Il grande chef...



Agli inizi, la cucina serba è piacevole, anche se pesantuccia, ma dopo un po' diventa quasi insopportabile mangiare ogni giorno carne (quasi esclusivamente di maiale o pollo) senza mai trovare nulla di vegetale (a parte i peperoni, i funghi e le patate che usano per condire la carne o il solito cavolo che usano in ogni modo, anche come insalata) e quasi niente di frutta, per non parlare del sogno di ogni italiano: la pasta, che qua viene usata come contorno in alcuni ristoranti e soprattutto viene condita quasi esclusivamente col miracoloso sugo serbo per ogni occasione (quello che nel resto del mondo viene conosciuto col nome di ketchup), così siamo stati tutti felici quando passa la moda delle serate al ristorante e ci si limita a un più normale “mangiamo a casa e poi usciamo la sera”
CapoCantierista si improvvisa cuoco, in alternanza con un altro collega che ha deliziato i palati dei miei colleghi prima del mio arrivo e, in qualche rara occasione, anche dopo il mio arrivo.
Io assisto estasiato alle loro capacità culinarie, a come preparano il riso o la pasta con condimenti praticamente sconosciuti e altri fin troppo conosciuti.
E' un vero peccato solo che entrambi hanno una cucina estremamente particolare.
Il collega ha una cucina estremamente nervosa: lui prende una padella e ci butta dentro qualsiasi cosa trova nel frigorifero, preparando quindi sughi dai sapori particolari, intensi e decisi, sovente speziati al punto di essere percepiti come piccanti anche da me, che normalmente non percepisco affatto il piccante. Fatto ciò, quando il sugo ha ottenuto la sua approvazione e il suo nervosismo è sfogato, allora getta nell'acqua bollente della pentola la quantità di pasta necessaria per tutti i presenti, la cuoce per i minuti necessari e poi, dopo averla scolata, la getta nella padella per impregnarla bene del sugo e metterla quindi in tavola a disposizione dei presenti.
Favoloso, eccezionale, ma un vero killer per stomaco e intestino.
Il capo cantierista ha una cucina maggiormente tradizionalista: lui mette a cuocere pasta o riso e nel frattempo prepara il condimento del sugo, mettendo a soffriggere una cipolla alla quale aggiungerà man mano prodotti più tradizionali, alternando vegetali surgelati (la versione locale della findus sopravvive quasi esclusivamente grazie a noi) a carne fresca e infarcendo il tutto di sale, tanto sale, troppo sale.
Favoloso, eccezionale, ma un vero killer per cuore e arterie.
Peraltro, nessuno può osare di proferire la minima critica, che viene immediatamente percepita come un'offesa personale da lavare nel sangue.
Infatti, il collega si è ben presto stancato dei commenti altrui e ha cominciato a ritirarsi nella sua stanza la sera, dove cucina per sé stesso. Mentre CapoCantierista ha continuato a gestire la cucina comune come fosse di sua personale proprietà, decidendo lui cosa fare, utilizzando tutte le stoviglie presenti e stabilendo tempi e modalità di preparazione della cena, comprese le modiche quantità di sale che aggiunge a pugni (ha le mani più grandi delle mie) ogni volta (e anche più volte).
Qualcuno ha protestato, fingendo di scherzare, dicendo che sarebbe opportuno che ognuno potesse condirsi il pasto come preferisce, sentendosi rispondere con un “Se non ti va come cucino io, hai solo da metterti a cucinare te!”
Aggiungete che mangiando insieme si finisce a parlare sempre del solo e unico argomento che abbiamo in comune, ovvero il lavoro, e che con certi personaggi avere un dialogo significa dire sempre si a qualsiasi cosa dicono, perchè cose differenti vengono prese per proteste e scatenano quindi una discussione analoga a quelle di certi programmi televisivi dove partecipano personaggi politici provenienti sovente da tutt'altro ambiente, per esempio dal mondo dei critici, dove immagino fossero totalmente anonimi, non avendoli mai sentiti nominare prima che divenissero personaggi pubblici.
Dopo lunghi periodi di simili trattamenti, ecco che il gruppo si è poi sfaldato, ognuno si ritira nella propria stanza e cucina per conto suo, così ci si salva da ogni pericolo, e talvolta si hanno diversi argomenti di discussione, pensando a scambiarci qualche ricetta simpatica.

Commenti

  1. Risposte
    1. Fave e piselli ogni giorno?

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    2. Per uccidere qualcuno c'è sempre tempo, in fondo la voglia di farlo è praticamente quotidiana... XD

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  2. Penso ci sia un'età per tutto, anche per avere dei coinquilini. E solitamente non è quando si è già grandi grossi e vaccinati..io ci sono passata fino a qualche anno fa e mi sono promessa di andare a vivere da sola la prossima volta,quando sarà, a qualsiasi costo.

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    1. Purtroppo la cucina era forzatamente in comune, su ordine perentorio e irrevocabile di GrandeCapo, che gestiva anche le coabitazioni secondo un criterio conosciuto come "ad minchiam". Devo quindi dire che è stato estremamente difficile, per me, riuscire ad avere un alloggio indipendente e senza coinquilini, anche se riconosco che il mio coinquilino era talmente tranquillo che ci si dimenticava della sua presenza... tranne quando si trovava la porta del bagno chiusa dall'interno mentre la vescica pareva sul punto di esplodere...

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  3. Sano, eh.

    Sia la loro cucina che convivere con chi non ti sei scelto, soprattutto se sono Klingon!

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    1. Ho l'impressione che qua, di sano, non ci sia proprio niente... ;)

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