Appalto pubblico e (dis)organizzazione aziendale

In questi giorni prima di ferragosto, visto che manca pochissimo alla chiusura bisettimanale della Grande Società (che permetterà a tutti coloro che non seguono cantieri di andare in ferie, o almeno di riposarsi), sono tutti sull'orlo di una crisi di nervi dato che bisogna consegnare un lavoro urgentissimo (si tratta di un progetto pubblico, quindi le scadenze sono irrevocabili salvo penalizzazioni... anche se non so chi si troverà in un ufficio pubblico a ricevere la documentazione in questo periodo...)

Al solito, la disorganizzazione regna sovrana, come la mancanza di comunicazione: l'appalto in realtà l'ha preso ArchitettoSenzaRitegno, che non sa nemmeno come si fanno certe cose. Fatto sta che siamo in uno stadio da progetto definitivo (per chi non è pratico di progetti e appalti pubblici, il progetto definitivo è ben lontano dall'essere effettivamente una cosa definitiva), quindi dobbiamo sviluppare un progetto funzionante (senza entrare troppo nei dettagli, per quello c'è il successivo stadio del progetto esecutivo) e comunque restare nel budget ipotizzato nella precedente fase di progetto preliminare.

Già normalmente questo è estremamente difficile, ma quando c'è di mezzo anche ArchitettoSenzaRitegno la cosa diventa impossibile.

Lui è il titolare dell'appalto, quindi quando giunge con le indicazioni da dare a GrandeCapo e SuperAmministratore, nessuno dice nulla (GrandeCapo evidentemente pensa solo alla fase successiva di fatturazione, e SuperAmministratore non ne capisce assolutamente nulla...), per cui ci si limita al solito:
  • GrandeCapo “C'è questo lavoro urgente da fare! Sospendete tutto il resto!”
  • PiccoloCapo “Ma non possiamo sospendere tutto. Vediamo se riusciamo a trovare qualche sistema per fare comunque tutto lo stesso..”
  • SuperAmministratore “Facciamo una riunione di coordinamento per capire come gestire le cose e chi deve fare cosa!”
(queste 3 frasi sono la sintesi finale di una riunione di coordinamento tra gli alti vertici aziendali durata ben 6 ore!!!)

Dopo la riunione di coordinamento (altre 8 ore per non capire assolutamente niente), ognuno di noi si chiede “Ok, ma... IO cosa devo fare?” e PiccoloCapo prende in mano la situazione “Ci penso io! Allora.. tu fai questo, tu fai quest'altro, tu fai quell'altro ancora, tu invece fai... Marò che fatica!!! Vado nel mio ufficio, non svegliatemi se non è necessario!”

Alla fine del giro, cominciamo a sviluppare le idee secondo le informazioni che i Progetta Mannaggiamenti estorcono con la forza ad ArchitettoSenzaRitegno, mentre quest'ultimo è impegnato a giocherellare con le planimetrie edili.

Ovviamente le cose precipitano subito!

ArchitettoSenzaRitegno pretende che i calcoli illuminotecnici che lui in prima persona personalmente e di persona ha fatto (fare a una notissima casa produttrice di apparecchi illuminanti) siano rispettati alla lettera.

Il Progetta Mannaggiamenti incaricato si rivolge a me, affinché col mitico programma di calcolo illuminotecnico possa verificare i calcoli fatti con quel particolare tipo di apparecchi illuminanti (come? Non avete capito a cosa possa servire ripetere 2 volte gli stessi calcoli illuminotecnici? Maddai! Si vede proprio che non siete pratici di lavori con l'ente pubblico... Ah, non l'ho capito neanch'io, ma nemmeno io sono pratico di lavori in più stadi e a costi maggiorati...)

ArchitettoSenzaRitegno sforna le proprie planimetrie in continuazione sulle quali lo staff di progettazione elettrica posiziona gli apparecchi illuminanti richiesti e tutte le utenze elettriche, mentre lo staff di progettazione tecnologica posiziona le utenze termomeccaniche (ovviamente negli stessi identici posti) e io controllo le lunghezze e le potenze, per fare i calcoli sulla ciofeca.

