FBHI, Federal Bureau of Horror Investigation..

Ogni tanto capita di dover cambiare i rotoli del plotter, e prima o poi ci passano tutti in questa dura prova..
Ovviamente, come in ogni studio tecnico che si rispetti, il plotter è posizionato nell’angolo più scomodo, contro la parete e il rotolo va montato dietro al plotter stesso (contro la parete) agendo direttamente da sopra perché è impossibile accedere dai lati..
Ovviamente, come capitava abbastanza sovente, in ufficio non c’era nessuno, a parte un paio di sfigati a caso.. uno ero io..
Ero intento a scrivere una relazione sulla verifica effettuata, quando sento un fracasso seguito da un urlo semisoffocato e riconosco il mio nome “Aiuto! MK!”
Vado a vedere in sala plotter e mi fermo scioccato: come nella migliore tradizione dei film horror, assisto all’inquietante scena di una macchina che inizia a vivere e divora le persone in un crescendo di panico ed effetti da macelleria.. ma questo non è un film horror (almeno non vedo la telecamera.. e non conosco nemmeno le mie battute.. vabbè, come ogni grande protagonista, improvviserò!!!)
Davanti a me, al fondo dello stanzino, dietro la cabina doccia che ospita il Non-Server, il plotter sta emettendo versi gorgoglianti e sta agitando selvaggiamente una biforcuta lingua famelica, le cui due punte si agitano in un moto perpetuo e scomposto, in una altalenante e macabra dinamicità, mentre la voce soffocata di Stagista mi chiama dalle viscere del mostro orrendo “Aiuto! MK! Aiutami!”
Dopo il primo istante di panico, mi ricordo che anch’io sono una Creatura delle Tenebre, e come tale visualizzo la situazione raccapricciante da un diverso punto di vista: quelle che in un primo momento avevo preso per la lingua biforcuta del mostro sono in realtà le gambe di Stagista, i pezzi contorti a terra sono il rotolo del plotter, l’asta di sostegno e una sedia rovesciata (?), e il resto del corpo della ragazza non è dentro le fauci del mostro ma sopra, in posizione estremamente precaria e delicata.
Accorro senza perder tempo, afferrando la ragazza e strappandola al suo triste destino, facendo anche attenzione a non tirarla via di getto, che si sarebbe spaccata la testa contro la mensola poco sopra il plotter (e poi mi avrebbero anche chiesto i danni...), e a non forzare sul plotter stesso che se si spaccava la struttura, si sarebbe sfracellata tra gli ingranaggi e i servomotori (per non parlare dei danni al plotter..)
Salvata da morte certa (e salvatomi quindi da indagini giudiziarie da parte del tenente Colombo) le chiedo dunque spiegazioni di come mai, con tanti posti liberi, era finita a dimenarsi proprio sopra quel bestione assurdo.
Lei mi fa “Era finita la carta..”
“E allora?”
“Volevo cambiare il rotolo..”
“Potevi chiamarmi..”
“Volevo farlo da sola: Disegnatrice mi aveva spiegato come si fa..”
“E cosa ti ha detto, visto che lei usa il sistema ‘chiama qualcuno a caso’?”
“Mi ha detto che bisogna staccare l’asta da dietro e mettere il nuovo rotolo, poi fa tutto da solo.. ma non ci arrivavo così ho preso la sedia, ma non ci stava col server così l’ho appoggiata in bilico e ci sono salita sopra, poi il rotolo è pesante, mi è caduto e ha fatto cadere la sedia, io sono rimasta appesa e sentivo che stavo scivolando dal plotter e che il plotter scricchiolava come se si stesse spaccando e io sarei caduta in mezzo a ingranaggi e punte.. Ho avuto una gran paura!”
“E ci credo! Allora.. la prossima volta che Disegnatrice ti spiega qualcosa, chiedile quante volte lo ha già fatto lei da sola? Poi dividi per 1000 il numero che ti dice!”
“Ma..”
“Guarda, si fa così: prendi l’asta, prendi il rotolo, infili il rotolo sull’asta (o l’asta dentro il rotolo, come preferisci), poi devi agganciare l’asta dietro.. così!” e nel frattempo le facevo vedere come fare..
“Disegnatrice non mi ha detto così..”
“Però, come vedi, si fa così.. Poi prendi il foglio, lo infili nella fessura di ingresso fino a farlo uscire da qua davanti, lo allinei con il segno.. così.. e premi il tasto di caricamento.. Ecco, come vedi, adesso fa tutto da solo! Devi solamente lanciare di nuovo il file che stava plottando quando è finita la carta, che gli altri sono ancora in memoria, ma quello non più!”
Stagista si è quindi accorta che è meno complicato del previsto, e peraltro anche se lei è bassottella (cioè nella media aziendale..) ci arriva comunque senza ricorrere a equilibrismi precari su sedie in bilico..

2 commenti:

  1. In effetti, logica vuole che una che fa la disegnatrice sappia come si carichi un plotter, e la stessa logica vuole che lo sappia meglio di un ingegnere impiantista / cantierista. Dunque, abbiamo Stagista che è una persona di spirito (vedi storia precedente), applica la logica, apprende facilmente nuove conoscenze, e dimostra spirito di iniziativa. In poche parole, nella sua vita riceverà molte delusioni e non diventerà mai ricca... Ma per lo meno ogni mattina nello specchio vede una persona a tutto tondo.

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  2. La logica usata sarebbe stata giustissima e Stagista avrebbe avuto piena ragione a seguirla se non ci fosse stato un piccolo intoppo: Stagista all'epoca non aveva ancora appreso la nozione fondamentale, ovvero che la logica non ha nulla a che fare con la Grande Società e tanto meno con coloro che ne fanno parte.

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