Siamo in un periodo di calma piatta, durante il quale ognuno cazzeggia a più non posso.
Tra gli altri, anche la mia vicina di posto (Disegnatrice) è impegnatissima a fare nulla, tenendo comunque una finestra di autocad aperta a pieno schermo, in caso di ispezione a sorpresa da parte di qualche capo.
Ovviamente, la finestra effettiva su cui sta operando è quella di firefox, aperta sulla sua pagina di fess-buk, dove legge, ride e digita in continuazione.
A un certo punto ammutolisce e io, temendo di aver avuto un'otite improvvisa, mi volto a guardarla, ma no: è effettivamente a bocca aperta, ma proprio in silenzio...
Dopo un istante, apre la pagina di gugol, cerca qualcosa e trova un numero di telefono, quindi afferra il telefono e compone il numero.
Musichetta in viva voce in attesa di una risposta, mentre lei si carica di energia negativa iniziando a imprecare nervosa, finché giunge la risposta dell'operatore, per cui capisco che ha chiamato il servizio di assistenza del nostro gestore di connessione. Lei si affretta quindi a levare il viva voce e rispondere, per cui non riesco a sentire quello che viene detto dall'altra parte.
“Buongiorno, sono Disegnatrice della Grande Società SuperEsperta di Torino!”
“Senta, io ho un grosso problema..”
“Si, non riesco più a trovare una mail importantissima..”
“No, credo che risalga a un mese fa, più o meno..”
“Certo! Si, l'ho cercata nella posta archiviata, ma non si trova nulla..”
“No! Io non butto mai via niente, quindi se è stata eliminata è stato per errore, o per colpa vostra..”
“Si, allora.. la mail arrivava da una mia amica che vive a Hong Kong, perché lei è un'architetta in gamba, che è andata a lavorare all'estero dato che in Italia non era valutata per niente essendo una donna, quindi..”
“Eh, ma che modi da cafone!!! Le sto spiegando cos'è successo e qual è il mio problema!!!”
“No, allora.. la mia amica architetta si chiama AmicaArchitetta!”
“Non lo so: io non conosco il suo indirizzo di posta elettronica..”
“Certo che le scrivo via mail, ma non conosco il suo indirizzo..”
“Ma guardi che è lei che non capisce: io scrivo il suo nome su outlook e la mail le arriva direttamente!”
“E come fa a cambiare il nome in un indirizzo? No: non mi cambia niente, altrimenti la mail non arriverebbe..”
“Certo! Se cambia il nome con l'indirizzo, la mail arriva all'indirizzo ma non sanno a chi deve essere consegnata. Cosa crede? Che io non capisca niente di come funziona internet?”
“Dice davvero? Non mi fido! Aspetti che vediamo..”
“Occaxxo! E' vero: in effetti mi sembrava strano che outlook fosse così in gamba da conoscere la mia amica per nome, quando non la conosce nessuno qui in Italia e lei è dovuta andare all'estero per lavorare..”
“Ma che modi!!! Allora, l'indirizzo mail è NomeStrano@DominioAncoraPiùStrano..”
“...”
“C'è ancora? Sta facendo qualcosa? Mi ha trovato quella mail di vitale importanza?”
“COSA?!?!?!?! Ma che vuol dire?”
“Ma.. ma.. lei mi sta dicendo che voi leggete le mie mail private???”
“Certo! Lei mi ha appena detto che leggete le mie mail private!!!” (*)
“Ma che razza di sistema è? E la legge sulla privacy? Vi ci siete puliti il q..? Vi va bene che non vi denuncio..”
“Me l'ha appena detto lei che non vede alcuna mail da quell'indirizzo, quindi vuol dire che lei legge le mie mail private!!!”
“Guardi che io so benissimo come funziona internet! Non mi può prendere per il q.. con i suoi discorsetti!”
“Non me ne frega niente! Adesso che so che è così, che voi leggete le mie mail senza preoccuparvi della mia privacy, saprò anche comportarmi di conseguenza..”