Ovviamente devo anche avere i dati di potenza assorbita dalle macchine tecnologiche, ma questi non arrivano, in quanto dipendenti dalle singole macchine scelte e siamo di nuovo in fase di richiesta offerta, dato che la precedente release è stata annullata quando ArchitettoSenzaRitegno ha stravolto le planimetrie ridimensionando gli spazi dei locali tecnici. Cambiano quindi le macchine, cambiano le potenze, cambiano le linee di alimentazione, cambiano i miei calcoli, cambia infine il dimensionamento dei quadri elettrici, cambia la dimensione della cabina elettrica, cambia la potenza di fornitura da richiedere poi all'ente fornitore di energia... e poi ArchitettoSenzaRitegno dice “Ma che problemi hai a spostare un paio di cavetti?”

Infine, i Progetta Mannaggiamenti dovranno fare i conti e (farci) produrre i computi metrici, dove naturalmente è risultato che abbiamo sforato di un bel po' il budget stabilito in fase preliminare (da chissà chi?).

Alla fine del giro, malgrado un cambiamento continuo di planimetrie fino all'ultimo giorno, riusciamo comunque a produrre e consegnare in tempo utile tutta la documentazione cartacea (in 5 copie) più quella su supporto informatico (un bel DVD di dati). Cosa se ne farà poi l'ente pubblico di un malloppo di carta simile che non ha alcuno scopo, nemmeno quello di finire in gara di appalto? Forse è solo un complotto per eliminare fisicamente l'Amazzonia?

Naturalmente, per questa incredibile performance, occorre ringraziare:
  • ArchitettoSenzaRitegno, che ci ha permesso di scoprire ancora una volta che molti erano assenti il giorno che distribuivano i cervelli;
  • il Progetta Mannaggiamenti incaricato, che ha dimostrato con i fatti come coloro che gestiscono queste cose devono essere decisi e devono sapersi imporre per far valere le proprie decisioni.. lui ha dimostrato che non è il lavoro adatto a lui;
  • i rappresentanti delle varie case produttrici, che sono stati così gentili da non mandarci affanculo visto che gli cambiavamo le richieste ogni 2 giorni;
  • il personale tecnico e amministrativo dell'ente pubblico, che ha dimostrato chiaramente che è possibile anche fare dei progetti preliminari nel breve intervallo tra due pause caffè.. specie se poi c'è chi farà il vero lavoro al loro posto;
  • il titolare della copisteria, che plottava i disegni man mano che gli arrivavano via email e che ha dei plotter veramente efficienti che, come lui stesso, non hanno problemi a funzionare continuamente per tutta la notte;
  • la posizione e la conformazione del pianeta Terra, che ha permesso di avere un periodo di rotazione di 24 ore, perfettamente equivalente a 3 giornate lavorative canoniche, consentendoci quindi di triplicare gli sforzi;
  • il titolare degli appalti dell'ente pubblico, che non sapendo come passare il tempo in ufficio ha imposto la data di consegna dei lavori il 10 agosto;
  • la legge Merloni, che prevede una ulteriore fase di progettazione esecutiva, dove sviluppare tutti i dettagli, e che sarà l'effettivo progetto che andrà poi in appalto per le gare... ma ci penseremo poi a settembre;
  • PiccoloCapo, che ha organizzato tutto nel migliore dei modi e ha dormito tutto il tempo, svegliandosi giusto all'ora di uscita canonica, per andare a casa a mangiare, guardare la tv e dormire;
  • SuperAmministratore, che non ha fatto nessun'altra riunione di coordinamento per organizzare i lavori;
  • GrandeCapo che, pur essendo al mare, non ha rotto i cojoni telefonando quotidianamente per sincerarsi che la truppaglia mantenesse comunque la linea;
  • la pizzeria all'angolo, che sta aperta tutta la notte e ci ha permesso di non morire di fame durante questa lunga settimana di 9 giorni;
  • la crisi economica, che ha impedito ad alcuni negozianti di chiudere e andare in ferie, in particolare la copisteria e la pizzeria già ricordati, ma anche alcuni bar utili per una rapida colazione;
  • gli ausiliari del traffico, che con le multe erogate alle auto posteggiate dai miei colleghi hanno quasi sanato il debito pubblico di Torino;
  • il fatto che i capi non mi paghino alcuno straordinario, che altrimenti in certi periodi potrei montarmi la testa e credere di aver vinto il jackpot del superenalotto.

