata e cliccata da molti portali del settore e da molti motori di ricerca... e iniziai a vedere i primi riscontri: la mia casella di posta elettronica cominciava a intasarsi per i curriculum che mi arrivavano da ragazzi che speravano io fossi una grande realtà aziendale, e cercavano di ottenere un impiego presso di me... impiego che non potevo offrire allora come non posso offrire adesso, fremendo di rabbia nel ripercorrere attraverso le loro lettere le mie disavventure alla ricerca di un posto di lavoro...
La mia speranza che quella pagina web mi facesse notare da qualche possibile cliente non si è mai avverata, in compenso ad ogni periodo successivo alla maturità o alle sessioni di laurea, ricevo innumerevoli curriculum vitae da aspiranti collaboratori per la mia prestigiosa azienda che ho scoperto da alcuni di questi curriculum essere molto nota, conosciuta e leader nel settore... e io che non lo sapevo...
Ma stavo parlando di internet... adesso avevo la possibilità di seguire le discussioni del mio forum preferito senza problemi di connessione... e cominciai a sfogliare le varie pagine del forum, iniziando a conoscere i vari personaggi e a capire dove erano più preparati e dove meno, al punto che quando vedevo qualche domanda da parte di qualche utente, intuivo già chi avrebbe risposto per primo...
Iniziai a seguire le discussioni sul sistema operativo alternativo, scoprendo che non era cosa per me: io ero diventato un esempio della peggior specie di utente windows: quello che sa fare solo clic... non capivo niente di terminale, di script e di simili allucinanti realtà... anche se un tempo lontano avevo persino programmato in fortran e scritto delle subroutine in assembler... ma era un tempo lontano e non ero più lo stesso personaggio...
Ormai le uniche cose che sapevo fare (che avessero somiglianza con la programmazione) erano quelle macro che mi scrivevo per word e quegli script per autocad che, nella mia vecchia versione 14, continuavano a funzionare imperterriti... ma nella versione 2000LT che usavo in ufficio non servivano più a niente... e ben presto smisi anche quelli...
Nel frattempo il mio computer doveva essere upgradato!
Ormai lo sapevo: quando cominciava a rallentare, era ora di ampliare qualcosa, e quando era tutto ampliato, era ora di formattare...
Avevo ormai sostituito per sempre quel mastodontico programma antivirus con delle versioni leggere e scattanti, che continuavano a non trovarmi mai niente... quindi non avevo problemi di virus: i rallentamenti erano dovuti alle capacità ormai ridotte della macchina...
Ampliai, riampliai, formattai...
Alla fine avevo messo dentro tutto il possibile, usavo solo più programmi opensource (o comunque free... o a poco costo) e avevo relegato nei cassetti quei programmi proprietari che, nel giro di poco tempo, diventavano obsoleti e inutilizzabili, specie se devi lavorare con terzi, che non capiscono di doverti passare i programmi in formato compatibile...
Avevo messo da tempo il primo SP per XP, ma ora era uscito il secondo e io non riuscivo a metterlo... non perché non ne fossi capace, ma perché dopo che lo avevo installato, andava tutto bene per alcuni giorni (sempre di meno, ogni volta) e poi cominciavano ad apparire le schermate blu, quelle che erano il preludio alla formattazione...
In quel periodo, capii l'importanza del backup, e feci anche la follia di mettere un secondo hard-disk...
Continuai a cercare di usare al meglio il mio computer, anche se vedevo che ormai stava tirando gli ultimi sospiri... aveva già quasi 6 anni... era il computer che mi era durato più a lungo (sebbene lo avessi comprato al supermercato) e sapevo che, comunque, ben presto sarebbe stato inutilizzabile: stava per uscire il nuovo sistema operativo... che pare richiedesse caratteristiche hardware che erano almeno il doppio di quello che io potevo disporre sul mio computer...
Iniziai a prendere più seriamente l'idea di un sistema alternativo... e cominciai a prendere informazioni sul mio forum preferito, dove in un'apposita sezione, c'era descritta la modalità di passaggio da windows a linux... e venivano nominate un paio di distribuzioni adatte ai principianti: mandriva e ubuntu... cominciai a prendere informazioni...
E... poco dopo, cominciò anche il periodo delle formattazioni continue...
Andai a prenderlo in un supermercato, offerta eccezionale a basso prezzo con ottime caratteristiche hardware e software... adatto per l'utilizzo da parte di uno che si era appena messo su come libero professionista e sapeva usare solo il CAD e l'Office... aveva dentro l'ultimo ritrovato della tecnica, il neonato Windows XP Home Edition... (inoltre venivano allegati una serie di programmi molto utili per lo sviluppo della mia professione: Word, la potentissima suite Works e un paio di enciclopedie su CD di argomentazione varia...
Naturalmente non mancava il famoso antivirus di marca, indispensabile per navigare informati... ;)
Arrivai a casa e montai il computer, installai tutto l'installabile, collegai tutto il collegabile e accesi il tutto... e, nel giro di pochi minuti, ero dentro Windows e lo stavo configurando come mi serviva: accettazione della licenza, attivazione, registrazione, installazione dei driver, installazione dei programmi, accettazione della licenza, attivazione, registrazione, apertura del file Readme e lettura delle caratteristiche importanti dei nuovi programmi...
Per finire, procedetti all'installazione del pachidermico antivirus, e al collegamento in internet del mio nuovo mostro...
Modem riconosciuto, compilazione del numero telefonico, scatto alla risposta, avvio della connessione, apertura di Internet Explorer... inizio del download degli aggiornamenti dell'antivirus, inizio del download degli aggiornamenti del sistema operativo...
Termine del download degli aggiornamenti, installazione degli stessi, riavvio del sistema operativo...
Ero nuovamente operativo...
La differenza rispetto al Windows 98 che usavo al lavoro era notevole: la grafica era molto migliore...
Ero felicissimo del mio acquisto, trattavo il computer con tutte le cure che consigliavano nella newsletter, e sapevo che mi sarebbe durato a lungo...
E venne il giorno in cui dovetti litigare con il gestore della connessione a internet, mi pare per un disguido burocratico che si trascinavano dietro da parecchio tempo, senza mai correggere... e che io improvvisamente scoprii di pagare nella bolletta...
La lite fu feroce: quando mi fanno arrabbiare, divento una specie di mostro assetato di sangue... :P
Quell'estate, di ritorno dalle ferie, scoprii che erano state fatte delle modifiche sotto casa: un nuovo tombino si era aggiunto alla numerosa famiglia... su quel tombino c'era il nome di un gestore di trasmissione dati che offriva un servizio alternativo al monopolista, e con una velocità spaventosa, dato che lavoravano con la tecnologia della fibra ottica...