“Certo! Al posto di usare le mail, che vengono lette da tutti, C&P, dirò alle mie amiche di non usare più la mia mail della Grande Società ma di comunicare con me solo tramite la mia mail personale o tramite fess-buk!” (**) e dopo un istante, senza nemmeno permettere all'altro di rispondere, colta da illuminazione riprende il discorso “AAAAHH!!! Adesso ricordo! No, non era stata mandata sulla mia mail della Grande Società, ma sulla mia mail privata.. meno male: quella non la gestite voi e quindi non è stata letta da nessuno!!! Adesso controllo subito e me la recupero io stessa, visto che voi sapete solo leggere le mie mail ma non mi sapete aiutare a ritrovarle!!!”
E attacca il telefono, senza nemmeno ringraziare o salutare il poveraccio dall'altra parte che ha subito la sua sfuriata per almeno una mezz'ora buona.
(*) questa frase è stata ripetuta tale e quale per almeno 3 volte.
(**) notare che fess-buk è famosissimo per il proprio rispetto della privacy, e la mail privata è gmail, che certamente non legge le mail ma stranamente inserisce nella pagina delle pubblicità mirate all'argomento trattato nella mail stessa (ma questo non la preoccupa, evidentemente)
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Chi segue le Storie della Sala Macchine del mitico Davide avrà notato la vicenda linkata e potrebbe essere indotto a pensare che questa sia la versione corrispondente dall'altro lato del telefono.
RispondiEliminaPurtroppo non è così, e i motivi sono stati riportati nei miei commenti a quella storia stessa, ovvero:
1) la 'mia' protagonista (Disegnatrice) non è certo la figlia di GrandeCapo;
2) la 'mia' storia si svolge a Torino e il destinatario della telefonata è a Milano, comunque sempre in Italia, e non certo in Olanda;
3) non so certo a che periodo faccia riferimento la vicenda linkata, ma questa 'mia' storia è accaduta a febbraio 2008 (poco prima del massacro di sanvalentino...)
Ma il problema è ovvio. È stupida.
RispondiEliminaNel mio lavoro, invece, una web designer, abbastanza brava nel suo lavoro, oggi mi dice che una pagina che dovrebbe essere fatta in un certo modo con PHP, ma invece è fatta in un altro completamente diverso, non funziona. MA DAI?!?
Sul primo punto concordo pienamente :D
RispondiEliminaSul secondo punto... l'altra volta non hai chiesto cosa ti riservava il karma? Non è che questa potrebbe essere una prima risposta? ;-)
Ecco dove avevo già sentito una storia del genere... Allora è contagioso! E i poveracci alla gabville ne pagano le conseguenze.
RispondiEliminaLa "patente europea del computer", così com'è oggi, è un po' una porcheria, ma mi sa che prima o poi ci arriveremo, a dei corsi obbligatori per chiunque voglia usufruire dell'Interrete. E tutto sommato non credo che come idea sia poi delle peggiori...
Si, ho messo apposta il primo commento per segnalare (quando avevo letto quella c'ero rimasto veramente di stucco, ma ovviamente non poteva essere lui).
RispondiEliminaPerò, ora che mi ci fai pensare: Gabville è proprio di Milano...
Per la patente europea, ho già detto cosa ne penso, specie considerando che anche questa qui ce l'aveva.
Nah, la ragazza in questione non è antipatica, non urla, lavora bene. È solo ignorante di PHP (o qualsiasi programmazione). Ma almeno mi lascia fare quando c'è da programmare.
RispondiEliminaAllora va ancora bene :D
RispondiEliminaMi sembra sempre di più che a Torino state prendendo una brutta piega... ma come fa questa a trovare la strada di casa la sera??
RispondiEliminaPer quel poco che la conosco io, la strada la trova facilmente... e quando proprio non la trova, trova comunque qualcuno che l'accompagna... ;-P
RispondiEliminaHai ragione: non è più la Torino di una volta, comunque da quel poco che ho girato io, posso dire che è molto simile quasi dappertutto... o ci sono ancora delle isole felici?