Per chi suona la campana?

Il 58 era l’unica linea (all’epoca) che raggiungesse quel posto sperduto in cui lavoravo, impiegando esattamente 35 minuti (gran parte del viaggio è su corsie preferenziali, quindi nulla di ché), ma bisognava fare attenzione a non prendere per sbaglio il 58/ (che faceva lo stesso percorso fino a 3 fermate prima, poi deviava e andava da tutt’altra parte) e anche a non cadere nell’errore di sottovalutare le pause caffè.
Quella ditta era estremamente rigorosa con gli orari (timbratura ingressi e uscite su badge elettronico, oltre che timbratura del momento in cui si iniziava a lavorare su una commessa..) e le punizioni fioccavano con estrema severità (al confronto, il Mega-Direttore Arcangelo di Fantozzi era veramente un angioletto: lì non si crocifiggeva il personale in sala mensa per il semplice motivo che la sala mensa, al di fuori dell’orario del pranzo, era usata come spogliatoio per il personale e non c’era spazio tra gli armadietti e il tavolone per piazzare anche delle croci..)
Ero al capolinea, entro nel pulman e riesco a trovare anche un posto. Siccome devo andare all’altro capolinea, mi siedo. Il pulman si riempie, dietro di noi è già pieno anche il 58/ e si sta riempiendo un altro 58. Ci sono quindi 3 autobus in coda fermi al capolinea, tutti e tre pieni come carri bestiame (cioè la condizione normale per gli autobus torinesi) e da un po’ di tempo il cicalino che dà il segnale di partenza sta suonando continuamente.
Alcuni (me compreso, essendo seduto al fondo dell’autobus) sentono suonare il cicalino del pulman dietro, e persino dal terzo autobus qualcuno si sporge chiedendo a gran voce dove fossero finiti i conducenti, visto che stava ormai strombazzando anche quello.
Peraltro, il fatto di avere 3 pulman fermi al capolinea implicava un altro dettaglio: la strada dietro rimaneva parzialmente ostruita e molte automobili strombazzavano per segnalarsi l’un l’altra di procedere e superare l’ingorgo, mentre un ulteriore 58/ che era sopraggiunto, aveva pensato bene di fermarsi oltre la strada (mica poteva chiuderla completamente) e far scendere tutti i passeggeri fuori fermata.
Dopo un certo periodo di varia durata, un gruppetto di 3 conducenti esce sghignazzando dal bar, si avvicina ai pulman e si separa con una frase simpatica “Su, andiamo a fare anche questa..” “Si, scarichiamo sto pacco!”, salirono ciascuno sul proprio mezzo, incuranti delle proteste del bestiame che avevano a bordo (quello del pulman dov’ero io rispose a una “Signora, se non la smette di rompere non partiremo mai!”) e finalmente i 3 pulman partirono, per giungere alle loro destinazioni in perfetto ritardo.. (per fortuna, qualche tempo dopo – purtroppo troppo tardi per me per recuperare la paga persa – uscì una legge che legalizzava appunto il fancazz.. dei tranvieri, cioè il ritardo dovuto a cause imputabili ai mezzi pubblici)
Grazie, ATM, per questi meravigliosi momenti!

Commenti

  1. Ricordo una nevicata di 7-8 anni or sono, con 10 cm di neve compatta sulle strade, le macchine che slittavano da tutte le parti, e lo spartineve fermo in mezzo a corso Siracusa, davanti a un bar. Nei giorni seguenti fioccavano le polemiche: "Perché i mezzi antineve non sono usciti?" E io sapevo la risposta. "Sono usciti regolarmente alle 5. E si sono fermati subito per il cappuccino, che è durato abbondantemente dopo le 7."
    Ora che ho abbandonato l'auto per i mezzi pubblici, scene del genere non mi tangono più. In paga, le scene di ordinaria GTT me le sto pian piano godendo tutte...

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  2. Che str****! il danno e anche la beffa... Incredibile.

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  3. Ps comunque la scena dei 7 58 e 58/ tutti ammassati vicini è veramente demenziale :D

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  4. @ Lukasbrunner: ricordo anch'io quella nevicata, soprattutto se la ricorda molto bene il mio fondoschiena, e credo ci siano ancora a Torino un paio di ricordi in certe strade che ho lasciato io verificando in prima persona la legge di gravità... e poi parlano in termini entusiasti di "botta di culo!"... LiMortacciLoro... :P

    @ Trantor: erano (e in parte sono ancora, purtroppo) scene di ordinaria amministrazione, con l'azienda di (dis)servizio pubblico torinese GTT, ex T.T., ex ATM, ex L.M.L. :)

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