Non persi tempo a prendere le informazioni necessarie e ad attivare il servizio...
E fu così che dovetti mettere mano alla componentistica del mio computer nuovo, per la prima volta... installando la scheda di rete...
Nel frattempo, il nuovo gestore si trovava impossibilitato ad attivarmi il servizio, perché l'amministratore del condominio non gli permetteva di accedere alla cantina per portare la connessione e montare la centralina... quando lo seppi, incazzato per i ritardi, mi recai personalmente da quello che, fino a quel momento, era stato l'amministratore del condominio dove abito, e chiesi “gentilmente” spiegazioni: lui balbettò qualche scusante, cercò di trovare delle difese assurde, ma quel giorno io ero assetato di sangue...
(si, adesso c'è un altro amministratore... :P )
Quando finalmente potei collegarmi a internet con la fibra ottica, fu un'altra cosa... finalmente scoprii il brivido della velocità nella navigazione, iniziai a sfruttare i motori di ricerca per i siti che mi interessavano, scoprii che online c'era moltissimo materiale tecnico indispensabile per il mio lavoro e... ultimo ma non ultimo... non avevo più problemi a seguire le discussioni nel mio forum preferito, dove vedevo finalmente in “faccia” i personaggi di cui finora avevo solo sentito parlare (difficile vedere le “facce” quando le immagini sono disattivate, perché rallentano da matti lo scaricamento di una pagina... o perché mentre scarichi la seconda ti cade la connessione...)
Con la fibra ottica, era veramente un altro mondo: dalle discussioni del forum risalii a un sito dove potevo scaricare tranquillamente (e legalmente) una suite completa sul tipo di Office, che veniva spacciata per migliore dello stesso Office... e la scaricai... faceva impressione vedere che, nel giro di neanche 10 minuti avevo scaricato un programma di circa 600 MB, quando fino a pochi giorni prima, ammesso che la connessione avesse tenuto, ci avrei messo almeno due giorni...
Non mi accontentai: scoprii altri siti che distribuivano programmi gratis, e fui colpito dalla febbre dell'ingordigia: scaricavo, installavo, provavo e... se non andava, disinstallavo e via...
Fui preso dalla fregola del web... e trovai un sito che offriva la possibilità di ospitare delle pagine web gratuitamente (allora era di moda... io non potevo permettermi siti a pagamento e quel particolare sito permetteva l'hosting gratuito anche per pagine web a sfondo commerciale... lo feci (avevo un amico che era capace a fare le pagine web... ci voleva poco con il programma che usava lui... gli portai il testo che volevo inserire, lui mi preparò la pagina web e venne da me per caricarla online... era carina: non aveva nulla di particolare, ma c'era il loghino che mi ero costruito a fatica con OpenOffice (non sono molto bravo con la grafica...) c'era il testo che volevo ci fosse e c'erano i miei recapiti, in modo che chi volesse contattarmi lo potesse fare...
In quel periodo non era neppure molto difficile registrarsi nei vari motori di ricerca, e così feci...
Ben presto la mia pagina cominciò a essere visualizzata e cliccata da molti portali del settore e da molti motori di ricerca... e iniziai a vedere i primi riscontri: la mia casella di posta elettronica cominciava a intasarsi per i curriculum che mi arrivavano da ragazzi che speravano io fossi una grande realtà aziendale, e cercavano di ottenere un impiego presso di me... impiego che non potevo offrire allora come non posso offrire adesso, fremendo di rabbia nel ripercorrere attraverso le loro lettere le mie disavventure alla ricerca di un posto di lavoro...
La mia speranza che quella pagina web mi facesse notare da qualche possibile cliente non si è mai avverata, in compenso ad ogni periodo successivo alla maturità o alle sessioni di laurea, ricevo innumerevoli curriculum vitae da aspiranti collaboratori per la mia prestigiosa azienda che ho scoperto da alcuni di questi curriculum essere molto nota, conosciuta e leader nel settore... e io che non lo sapevo...
Ma stavo parlando di internet... adesso avevo la possibilità di seguire le discussioni del mio forum preferito senza problemi di connessione... e cominciai a sfogliare le varie pagine del forum, iniziando a conoscere i vari personaggi e a capire dove erano più preparati e dove meno, al punto che quando vedevo qualche domanda da parte di qualche utente, intuivo già chi avrebbe risposto per primo...
Iniziai a seguire le discussioni sul sistema operativo alternativo, scoprendo che non era cosa per me: io ero diventato un esempio della peggior specie di utente windows: quello che sa fare solo clic... non capivo niente di terminale, di script e di simili allucinanti realtà... anche se un tempo lontano avevo persino programmato in fortran e scritto delle subroutine in assembler... ma era un tempo lontano e non ero più lo stesso personaggio...
Ormai le uniche cose che sapevo fare (che avessero somiglianza con la programmazione) erano quelle macro che mi scrivevo per word e quegli script per autocad che, nella mia vecchia versione 14, continuavano a funzionare imperterriti... ma nella versione 2000LT che usavo in ufficio non servivano più a niente... e ben presto smisi anche quelli...
Nel frattempo il mio computer doveva essere upgradato!
Ormai lo sapevo: quando cominciava a rallentare, era ora di ampliare qualcosa, e quando era tutto ampliato, era ora di formattare...
Avevo ormai sostituito per sempre quel mastodontico programma antivirus con delle versioni leggere e scattanti, che continuavano a non trovarmi mai niente... quindi non avevo problemi di virus: i rallentamenti erano dovuti alle capacità ormai ridotte della macchina...
Ampliai, riampliai, formattai...
Alla fine avevo messo dentro tutto il possibile, usavo solo più programmi opensource (o comunque free... o a poco costo) e avevo relegato nei cassetti quei programmi proprietari che, nel giro di poco tempo, diventavano obsoleti e inutilizzabili, specie se devi lavorare con terzi, che non capiscono di doverti passare i programmi in formato compatibile...
Avevo messo da tempo il primo SP per XP, ma ora era uscito il secondo e io non riuscivo a metterlo... non perché non ne fossi capace, ma perché dopo che lo avevo installato, andava tutto bene per alcuni giorni (sempre di meno, ogni volta) e poi cominciavano ad apparire le schermate blu, quelle che erano il preludio alla formattazione...
In quel periodo, capii l'importanza del backup, e feci anche la follia di mettere un secondo hard-disk...
