Quel ramo del lago di Como

Io sono uno di quelli che evidentemente non impara mai.
Sapevo benissimo che andare in vacanza nelle terre dei longobardi NON è cosa buona e giusta, ma questo non toglie che ci ricascai.
Perché andare solo al Lago Maggiore?
In Lombardia ci sono diversi laghi, ricchi di arte e cultura, quindi perché non andare a vedere le terre che hanno fatto da sfondo al più famoso romanzo storico italiano?
La sorellina trova un alberghetto su internet e prenota per tre notti (con la possibilità di ampliare a una settimana).
Detto fatto, partenza e via: destinazione Como.

L’autostrada Torino Milano era già preda delle devastazioni allucinanti dell’alta velocità, quindi procedetti con la dovuta cautela fino all’uscita di Milano, dove cominciarono le difficoltà di inserimento nella giusta coda per procedere verso Como, dato che evidentemente le segnalazioni in Lombardia costavano troppo all’epoca..
Superata l’imbarazzante difficoltà di chi arriva da una corsia e scopre solo all’ultimo istante di doversi spostare dalla parte opposta, mi trovai a pagare una tariffa abbastanza spropositata (per uno che era abituato alle tariffe delle strade statali piemontesi e valdostane..) per poi immettermi in una strada che mi portò a Como.
Dopo parecchie informazioni, giunsi all’hotel (scoprendo subito che non era quello rappresentato nelle foto su internet), chiesi dov’era il posteggio interno e mi indicarono una piazzetta nella via laterale, con una catena che circondava un paio di posti auto disegnati (il ragazzo venne con me, aprì il lucchetto della catena e lo richiuse non appena infilai la macchina).
Portate le valige dentro, scoprii che quell’albergo doveva essere rimasto all’epoca manzoniana, inoltre scoprii che la tanto decantata vista lago funzionava solo dalla cima del tetto, mentre dalla camera c’era una splendida vista cortile con immondezzaio..
In quel momento mi rammentai di tutte le volte che mi sono sempre trovato male in Lombardia e di come ogni volta giuro che non ci ricascherò... prima di ricascarci... e il bello è che lo giuro sulla testa di Maria Antonietta, che possa cascare se ci ricasco!!!

Vabbè, bisogna sempre cercare il meglio ovunque!

Como si è rivelata comunque una simpatica cittadina, anche se era evidente che l’evoluzione si fosse bloccata all’epoca manzoniana.
Chiese e monumenti contornati da episodi e ricordi della pestilenza la facevano da padroni.
La navigazione turistica sul lago era gradevole come quella dell’altro lago, anche se il tour completo terminava in un paese che si chiamava Colica (???) e che lasciava presagire solo problemi... ma nonostante tutto venivano mostrate con enfasi le ville di personaggi che sicuramente saranno famosi, da come ne parlavano tutti, peccato che, non seguendo le riviste di gossip, non sapevo di chi stessero parlando.
Notevole il museo dedicato a Volta, illustre aborigeno famoso per l’unità di misura della tensione e per la pila elettrica (con la quale pare avesse fatto rizzare i capelli anche a Napoleone, che così era sembrato meno pelato e più alto...)
Visto tutto quello che c’era da vedere, decidemmo di superare le 3 notti e tornare infine alla civiltà, per la serie “Ok, vista anche questa: adesso possiamo dimenticarcene!”

Commenti

  1. Ciao, mi spiace che tu abbia avuto brutte esperienza, in realtà si tratta di una zona che soprattutto in estate è veramente molto bella, anche la zona di Bellagio..poi a mio parere è carino, visto che sei a Como, visto e considerato il prezzo degli hotel svizzeri, fare un giro anche nella svizzera italiana, lugano, fino ad arrivare al san gottardo (il passo, rigorosamente in estate), oltretutto anche il ramo di lecco, con mandello del lario e tutta la costa meritano di essere visti..questi a mio parere sono solo alcuni esempi..

    Daniele

    ps...cmq è Colico
    pps sono milanese :-)

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  2. Ciao e benvenuto :-)

    Spero che sia migliorata dall'epoca di questa storia, ma dubito comunque di tornarci a breve (anche perchè ricordo ancora troppo bene l'indirizzo di quell'hotel di imbroglioni e conosco troppo bene il mio caratteraccio).

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  3. Commento aparte:
    "Napoleon's height was 5 ft 2 French inches according to Antommarchi at Napoleon's autopsy and British sources put his height at 5 foot and 7 British inches: both equivalent to 1.7 m.[155] Napoleon surrounded himself with tall bodyguards and had a nickname of le petit caporal which was an affectionate term that reflected his reported camaraderie with his soldiers rather than his height."

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