Commenti

  1. Ho come un déjà-vu!
    Il bello che potrei scrivere anch'io una storia del genere con: il progetto urgente, le riunioni inutili, i cambi continui delle richieste, le meccaniche che non tornano...
    Avrei già pronto il titolo: "Never ending board" (board ovviamente elettronica). :-)

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  2. > Ho come un déjà-vu!

    In questi giorni anch'io... ;-)

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  3. In ${grande_ditta} capitano quei progetti che ti portano via qualche ora in più o qualche fine settimana, ma rispetto a quello che ho visto e fatto quando lavoravo negli studi professionali (settore: edilizia e/o opere sul territorio) è tutto riposo! Massima solidarietà quindi.

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  4. > Massima solidarietà quindi.

    Grazie :)

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  5. Almeno voi arrivate a qualcosa.

    Qui, azienda privata, facciamo settimane di riunioni per decidere il gruppo di studio del processo di attuazione di sa il cielo cosa, poi non si fa nulla.
    Ogni tanto mi sembra di stare al ministero.

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  6. > Almeno voi arrivate a qualcosa.

    Si, ma dovrebbero essere i capi a guidare il personale, non il personale che va allo sbaraglio alla garibaldina, cercando di trovare la soluzione migliore per la ditta...

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  7. Dammi l'indirizzo, così so dove non devo entrare.
    E ora capisco anche perchè ogni tanto qualcosa crolla!

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  8. > Dammi l'indirizzo, così so dove non devo entrare.

    Non dovrebbero esserci problemi, a meno che hai intenzione, in un prossimo futuro, di venire a fare l'insegnante nella provincia torinese... ;-)

    > E ora capisco anche perchè ogni tanto qualcosa crolla!

    Io non c'entro: non faccio strutture ma impianti elettrici, quindi con me non crolla niente, anzi, il rischio e' di restare appesi a friggere... XD

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  9. Ma se non ti pagano nessuno straordinario o te ne vai allo scadere delle 8 ore o li denunci (anzi, visto che sei a partita iva semplicemente gli conteggi le ore in piu' in fattura e li denunci quando non pagano) Che stai a fare beneficenza per cosa?

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  10. Beneficenza a me stesso: non ero pagato a orario (anche se ero vincolato alle ore di entrata e uscita "ufficiali") ma sulla base delle commesse concluse, quindi più lavori concludevo prima della fine del mese e meglio era per me.
    Poi ero io che per pura statistica, facevo il rapporto paga/ore e scoprivo che il risultato medio di tale rapporto, applicato costantemente alle ore lavorate in certi periodi (pensiero assurdo e inapplicabile), mi avrebbe consentito di rilassarmi subito dopo con una breve vacanza di un paio di mesetti in qualche paradiso tropicale... ma ovviamente non potevo cambiare le condizioni contrattuali in corso d'opera...

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  11. Non rimarrei certo fulminata, allora :) ma sono i tuoi colleghi che mi inquietano!

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  12. > Non rimarrei certo fulminata, allora :) ma sono i tuoi colleghi che mi inquietano!

    Come no? Rimarresti sicuramente folgorata dal mio incredibile fascino vampiresco... incredibile nel senso che non ci crede nessuno, e infatti non esiste proprio... ;-P

    RispondiElimina

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