Continuai a cercare di usare al meglio il mio computer, anche se vedevo che ormai stava tirando gli ultimi sospiri... aveva già quasi 6 anni... era il computer che mi era durato più a lungo (sebbene lo avessi comprato al supermercato) e sapevo che, comunque, ben presto sarebbe stato inutilizzabile: stava per uscire il nuovo sistema operativo... che pare richiedesse caratteristiche hardware che erano almeno il doppio di quello che io potevo disporre sul mio computer...
Iniziai a prendere più seriamente l'idea di un sistema alternativo... e cominciai a prendere informazioni sul mio forum preferito, dove in un'apposita sezione, c'era descritta la modalità di passaggio da windows a linux... e venivano nominate un paio di distribuzioni adatte ai principianti: mandriva e ubuntu... cominciai a prendere informazioni...
E... poco dopo, cominciò anche il periodo delle formattazioni continue...
I primi approcci…
Uscito dal Politecnico, mi trovai in un ambito lavorativo del genere cantieristico… i miei attrezzi principali erano chiavi inglesi, trapano a percussione, martello e scalpello, pala e piccone… il computer non aveva alcun posto lì in mezzo…
Tornato dal cantiere in sede, venni piazzato in ufficio tecnico e messo davanti a un computer non recentissimo chiamato “80386” dove ho ritrovato il già conosciuto Windows, che ora si chiamava 3.1, accompagnato dai fedeli Word e Excel… e da un nuovo acquisto, che si accingeva a sostituire il tecnigrafo cui ero abituato al Politecnico… e che si chiamava Autocad 10…
Dopo le prime esperienze (imparato a usare i comandi principali di Autocad: linea, cancella, sposta, copia…), mi ritrovai a lavorare quotidianamente con quel bestione…
Nel frattempo cambiai lavoro e mi ritrovai in uno studio di progettazione, dove utilizzavo gli stessi programmi su un computer più potente, chiamato “80486 DX4” che aveva dentro ben 2 processori… su cui girava il DOS con l’interfaccia Windows che qui si chiamava 3.11, i soliti Word e Excel e Autocad, che adesso si chiamava 12 e funzionava con una tavolozza grafica enorme, dove girava un altro mouse, dotato di mirino da bombardieri…
In quel periodo, acquistai il mio primo computer, analogo a quello su cui lavoravo, venduto già completo di DOS, Windows, Word, Excel…
Con tale meraviglia tecnologica, non ho mai avuto problemi per diverso tempo… è vero, che ad un certo punto non trovavo più nulla, perché tutti stavano usando da parecchio il nuovo Windows 95 (che pareva fosse già un sistema operativo a sé stante, visto che non si doveva più lanciare da DOS… in realtà, l’Autoexec.BAT del DOS aveva il comando WIN già inserito dentro…), e cominciavano a proliferare i programmi specifici… ma per quello che serviva a me, Word e Excel funzionavano benissimo… e il fatto che ci fosse dietro il DOS era sempre utile…
Non aveva il lettore CD (che stava diventando comune, sostituendo il floppy, anche nelle riviste di informatica che vendevano i programmi…), e il tecnico da cui l’avevo acquistato mi disse che sarebbe costato di più modificare tutto per mettere un lettore CD che comprare un computer nuovo e più potente… peraltro ormai c’erano in giro i superpotenti Pentium… che erano delle schegge rispetto al mio computer… e adesso si trovava in giro solo roba per Windows 95 (o per il neonato Windows 98…) che non sarebbe mai girata sul mio computer…
Alla fine mi convinsi e comprai un computer assemblato, specificando cosa mi serviva… e, con quello, conobbi i prodigi di un utilizzo superiore dell'informatica, la potenzialità di non dover più scrivere comandi DOS, di non dover più creare delle procedure in BASIC per fare qualcosa... era nato il paradisiaco mondo di Windows 98: il mouse aveva sostituito la tastiera... il DOS era solo più una finestrella seminascosta, da richiamare mediante opportuni artifici, che praticamente non aveva alcun utilizzo pratico... il mouse veniva spostato (strisciando decisamente, senza sollevarlo dal piano per riposizionarlo...) e la freccina sullo schermo raggiungeva la figurina di Word o di Excel e... con un doppio clic, si aprivano Word ed Excel... e ci si poteva lavorare...
Naturalmente, sapevo benissimo che esistevano i virus, ed ero abbastanza intelligente da proteggermi, con il meglio a disposizione... in fondo quell'antivirus era sponsorizzato e aveva un grande nome... che era famoso anche per gli strumenti che venivano distribuiti... le “utilities”, come le chiamavano...
Ovvio che, se si apriva tutto insieme, dopo un po' il computer iniziava a rallentare, e le prestazioni cadevano... ma non era un vero problema: tutti i tecnici e gli esperti che conoscevo erano concordi sul fatto che era solo una questione di memoria... alla fine si potevano sempre ampliare...
Inoltre, Windows era fornito di una serie di giochini entusiasmanti... almeno per le prime 3 partite...
Poi c'erano un sacco di riviste che davano in dotazione programmi da provare... si installavano, si provavano e... quando scadeva il periodo del loro funzionamento, si disinstallavano...
Al lavoro, più o meno in quel periodo, iniziai a sentire parlare di Internet... e vidi anche alcuni computer di miei colleghi che venivano connessi in rete e... meraviglia delle meraviglie... navigavano... no: non c'era nulla che facesse ricordare in qualche modo la marina, ma loro dicevano che navigavano... e pare che fosse così!!!
Mi ricordo di un mio collega che aveva navigato verso un'isola particolare... dove c'erano molte immagini di donnine nude... che lui si era stampato e aveva piazzato un po' ovunque... (il Capo non riusciva a capire come mai la nuova stampante a colori finisse così in fretta le cartucce di colore, ma il mio collega era anche addetto agli acquisti... e le pratiche per le cartucce passavano...)
Nella dotazione del mio computer in ufficio c'erano anche le casse acustiche ultimo modello (all'epoca...) e il mio collega, che si fermava sovente in ufficio fino a tardi, aveva il CD di una gara di corsa automobilistica che, la sera, faceva girare a tutta velocità e tutto volume sul mio potentissimo computer... e, quando accendevo al mattino dopo, non mi rendevo conto (leggi ricordavo) che le casse erano a tutto volume, quindi al momento della partenza di Windows 98, il caratteristico “Ta-Daa!!!” rendeva noto che io avevo acceso il computer sia al mio GrandeCapo che a tutti i colleghi della Ditta... e a tutti coloro che si trovavano in quel momento nel quartiere...
Tutto ciò andò avanti fino a quando scoprii che c'era un metodo per spegnere il volume delle casse dal pannello di controllo... dove il collega non poteva accedere...
