Ok, avevo detto che non era finita
ma poi vi ho risparmiato (o forse ho risparmiato lei, visto che sono
quasi sicuro che, se avessi pubblicato tutto, qualcuno sarebbe venuto
a cercarla qua in Serbia per ucciderla e disgregare ogni sua
molecola... come mai ne sono sicuro? Solo perché lo avrei fatto
anch'io, migliaia di volte...) però alcune cose vanno dette
comunque.
La nostra Segretaria non era,
stranamente per una ragazza serba della sua età, quella che
comunemente si definirebbe una gnocca, ma era comunque una ragazza a
cui piace moltissimo divertirsi e cerca di spassarsela nel modo
migliore. Poi ha il vantaggio che dice di conoscere perfettamente
l'italiano e questo la pone subito in un gradino superiore, peccato
che poi si è rivelata
essere la tipica ragazza serba che lavora per degli italiani.
Un giorno, o meglio una sera, ha
deciso di recarsi al solito disco pub e festeggiare qualcosa (qua,
volendo, pare che ci sia sempre qualcosa da festeggiare) ma le cose
devono essere degenerate, e purtroppo non ha avuto l'accortezza di
fare tutto il venerdì sera, che stava poi a casa un intero weekend: l'indomani mattina
si lavorava, ma ancor peggio, in tarda mattinata sarebbe arrivato
GrandeCapo.
Lei entra in ufficio spettinata, con
gli occhi gonfi e quasi neri e con un abito che nulla ha a che fare
con l'abito di una segretaria, oddio noi non pretendiamo certo un
tailleur, lavoriamo in un posto schifoso, vanno benissimo jeans e
maglietta, roba che non si deteriora troppo dovendola lavare
praticamente tutti i giorni, ma lei arriva con una camicetta bianca
quasi trasparente, dalla quale traspare appunto il reggiseno nero,
peraltro aveva poco da trasparire, dato che la camicetta era
sbottonata praticamente fino all'ombelico. Sotto una gonna (credo
fosse una gonna) apparentemente di carta crespata, praticamente tutta
tagliuzzata come se l'avesse accarezzata Edward ManiDiForbice
dalla quale uscivano un paio di calze quasi completamente rovinate
(per un attimo ho pensato avessero cercato di stuprarla)
Mi avvicino per chiederle se era
tutto a posto, ma lei senza nemmeno guardarmi, si siede alla sua
sedia, solleva la gonna fino a scoprirsi completamente le mutande
(intatte, quindi non era stata stuprata) e si sfila via le calze
rotte iniziando a ridere come una matta.
La risata e il resto, oltre al fiato
che adesso sentivo benissimo, mi fanno capire bene tutto, e le chiedo
quindi “Segretaria! Ma che cazzo fai? Ti sembra il modo di venire
in ufficio?”
Lei mi guarda e si mette a ridere,
ubriaca persa, poi comincia a dirmi che ha festeggiato tutta la
notte...
“Non me ne frega niente! Meglio che
vai a casa, e dici che stai male!” “Ma io non ssshto male... io
ssshto benisssssshimo...”
Le ripeto di andarsene, ma lei si
alza e mi viene vicino, cadendo quasi subito e abbracciandomi di
scatto (e appestandomi col suo alito iperalcolico), mentre anch'io
cercavo di tenerla in piedi
“Vedi che non riesci a stare in
piedi? Vai a casa!” “Perché? Perché mi vuoi mandare via?”
“Vattene a casa, lo dico per il tuo
bene!” “No, tu non mi vuoi bene!”
“Che cazzo dici?” “Tu non mi
vuoi bene... non capisssho per quale motivo...”
“Cosa? Ma che dici?” “Cossshé?
Non ti piasssho?”
“Si, mi piaci, ma adesso vai a
casa!” “Ah, allora ti piasssho? E la mia patatina ti piasshe?”
“Segretaria, tu sei fuori di testa!
Vai a casa!” “Non vorresssti entrarssshi nella mia patatina? Ssssu,
fammi sssshentire come ti piassshe...” e allunga la mano verso il
cavallo dei miei pantaloni, ridendo come una matta mentre mi
allontano di scatto.
Le afferro quindi le mani,
avvicinandole l'una all'altra, e gliele tengo ferme con la mia, poi
la trascino verso l'ascensore e la spingo dentro, quindi la porto
verso la guardiola e chiedo ai sorveglianti di chiamare un taxi, dove
la chiudo dentro e dico al tassista di portarla a casa (l'indirizzo
glielo darà lei, se riesce a farsi capire) e per il pagamento,
passare poi dal Direktor.
Torno quindi in ufficio e, quando
arriva GrandeCapo e chiede “Dov'é Segretaria?” gli rispondo “Ha
telefonato che oggi sta male e non viene!”
“Cazzo! Ma sta male tutte le
settimane? Per me ha dei problemi!” “Mah... penso anch'io...”
Ahahahah! Eccertoc che ha qualche problema. Gradevolissimo racconto!
RispondiEliminaGrazie, e benvenuta :)
EliminaMolto a latere, invero. Ma che razza di posto è questo? Conoscendo l'impulso sessuale della torinese tipica, direi che questo posto è l'esatto opposto... Se fossi celibe, le stampanti andrei a configurargliele sul posto! ^_^
RispondiEliminaSi: e' l'esatto opposto di Torino... ;)
EliminaSe vuoi, qua abbiamo mille problemi con le stampanti (e con la societa' di manutenzione delle stesse, ovviamente) ma la Segretaria non c'e' piu': devi accontentarti di incontrare una nostra collega architetta che ha la passione di rilassarsi nel bagno, quando e' troppo stressata... :P
Potevi farci un filmato e mandarlo a Torta di Riso...
RispondiElimina> “Cazzo! Ma sta male tutte le settimane? Per me ha dei problemi!” “Mah... penso anch'io...”
Comunque, sono d'accordo, la verità è la migliore politica!
Gia'... avrei potuto farlo... ma avrei dovuto prima sapere che l'unico canale tv che mi interessa vedere qua fa certi programmi... peccato che li faccia quando non lo guardo...
Elimina