Quel treno per il ritorno dalla licenza era veramente jellato!
Non passava viaggio (nel fine settimana) che non succedesse qualcosa..
Quella volta, al passaggio a livello di Treviglio, qualcuno decise di attraversare lo stesso, malgrado le sbarre fossero chiuse..
Il treno era fermo in aperta campagna, con altri due treni fermi dietro (il primo dei due era quello su cui viaggiavo io con alcuni ‘compagni di sventura’ al ritorno da una licenza) e, visto che i carabinieri avevano fatto tutti i dovuti accertamenti su quello che restava del suicida, si aspettava che qualche magistrato svegliato di soprassalto si riprendesse quel tanto che bastava a vestirsi, raggiungere il luogo del disastro e darci il permesso di ripartire.. permettendoci di giungere alle nostre destinazioni, dove avremmo subito le conseguenze del ritardo..
Alla fine ripartimmo, dopo ore fermi in campagna, circondati dal nulla e senza l'aria condizionata, indispensabile alla sopravvivenza nell'afosissima estate padana.
Giungemmo a destinazione che erano le due del mattino (da orario dovevamo essere lì per le 23.00) e scendemmo dal treno.. la maggior parte dei passeggeri (praticamente era un treno solo di militari) si gettava di corsa in direzione di un taxi che li riportasse in caserma, consci che allontanarsi durante la libera uscita non è il massimo, specie se non si riesce a rientrare in tempo utile..
Io e gli altri 3 ci siamo guardati (eravamo una squadretta abbastanza affiatata, ci mettevamo poco a capirci al volo) e ci siamo detti “Siamo in forte ritardo!” “Già..”
“Sentite, ritardo per ritardo, ormai siamo già in punizione.. più di questo non ci possono fare..” “Che proponi?”
“A me è venuta una sete infernale a stare lì fermo tutto quel tempo..” “Anche a me..”
“Ci sarà una birreria aperta di notte?” “Cerchiamola..”
“E in caserma?” “Boh! Domani è un altro giorno..”
…
Abbiamo trovato una birreria aperta di notte, dove ho assaggiato per la prima volta la 'nera' irlandese..
…
Ovviamente siamo stati puniti, ma non più di tanto: l’ufficiale di picchetto era proprio il ‘nostro’ tenente, e ci ha coperti più che ha potuto.. dopo che gli abbiamo rivelato l’indirizzo della birreria..
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Decisamente più intelligenti di quei 4 che ho incontrato una volta con un mio amico, in macchina. Per non rientrare in ritardo correvano come dei pazzi, ci hanno sorpassati in zona svincolo per poi infilarsi come missili nella rampa della tangenziale (che all'epoca finiva lì) e fermarsi contro il guard rail. Niente danni seri alle persone, ma comunque un paio di loro una bella craniata l'hanno presa. Non hanno voluto sentir parlare di Pronto Soccorso, ed alla fine li abbiamo accompagnati alla stazione, dove in tutta fretta si sono cercati un treno per rientrare a Cuneo (da Asti - auguri...).
RispondiEliminaEh sì, gente che aveva ben chiare le priorità della vita: meglio un edema cerebrale che tre giorni di CPR...
Certo che ce n'è di gente strana!
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