Più o meno nello stesso periodo, iniziai a pensare a collegarmi in rete anch'io... il programma non era un problema: si trovavano CD per il collegamento a Internet ovunque... credo di avere ancora qualcuno di quei CD, anche se probabilmente non esistono nemmeno più i gestori...
Valutai le tariffe telefoniche e, alla fine, scelsi un gestore diverso da quello monopolista... prendendo una tariffa che mi consentiva di pagare pochissimo per la connessione... pagavo però lo scatto alla risposta...
Comprai un modem (il classico 56K), lo collegai al mio computer, seguendo le istruzioni, e feci la prima prova di connessione... una serie di rumori strani dal modem, fischi e sibili acuti... e poi, lentamente ma inesorabilmente, il browser (all'epoca non sapevo che si chiamava così: io lo chiamavo il programma per collegarsi in internet) iniziò a far apparire, come da una magica tenda, la schermata del gestore di servizi... tante pubblicità, tante sciocchezze, tanti posti dove la freccetta del mouse si trasformava in un dito di una mano, e la possibilità di accaparrarsi una casella di posta elettronica gratuita, da ben 5 Mega...
Faccio la procedura per registrare la casella e... cade la connessione... mi riconnetto, ritorno alla pagina e riprendo la procedura... e ricade la connessione... e via così per una decina di volte...
E' stata dura acquisire quella casella di posta... quanti scatti alla risposta mi è costata... ma alla fine, anch'io avevo una casella di posta elettronica...
Ovviamente, collegandomi a internet, aumentavano i rischi di beccare qualche virus... sovente il computer si impallava, saltava la connessione... la memoria era sempre più satura, il processore sempre più lento... la ventola sempre più rumorosa...
Per fortuna, il mio antivirus non mi segnalava mai niente, o meglio un paio di volte mi ha segnalato di aver fermato dei virus, ma era evidente che il mio computer non interessava ai creatori di virus: probabilmente il firewall che era già in dotazione al sistema operativo era abbastanza potente da salvarmi e nascondermi da attacchi di malintenzionati...
Ma in ogni caso, bastava restare aggiornati... sia il sistema operativo che l'antivirus richiedevano in continuazione aggiornamenti... accendevo il modem e facevo la connessione, scaricavo gli aggiornamenti, sperando che non cadesse la connessione, poi veniva richiesto il riavvio del sistema... se finiva prima l'antivirus, allora potevo aspettare che finisse anche il sistema operativo, ma se finiva prima il sistema operativo, faceva che sospendere tutto e riavviare... indipendentemente dal fatto che l'antivirus fosse o meno connesso...
In ogni caso, le bollette telefoniche cominciavano a lievitare, le mie connessioni si riconducevano sostanzialmente ad aggiornamenti di sistema e antivirus, lettura della posta elettronica e... di una newsletter a cui mi ero abbonato...
Dalla lettura di questa newsletter, iniziai a scoprire diverse cose sul computer che non coincidevano con le informazioni che mi davano i tecnici di fiducia a cui mi rivolgevo... e stranamente, leggendo, cominciavo a pensare che avessero più ragione quelli della newsletter che i tecnici...
Ad un certo punto, scoprii che questa newsletter era correlata ad un forum... dove strani personaggi (che si chiamavano tra loro con nomi di origine mitologica) si scambiavano informazioni su problematiche di computer e di software... ho scoperto grazie a loro l'esistenza di altri sistemi operativi alternativi al Windows che usavo io ed al Macintosh che usavano coloro che lavoravano nel mondo della grafica... ed ho scoperto che esistevano dei software liberi e gratuiti... che si potevano scaricare e usare senza problemi per sempre, non solo per 30 giorni... e senza ricorrere a programmi che si inventavano codici di attivazione fasulli...
Purtroppo la mia durata di connessione era limitata, quindi non potevo seguire completamente il forum, né avevo la possibilità di scaricarmi quei programmi... qualcosa si trovava in edicola, ma nel 90% dei casi questi erano dimostrativi a durata limitata...
Comunque, il mio computer non mi segnalava mai niente... ma era sempre più lento e rumoroso, si inceppava in continuazione e... cominciavo a vedere apparire delle schermate di errore che, se non fosse che erano blu, mi ricordavano il DOS... che non doveva più esserci: Windows era diventato un sistema operativo a sé stante... che ci faceva il DOS dentro???
I tecnici mi fecero capire che era tutto problema di hardware datato, che bisognava ampliare per aumentare le prestazioni... e ampliai...
La macchina sembrava più veloce, ma era anche più instabile, le schermate blu erano sempre più frequenti... la connessione internet cadeva costantemente... alla fine, alcuni miei colleghi esperti mi dissero che ogni tanto Windows andava formattato... uno di loro si offrì di assistermi nella procedura... venne a casa mia, si sedette al computer e... per la prima volta da che ero diventato utente informatico, formattammo...
Il computer sembrò più veloce, dava prestazioni migliori, addirittura la connessione era più stabile, e al solito ero praticamente immune ai virus... il mio collega mi disse che era utile fare una formattazione del sistema almeno un paio di volte l'anno (ai cambi di stagione), che lui faceva così e viaggiava tranquillo...
Non passò molto tempo che il computer dopo un po' ricominciò a essere lento, pesante e... a perdere la connessione... riapparvero le schermate blu... volevo richiamare il mio collega esperto, ma nel frattempo avevo cambiato lavoro e non vedevo più i vecchi colleghi... così mi sedetti al computer e provai io a formattare...
La prima volta che uno fa qualcosa, di solito ci fa attenzione, così non sbaglia... la seconda ci fa meno attenzione...
Quando mi toccò formattare per la terza volta, evidentemente feci qualcosa di sbagliato... il computer non si riavviò più...
