Corso di formazione

Di recente ho avuto richiesta per svolgere un incarico particolare, per il quale dovevo frequentare un corso di formazione, che mi sarebbe comunque stato utile anche per la mia crescita professionale.
Per frequentare lo stesso, mi rivolgo alla sede dell’Ordine dove, a stretto giro di posta, mi mettono in contatto con la Fondazione che stava organizzando proprio un corso nel settore specifico (guarda caso).
Compilo il modulo di adesione e mi arriva la richiesta per il pagamento del bonifico, eseguo e mi giunge il calendario del corso con programmi e tutto il resto.
Si tratta di un corso di breve durata, concentrato in 6 giornate da 4 ore ciascuna: 24 ore intense di lezione e spiegazioni tenute in orario serale dopo un’intera giornata lavorativa, con esame finale da svolgersi durante un’ora aggiuntiva l’ultima sera.
Nulla da dire sullo svolgimento delle lezioni e sui docenti, capaci di evitare che ci addormentassimo tutti profondamente (anche causa il caldo dell’aula piccola e affollata e l’orario particolare), poco da dire sull’organizzazione logistica (forse mandare via email il materiale per la lezione va anche bene, ma almeno mandatelo il giorno prima, non entro il pomeriggio stesso..) ma molto da dire sulle potenzialità informatiche dell’aula e dei docenti.
Prima serata: il docente accende il videoproiettore, collega il proprio portatile e Vista si rifiuta di farsi vedere, se non dopo un completo riavvio di ogni apparecchiatura elettrica esistente in sede, compresa la luce del bagno.
Sempre in prima serata, nel bel mezzo della spiegazione, parte il salvaschermo di Vista e, dopo la ripresa, ci si accorge che è di nuovo saltata la connessione, ergo nuovo riavvio di ogni cosa, e attesa del caricamento per riprendere con la presentazione delle slide.
Seconda serata: il docente non riesce a collegare il proprio portatile al videoproiettore, risolto con l’intervento della segretaria che collega un portatile di servizio sul quale il docente trasferisce le slide in powerpoint della presentazione mediante chiavetta USB 2 volte (la seconda dopo salvataggio in formato compatibile con la versione di Office adatta per XP, che evidentemente Windows non è compatibile nemmeno con sé stesso..)
Terza serata: il docente (un architetto un po’ fanatico) si presenta con un favoloso portatile MAC, che non intende in alcun modo riconoscere il videoproiettore se non dopo il terzo riavvio (spiegazione: “Scusate, ma questo computer mi serve per la grafica, ma non è proprio compatibile con queste apparecchiature tecnologiche: appena possibile passerò a Windows con Vista, che funziona meglio!”… si, ha detto proprio così: io non ho mai visto/usato un MAC, ma questa non mi sembra certo una buona pubblicità)
Quarta serata: il portatile si collega subito, Vista riconosce il videoproiettore, funziona tutto bene.. per un paio d’ore, poi l’immagine si spegne, per non tornare più. Il docente deve farsi prestare il portatile con XP dalla segretaria, e farsi dare via chiavetta USB anche una copia del materiale del corso che ci era stata spedita via email la mattina, per poter completare la lezione.
Quinta serata: il docente arriva con un portatile con XP a cui collega una chiavetta USB con la lezione, ma non copia la lezione nel disco (troppa roba dentro il disco, anche a giudicare dal numero inverosimile di icone sullo schermo.. il videoproiettore era già avviato). Le varie presentazioni vengono quindi lanciate da chiavetta direttamente.
Dopo un paio d’ore, la presentazione si blocca, il docente tocca la chiavetta (che pare essere caldissima) e la estrae per lasciarla raffreddare (no: nessuna procedura di rimozione sicura: la tira via direttamente).
La lezione riprende dopo che la segretaria gli passa un’altra chiavetta con la lezione inviataci via email il mattino stesso.
Sesta e ultima serata: stranamente non succede nulla degno di rilievo, se non che il videoproiettore viene riconosciuto immediatamente, la presentazione si svolge senza problemi e non ci sono chiavette o altro girovaganti per l’aula. La segretaria non è mai dovuta intervenire, il docente non ha perso il ritmo della spiegazione per risolvere problemi strani ma al termine della lezione, dopo la prova d'esame, è stato subissato di domande su quale versione di Windows stesse utilizzando?
In effetti ben pochi lì dentro (forse solo uno?) ha riconosciuto per certo quel pulsante START personalizzato come se fosse una K..
E poi dicono che Windows funziona benissimo… ;-P

Commenti

  1. L'ho vissuta al contrario; corso di formazione con seminari al sabato mattina, portatile per presentazioni con vista ed open office, si pianta una volta ogni una!
    Lo prendo e ci metto Ubuntu 10.04 (in dual boot), funziona benissimo, ma solo il non trovare start in basso a sinistra getta tutti i relatori nello sconforto, fino all'ultimo (uno psichiatra) che dopo aver bofonchiato per 30 minuti, si rifiuta di proiettare le sue pallosissime diapositive e fa una lezione parlando pallosamente a braccio.
    Mi è stato richiesto di "rimettere il computer come prima" ed io ho ottemperato, virus, worm e trojan compresi.
    Fede73

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  2. Si, sembra che una minima modifica mandi nello scompiglio più totale gli utenti del computer, ma non solo con Windows: ho "sentito" (in certi forum) gente bestemmiare perchè Xfce ha un menù diverso da Gnome... ;)

    > Mi è stato richiesto di "rimettere il computer come prima" ed io ho ottemperato, virus, worm e trojan compresi.

    Giustamente... :D

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  3. Mio caro MK66, non confondere gli incapaci con chi conosce un OS. Anche poco ;)

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  4. Giusto, non bisogna confondere utEnti con utOnti...

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  5. Immagino che il portatile fosse del solito "amico che ci capisce" :-)

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  6. Se parli del portatile con KDE, non ne ho idea, ma a giudicare dal tipo era anche possibile che se lo fosse sistemato da solo: sembrava in gamba per essere un ingegnere, o peggio un docente... ;-)

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  7. Si va beh, non confondiamo cosa riesce a fare o non fare un OS con l'idiota che lo usa.

    Io ho avuto due portatili apple con osx, un ibook e un macbook pro e li ho attaccati a monitor, televisori, proiettori e qualsiasi cosa in grado di riprodurre video e non ci sono mai stati problemi.

    L'unico "glitch" se cosi' vogliamo chiamarlo e' che i portatili apple di solito hanno delle uscite video "esoteriche", l'ibook aveva una mini-dvi mentre il macbookpro ha una micro displayport (displayport credo sia lo standard video piu' bello del mondo comunque) e quindi si usano degli adattatori per uscire in DVI o VGA o HDMI.

    Quello che banalmente succede e' che spesso attraverso l'adattatore non "passa" bene il segnale di "collegato", ovvero che se tu attacchi prima l'adattatore minidisplayport-vga e poi atacchi la vga del monitor all'adattatore, osx non si rende conto che c'e' un nuovo monitor attaccato e devi andare nel pannello di gestione dei monitor a dire "cerca nuovi monitor". Fine.

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