Tornato dal cantiere in sede, venni piazzato in ufficio tecnico e messo davanti a un computer non recentissimo chiamato “80386” dove ho ritrovato il già conosciuto Windows, che ora si chiamava 3.1, accompagnato dai fedeli Word e Excel… e da un nuovo acquisto, che si accingeva a sostituire il tecnigrafo cui ero abituato al Politecnico… e che si chiamava Autocad 10…
Dopo le prime esperienze (imparato a usare i comandi principali di Autocad: linea, cancella, sposta, copia…), mi ritrovai a lavorare quotidianamente con quel bestione…
Nel frattempo cambiai lavoro e mi ritrovai in uno studio di progettazione, dove utilizzavo gli stessi programmi su un computer più potente, chiamato “80486 DX4” che aveva dentro ben 2 processori… su cui girava il DOS con l’interfaccia Windows che qui si chiamava 3.11, i soliti Word e Excel e Autocad, che adesso si chiamava 12 e funzionava con una tavolozza grafica enorme, dove girava un altro mouse, dotato di mirino da bombardieri…
In quel periodo, acquistai il mio primo computer, analogo a quello su cui lavoravo, venduto già completo di DOS, Windows, Word, Excel…
Con tale meraviglia tecnologica, non ho mai avuto problemi per diverso tempo… è vero, che ad un certo punto non trovavo più nulla, perché tutti stavano usando da parecchio il nuovo Windows 95 (che pareva fosse già un sistema operativo a sé stante, visto che non si doveva più lanciare da DOS… in realtà, l’Autoexec.BAT del DOS aveva il comando WIN già inserito dentro…), e cominciavano a proliferare i programmi specifici… ma per quello che serviva a me, Word e Excel funzionavano benissimo… e il fatto che ci fosse dietro il DOS era sempre utile…
Non aveva il lettore CD (che stava diventando comune, sostituendo il floppy, anche nelle riviste di informatica che vendevano i programmi…), e il tecnico da cui l’avevo acquistato mi disse che sarebbe costato di più modificare tutto per mettere un lettore CD che comprare un computer nuovo e più potente… peraltro ormai c’erano in giro i superpotenti Pentium… che erano delle schegge rispetto al mio computer… e adesso si trovava in giro solo roba per Windows 95 (o per il neonato Windows 98…) che non sarebbe mai girata sul mio computer…
Alla fine mi convinsi e comprai un computer assemblato, specificando cosa mi serviva… e, con quello, conobbi i prodigi di un utilizzo superiore dell'informatica, la potenzialità di non dover più scrivere comandi DOS, di non dover più creare delle procedure in BASIC per fare qualcosa... era nato il paradisiaco mondo di Windows 98: il mouse aveva sostituito la tastiera... il DOS era solo più una finestrella seminascosta, da richiamare mediante opportuni artifici, che praticamente non aveva alcun utilizzo pratico... il mouse veniva spostato (strisciando decisamente, senza sollevarlo dal piano per riposizionarlo...) e la freccina sullo schermo raggiungeva la figurina di Word o di Excel e... con un doppio clic, si aprivano Word ed Excel... e ci si poteva lavorare...
Naturalmente, sapevo benissimo che esistevano i virus, ed ero abbastanza intelligente da proteggermi, con il meglio a disposizione... in fondo quell'antivirus era sponsorizzato e aveva un grande nome... che era famoso anche per gli strumenti che venivano distribuiti... le “utilities”, come le chiamavano...
Ovvio che, se si apriva tutto insieme, dopo un po' il computer iniziava a rallentare, e le prestazioni cadevano... ma non era un vero problema: tutti i tecnici e gli esperti che conoscevo erano concordi sul fatto che era solo una questione di memoria... alla fine si potevano sempre ampliare...
Inoltre, Windows era fornito di una serie di giochini entusiasmanti... almeno per le prime 3 partite...
Poi c'erano un sacco di riviste che davano in dotazione programmi da provare... si installavano, si provavano e... quando scadeva il periodo del loro funzionamento, si disinstallavano...
Al lavoro, più o meno in quel periodo, iniziai a sentire parlare di Internet... e vidi anche alcuni computer di miei colleghi che venivano connessi in rete e... meraviglia delle meraviglie... navigavano... no: non c'era nulla che facesse ricordare in qualche modo la marina, ma loro dicevano che navigavano... e pare che fosse così!!!
Mi ricordo di un mio collega che aveva navigato verso un'isola particolare... dove c'erano molte immagini di donnine nude... che lui si era stampato e aveva piazzato un po' ovunque... (il Capo non riusciva a capire come mai la nuova stampante a colori finisse così in fretta le cartucce di colore, ma il mio collega era anche addetto agli acquisti... e le pratiche per le cartucce passavano...)
Nella dotazione del mio computer in ufficio c'erano anche le casse acustiche ultimo modello (all'epoca...) e il mio collega, che si fermava sovente in ufficio fino a tardi, aveva il CD di una gara di corsa automobilistica che, la sera, faceva girare a tutta velocità e tutto volume sul mio potentissimo computer... e, quando accendevo al mattino dopo, non mi rendevo conto (leggi ricordavo) che le casse erano a tutto volume, quindi al momento della partenza di Windows 98, il caratteristico “Ta-Daa!!!” rendeva noto che io avevo acceso il computer sia al mio GrandeCapo che a tutti i colleghi della Ditta... e a tutti coloro che si trovavano in quel momento nel quartiere...
Tutto ciò andò avanti fino a quando scoprii che c'era un metodo per spegnere il volume delle casse dal pannello di controllo... dove il collega non poteva accedere...
Più o meno nello stesso periodo, iniziai a pensare a collegarmi in rete anch'io... il programma non era un problema: si trovavano CD per il collegamento a Internet ovunque... credo di avere ancora qualcuno di quei CD, anche se probabilmente non esistono nemmeno più i gestori...
Valutai le tariffe telefoniche e, alla fine, scelsi un gestore diverso da quello monopolista... prendendo una tariffa che mi consentiva di pagare pochissimo per la connessione... pagavo però lo scatto alla risposta...
Comprai un modem (il classico 56K), lo collegai al mio computer, seguendo le istruzioni, e feci la prima prova di connessione... una serie di rumori strani dal modem, fischi e sibili acuti... e poi, lentamente ma inesorabilmente, il browser (all'epoca non sapevo che si chiamava così: io lo chiamavo il programma per collegarsi in internet) iniziò a far apparire, come da una magica tenda, la schermata del gestore di servizi... tante pubblicità, tante sciocchezze, tanti posti dove la freccetta del mouse si trasformava in un dito di una mano, e la possibilità di accaparrarsi una casella di posta elettronica gratuita, da ben 5 Mega...
Faccio la procedura per registrare la casella e... cade la connessione... mi riconnetto, ritorno alla pagina e riprendo la procedura... e ricade la connessione... e via così per una decina di volte...
E' stata dura acquisire quella casella di posta... quanti scatti alla risposta mi è costata... ma alla fine, anch'io avevo una casella di posta elettronica...
Ovviamente, collegandomi a internet, aumentavano i rischi di beccare qualche virus... sovente il computer si impallava, saltava la connessione... la memoria era sempre più satura, il processore sempre più lento... la ventola sempre più rumorosa...
Per fortuna, il mio antivirus non mi segnalava mai niente, o meglio un paio di volte mi ha segnalato di aver fermato dei virus, ma era evidente che il mio computer non interessava ai creatori di virus: probabilmente il firewall che era già in dotazione al sistema operativo era abbastanza potente da salvarmi e nascondermi da attacchi di malintenzionati...
Ma in ogni caso, bastava restare aggiornati... sia il sistema operativo che l'antivirus richiedevano in continuazione aggiornamenti... accendevo il modem e facevo la connessione, scaricavo gli aggiornamenti, sperando che non cadesse la connessione, poi veniva richiesto il riavvio del sistema... se finiva prima l'antivirus, allora potevo aspettare che finisse anche il sistema operativo, ma se finiva prima il sistema operativo, faceva che sospendere tutto e riavviare... indipendentemente dal fatto che l'antivirus fosse o meno connesso...
In ogni caso, le bollette telefoniche cominciavano a lievitare, le mie connessioni si riconducevano sostanzialmente ad aggiornamenti di sistema e antivirus, lettura della posta elettronica e... di una newsletter a cui mi ero abbonato...
Dalla lettura di questa newsletter, iniziai a scoprire diverse cose sul computer che non coincidevano con le informazioni che mi davano i tecnici di fiducia a cui mi rivolgevo... e stranamente, leggendo, cominciavo a pensare che avessero più ragione quelli della newsletter che i tecnici...
Ad un certo punto, scoprii che questa newsletter era correlata ad un forum... dove strani personaggi (che si chiamavano tra loro con nomi di origine mitologica) si scambiavano informazioni su problematiche di computer e di software... ho scoperto grazie a loro l'esistenza di altri sistemi operativi alternativi al Windows che usavo io ed al Macintosh che usavano coloro che lavoravano nel mondo della grafica... ed ho scoperto che esistevano dei software liberi e gratuiti... che si potevano scaricare e usare senza problemi per sempre, non solo per 30 giorni... e senza ricorrere a programmi che si inventavano codici di attivazione fasulli...
Purtroppo la mia durata di connessione era limitata, quindi non potevo seguire completamente il forum, né avevo la possibilità di scaricarmi quei programmi... qualcosa si trovava in edicola, ma nel 90% dei casi questi erano dimostrativi a durata limitata...
Comunque, il mio computer non mi segnalava mai niente... ma era sempre più lento e rumoroso, si inceppava in continuazione e... cominciavo a vedere apparire delle schermate di errore che, se non fosse che erano blu, mi ricordavano il DOS... che non doveva più esserci: Windows era diventato un sistema operativo a sé stante... che ci faceva il DOS dentro???
I tecnici mi fecero capire che era tutto problema di hardware datato, che bisognava ampliare per aumentare le prestazioni... e ampliai...
La macchina sembrava più veloce, ma era anche più instabile, le schermate blu erano sempre più frequenti... la connessione internet cadeva costantemente... alla fine, alcuni miei colleghi esperti mi dissero che ogni tanto Windows andava formattato... uno di loro si offrì di assistermi nella procedura... venne a casa mia, si sedette al computer e... per la prima volta da che ero diventato utente informatico, formattammo...
Il computer sembrò più veloce, dava prestazioni migliori, addirittura la connessione era più stabile, e al solito ero praticamente immune ai virus... il mio collega mi disse che era utile fare una formattazione del sistema almeno un paio di volte l'anno (ai cambi di stagione), che lui faceva così e viaggiava tranquillo...
Non passò molto tempo che il computer dopo un po' ricominciò a essere lento, pesante e... a perdere la connessione... riapparvero le schermate blu... volevo richiamare il mio collega esperto, ma nel frattempo avevo cambiato lavoro e non vedevo più i vecchi colleghi... così mi sedetti al computer e provai io a formattare...
La prima volta che uno fa qualcosa, di solito ci fa attenzione, così non sbaglia... la seconda ci fa meno attenzione...
Quando mi toccò formattare per la terza volta, evidentemente feci qualcosa di sbagliato... il computer non si riavviò più...
Prime esperienze…
Nel corso della mia frequentazione al Politecnico, ebbi modo di utilizzare più volte il “personal computer”, di vedere lo sviluppo dagli “IBM 8086” ai potentissimi “IBM 80286”, che avevano persino un disco interno, rigido, che veniva chiamato “hard disk” e dove c’era già installato il DOS…
Nei vari corsi teorici vennero spiegati i linguaggi di programmazione, tra i quali era molto usato il Fortran 77, con il quale ho fatto il mio primo vero programma: la risoluzione di un’equazione di secondo grado… un semplice programmino di una decina di istruzioni… che riuscì a generare, in fase di compilazione, una decina di pagine video di errori…
Venne spiegato anche un accenno di Assembler…
Poi ci venne insegnato un linguaggio semplice, che non richiedeva compilatori e linker, ma era facilissimo da gestire e… permetteva una certa creatività grafica… si chiamava Basic… ne esistevano diverse versioni, anche se nessuno di noi era in grado di capire la differenza…
In quel periodo, nel laboratorio di fisica, vidi altri computer con uno strano aggeggio a fianco, che muovendolo spostava una piccola freccia dentro lo schermo e, quando la freccia colpiva una figurina, questa apriva un programma… li chiamavano Apple…
Poco dopo vidi i primi “80286” di cui avevo accennato, anch’essi equipaggiati con quell’aggeggio a fianco, chiamato “topo” o, visto che i computer erano americani (IBM) “mouse”
Quando si accendevano quei computer, appena appariva il simbolo magico “>” si poteva scrivere un nuovo comando… “WIN” e dopo un po’ si caricava una finestra tutta disegnata, piena di figurine… spostando il “mouse” si spostava una freccia sulla finestra colorata e, quando raggiungeva una figurina, si poteva schiacciare il tasto del “mouse” e dire alla figurina di aprire un programma…
Abituato a scrivere le relazioni delle esercitazioni con Wordstar (in realtà facevo prima a scriverle con la macchina da scrivere che avevo a casa), vedere la pagina bianca di Word sulla quale bastava digitare quello che si voleva scrivere, senza prima preoccuparsi di impostare nulla… era una specie di miracolo…
Un’altra figurina e… appariva una pagina piena di caselline, dove inserire numeri e fare operazioni… il potentissimo Foglio Elettronico… Excel…
Naturalmente, per usare questi meravigliosi computer, occorreva mettersi in coda, aspettare che nessun laureando li usasse per scrivere la tesi, aspettare che nessun professore li usasse per vedere come si muoveva la freccetta spostando il mouse… facendo attenzione che il mouse doveva scorrere, non saltellare sulla scrivania…
Un giorno mi approssimai a questa macchina, ma il tecnico l’aveva spenta e la stava aprendo… chiesto come mai non si poteva usare, mi ha risposto “Non funziona più: c’è un virus…”… quel giorno ho sentito per la prima volta che anche i computer si ammalavano…
In quel periodo, dovevo iniziare a scrivere la tesi, che molti miei colleghi scrivevano su quel meraviglioso computer, salvavano in un floppy disk (che in alcuni casi non era più il quadratone nero pieghevole, ma un piccolo quadratino di plastica rigida coloratissima, che conteneva il doppio dei vecchi dischi… senza nemmeno tagliare la custodia dall’altro lato, come facevano gli esperti per raddoppiare la capacità del floppy disk…), portavano il dischetto al professore che lo visualizzava e… apportava delle modifiche… (un mio collega si era ritrovato con la tesi stravolta, visto che il professore aveva preso dei blocchi a caso e giocato con il taglia-copia-incolla…)
Io, per evitare rischi, mi sono scritto la tesi a mano… con la macchina da scrivere…
Nei vari corsi teorici vennero spiegati i linguaggi di programmazione, tra i quali era molto usato il Fortran 77, con il quale ho fatto il mio primo vero programma: la risoluzione di un’equazione di secondo grado… un semplice programmino di una decina di istruzioni… che riuscì a generare, in fase di compilazione, una decina di pagine video di errori…
Venne spiegato anche un accenno di Assembler…
Poi ci venne insegnato un linguaggio semplice, che non richiedeva compilatori e linker, ma era facilissimo da gestire e… permetteva una certa creatività grafica… si chiamava Basic… ne esistevano diverse versioni, anche se nessuno di noi era in grado di capire la differenza…
In quel periodo, nel laboratorio di fisica, vidi altri computer con uno strano aggeggio a fianco, che muovendolo spostava una piccola freccia dentro lo schermo e, quando la freccia colpiva una figurina, questa apriva un programma… li chiamavano Apple…
Poco dopo vidi i primi “80286” di cui avevo accennato, anch’essi equipaggiati con quell’aggeggio a fianco, chiamato “topo” o, visto che i computer erano americani (IBM) “mouse”
Quando si accendevano quei computer, appena appariva il simbolo magico “>” si poteva scrivere un nuovo comando… “WIN” e dopo un po’ si caricava una finestra tutta disegnata, piena di figurine… spostando il “mouse” si spostava una freccia sulla finestra colorata e, quando raggiungeva una figurina, si poteva schiacciare il tasto del “mouse” e dire alla figurina di aprire un programma…
Abituato a scrivere le relazioni delle esercitazioni con Wordstar (in realtà facevo prima a scriverle con la macchina da scrivere che avevo a casa), vedere la pagina bianca di Word sulla quale bastava digitare quello che si voleva scrivere, senza prima preoccuparsi di impostare nulla… era una specie di miracolo…
Un’altra figurina e… appariva una pagina piena di caselline, dove inserire numeri e fare operazioni… il potentissimo Foglio Elettronico… Excel…
Naturalmente, per usare questi meravigliosi computer, occorreva mettersi in coda, aspettare che nessun laureando li usasse per scrivere la tesi, aspettare che nessun professore li usasse per vedere come si muoveva la freccetta spostando il mouse… facendo attenzione che il mouse doveva scorrere, non saltellare sulla scrivania…
Un giorno mi approssimai a questa macchina, ma il tecnico l’aveva spenta e la stava aprendo… chiesto come mai non si poteva usare, mi ha risposto “Non funziona più: c’è un virus…”… quel giorno ho sentito per la prima volta che anche i computer si ammalavano…
In quel periodo, dovevo iniziare a scrivere la tesi, che molti miei colleghi scrivevano su quel meraviglioso computer, salvavano in un floppy disk (che in alcuni casi non era più il quadratone nero pieghevole, ma un piccolo quadratino di plastica rigida coloratissima, che conteneva il doppio dei vecchi dischi… senza nemmeno tagliare la custodia dall’altro lato, come facevano gli esperti per raddoppiare la capacità del floppy disk…), portavano il dischetto al professore che lo visualizzava e… apportava delle modifiche… (un mio collega si era ritrovato con la tesi stravolta, visto che il professore aveva preso dei blocchi a caso e giocato con il taglia-copia-incolla…)
Io, per evitare rischi, mi sono scritto la tesi a mano… con la macchina da scrivere…
La mia prima volta…
La sala del LAIB (LAboratorio Informatico di Base) al Politecnico era abbastanza affollata: ognuno di noi si accalcava per vedere quelle bestie strane che tutti dicevano fare meraviglie… non avevamo ancora nemmeno imparato delle basi teoriche, ci era stato detto di acquistare 2 floppy disk (erano quei bestioni da 5,25 pollici, quadrati, neri, con il supporto in cartoncino pesante e il dischetto all’interno veramente flessibile…) vergini.
Il tecnico prendeva uno dei floppy vergini da ciascuno di noi e, quando ne aveva radunati un certo numero, spariva nella sua stanzetta, per ricomparire dopo un certo tempo, restituendo a ciascuno di noi il floppy non più vergine… con all’interno il “sistema operativo”, che all’epoca gli esperti chiamavano DOS…
Con quel disco ci si approssimava a turno ad una scrivania dove c’erano alcuni televisori con davanti una tastiera da macchina da scrivere elettronica… sulla quale era montato un cubicolo con una fessura delle dimensioni del nostro disco…
Il nostro compito era quello di accedere a questa tastiera (ci avevano detto che era IL computer, ma nessuno ci credeva: non c’erano gli armadioni con le lampadine e gli interruttori e nemmeno la fessura per la striscia di carta con i geroglifici… però a chi lo aveva fatto notare era stato risposto che quelli erano “computer”, mentre questi erano “personal computer”, costruiti dalla IBM e chiamati 8086… a quel punto, tutti si guardavano preoccupati in giro, cercando di scorgere eventuali lenti rosse… sapevamo tutti che la sigla HAL 9000 di “2001” era correlata con IBM, e quel numero poteva servire solo a confondere le acque…)
In ogni caso, anche se un po’ titubanti, ognuno di noi si avvicinò alla macchina, infilò il floppy disk nella sua fessura, chiudendo l’apposita levetta, accendendo l’interruttore e vedendo che la televisione, dopo un tempo incredibile, visualizzava alcune strane stringhe, cui faceva seguito quel simbolo arcano “>” oltre il quale lampeggiava il cursore, in attesa che l’operatore digitasse qualcosa…
Il comando più digitato era DIR… e tutti ammiravano lo schermo del monitor (non era un televisore, non prendeva né la RAI né le TV commerciali…) che diligentemente elencava tutto il contenuto del floppy disk non più vergine… contenuto che veniva ripetuto sempre perfettamente uguale, indipendentemente dalle volte che veniva ridigitato il comando DIR, nella speranza che il mostro si sbagliasse…
C’erano ovviamente altri comandi, e qualcuno più in gamba li provò… alcuni profondi esperti del computer tentarono il comando DEL… altri provarono il comando FORMAT… tutti alla fine corsero dal tecnico a farsi rifare un’altra copia del floppy disk, che non funzionava più, imprecando contro il rivenditore del dischetto, che li aveva imbrogliati…
Io, che non ero così esperto, non mi inoltrai in comandi strani: avevo visto che il comando DIR mi dava la stessa schermata che dava agli altri e che non aveva conseguenze nefaste (come il misterioso danneggiamento del floppy disk), così mi limitai a quello… era la prima volta che accedevo di persona a un computer…
Il tecnico prendeva uno dei floppy vergini da ciascuno di noi e, quando ne aveva radunati un certo numero, spariva nella sua stanzetta, per ricomparire dopo un certo tempo, restituendo a ciascuno di noi il floppy non più vergine… con all’interno il “sistema operativo”, che all’epoca gli esperti chiamavano DOS…
Con quel disco ci si approssimava a turno ad una scrivania dove c’erano alcuni televisori con davanti una tastiera da macchina da scrivere elettronica… sulla quale era montato un cubicolo con una fessura delle dimensioni del nostro disco…
Il nostro compito era quello di accedere a questa tastiera (ci avevano detto che era IL computer, ma nessuno ci credeva: non c’erano gli armadioni con le lampadine e gli interruttori e nemmeno la fessura per la striscia di carta con i geroglifici… però a chi lo aveva fatto notare era stato risposto che quelli erano “computer”, mentre questi erano “personal computer”, costruiti dalla IBM e chiamati 8086… a quel punto, tutti si guardavano preoccupati in giro, cercando di scorgere eventuali lenti rosse… sapevamo tutti che la sigla HAL 9000 di “2001” era correlata con IBM, e quel numero poteva servire solo a confondere le acque…)
In ogni caso, anche se un po’ titubanti, ognuno di noi si avvicinò alla macchina, infilò il floppy disk nella sua fessura, chiudendo l’apposita levetta, accendendo l’interruttore e vedendo che la televisione, dopo un tempo incredibile, visualizzava alcune strane stringhe, cui faceva seguito quel simbolo arcano “>” oltre il quale lampeggiava il cursore, in attesa che l’operatore digitasse qualcosa…
Il comando più digitato era DIR… e tutti ammiravano lo schermo del monitor (non era un televisore, non prendeva né la RAI né le TV commerciali…) che diligentemente elencava tutto il contenuto del floppy disk non più vergine… contenuto che veniva ripetuto sempre perfettamente uguale, indipendentemente dalle volte che veniva ridigitato il comando DIR, nella speranza che il mostro si sbagliasse…
C’erano ovviamente altri comandi, e qualcuno più in gamba li provò… alcuni profondi esperti del computer tentarono il comando DEL… altri provarono il comando FORMAT… tutti alla fine corsero dal tecnico a farsi rifare un’altra copia del floppy disk, che non funzionava più, imprecando contro il rivenditore del dischetto, che li aveva imbrogliati…
Io, che non ero così esperto, non mi inoltrai in comandi strani: avevo visto che il comando DIR mi dava la stessa schermata che dava agli altri e che non aveva conseguenze nefaste (come il misterioso danneggiamento del floppy disk), così mi limitai a quello… era la prima volta che accedevo di persona a un computer…
Come ho cominciato?
Sapevo benissimo cos’era un computer: avevo visto un sacco di film in cui tecnici in camice bianco con occhialoni neri si approssimavano ad un armadione grande quanto il palazzo in cui abito e pigiavano una serie di interruttori, cui faceva seguito una sequenza onirica di accensioni di lampadine, la rotazione costante e interminabile di innumerevoli bobine a nastro grandi almeno dieci volte le bobine a nastro del vecchio registratore di mio padre… e alla fine, da una fessura, usciva una strisciolina di carta stretta e lunga, piena di punti e linee, che il tecnico leggeva come fosse scritta nella sua madrelingua…
Quei bestioni ipertecnologici avevano la risposta a ogni possibile domanda… e quando non avevano la risposta, semplicemente eliminavano chi aveva fatto la domanda: chi non ha presente la lente rossa con cui HAL 9000 “spiava” i suoi compagni umani prima di giungere alla folle decisione di eliminarli fisicamente, in “2001 – Odissea nello spazio”?
Ma, a parte queste esperienze indirette, io non avevo mai visto dal vero un computer prima di iscrivermi al Politecnico…
Quei bestioni ipertecnologici avevano la risposta a ogni possibile domanda… e quando non avevano la risposta, semplicemente eliminavano chi aveva fatto la domanda: chi non ha presente la lente rossa con cui HAL 9000 “spiava” i suoi compagni umani prima di giungere alla folle decisione di eliminarli fisicamente, in “2001 – Odissea nello spazio”?
Ma, a parte queste esperienze indirette, io non avevo mai visto dal vero un computer prima di iscrivermi al Politecnico…
Il mio computer
Qua comincia la raccolta delle mie esperienze e dei miei incontri-scontri con queste meraviglie della tecnica…
Esperienze prettamente lavorative sono già state riportate nelle apposite sezioni… qua il protagonista principale è, di solito, quell’ingombrante apparecchio che sta seminascosto sotto la mia scrivania, in quell’angolo del salotto che, un po’ pomposamente, chiamo “il mio studio”
Esperienze prettamente lavorative sono già state riportate nelle apposite sezioni… qua il protagonista principale è, di solito, quell’ingombrante apparecchio che sta seminascosto sotto la mia scrivania, in quell’angolo del salotto che, un po’ pomposamente, chiamo “il mio studio”
Iscriviti a:
Post (Atom)
Il mondo del se...
O vvero, cosa sarebbe successo se...? Il primo esempio che mi viene in mente è cosa sarebbe successo se me ne fossi fregato del mobb...
-
Ogni tanto mi capita di imbattermi nei controllori, ovvero gli addetti dell’azienda al rilevamento delle infrazioni, in particolare la veri...
-
ACHTUNG! Questo post ha un linguaggio un pochino pepato! :P ___ Detesto quando mi fanno perdere tempo sul lavoro, e se c'è una cos...
-
Stavo sistemando alcuni dettagli in merito a una situazione poco simpatica, quando squilla il mio telefono, e al solito non riconosco l...