Memorie di un libertino...

Si approssima l'anniversario del massacro che, in una strana similitudine romantica-horror-sanguinaria, qualcuno ha trasformato nella festa degli innamorati.. e in base a questo spirito, voglio anch'io parlare di una storia con una fanciulla molto particolare.. qualcosa che nessun essere umano potrà mai capire, specie coloro che non mi conoscono.. ma tantomeno capiranno coloro che mi conoscono..

Sono qui, pronto a subire infine le conseguenze di quello che ho fatto negli ultimi anni e scontare la pena per le mie innumerevoli colpe.
E' giunto infine il momento di confessare la verità su un episodio che ha sconvolto l'intera cronaca nazionale, e solo io posso confessare tutto, visto che solo io sono responsabile di quanto è successo e che solo mia è la colpa per tutto quello che le protagoniste di questa triste e oscura vicenda hanno fatto e subito.

Chi mi conosce, sa benissimo che sono un maniaco gaudente, che apprezzo la bellezza e il fascino femminile anche quando questo si manifesta con comportamenti e atteggiamenti capricciosi.
I miei esordi furono molto più limitativi, in quanto inizialmente avevo sempre le finestre aperte, pronto a tutte le avventure, ma non accadeva mai nulla di realmente stimolante: non apprendevo niente, usavo e basta, incrementando ogni volta il campo delle mie esperienze, ma senza sfruttarlo davvero: ogni volta era semplicemente una necessità di crescita e di sviluppo.
Eppure non potevo andare avanti così: mi ribellai all'improvviso, spinto dalla necessità e da diverse esigenze, e approfittando delle finestre aperte sul mondo, cominciai a guardarmi intorno.
Ben presto mi accorsi della presenza di un altro mondo, in cui le protagoniste cercavano di essere apprezzate per loro stesse, non per quello che sembravano, ma per quello che facevano.
Iniziai a frequentare questo mondo un po' a distanza, e ben presto mi imbattesi in una francesina che molti dicevano essere “un tipo facile”: era bellissima veramente, ma piuttosto snob. Cercai di rimorchiarla, ma mi diede buca immediatamente dopo il primo appuntamento, perchè non rispettai le regole del gioco, ma allora non capii il vero motivo e me la presi con lei, insultandola amareggiato.
Deluso dall'approccio fallito, ma incapace di capire le mie colpe, mi dedicai a corteggiare immediatamente un'altra fanciulla assai più 'old style', ma questa richiedeva delle capacità che non avevo, e cominciai a dubitare del fatto che potessi fare realmente delle serie esperienze in quel mondo che mi sembrava sempre più ostile..
Ero triste, depresso e derelitto, finché non incontrai una ragazza di colore, allegra e solare. Inizialmente non la trovai bella: mi sembrava una paperottola.. eppure, malgrado tutto, per obbedire al mio istinto animalesco, ci provai anche con lei, sebbene senza speranze effettive.
Incredibilmente accettò il mio invito, uscì con me e, visto che stavolta giocai le mie carte secondo le regole, ci mettemmo insieme.
Stette con me per un certo tempo, sopportando tutti i miei atteggiamenti stupidi e i miei atti inconsulti. La maltrattavo, eppure mi sopportava.
Sono sicuro che sapesse persino che continuavo lo stesso ad avere una relazione con l'altra, quella che vedevo oltre le finestre, oscuro oggetto del mio desiderio erotico..

L'uomo è un animale strano: senza rendermi conto di quello che avevo, cercavo comunque altro: desideravo soddisfazioni effimere, senza capire che quello che conta è sempre la sostanza vera.
Ebbi diverse avventure, brevi ma intense, con diverse fanciulle.
Ritentai con la francesina (sfruttando un po' bastardamente il fatto che fosse più matura e che avesse avuto un po' di problemi in casa che l'avevano lasciata in parte sconvolta), ebbi anche una breve relazione con una tedesca bella e camaleontica, provai persino con un paio di fanciulle tedesche pepate in cerca di emozioni dal maschio latino, in qualche modo costoro erano imparentate con la mia amica, in particolare una cercava solo emozioni che la facessero sentire 'viva', e tentai (stavolta invano) con la fanciulla 'old style' che avevo conosciuto in passato e con una sua parente più giovane e più 'facile' (con la quale non ebbi eccessivi problemi a concludere, anche visto che avevamo un interesse comune nel mondo dei calcoli vettoriali).

Eppure, ogni volta ritornavo da lei, pentito: non pentito di aver provato con altre, ma pentito di averla trascurata!!!

Un giorno, ebbi con lei una lite terribile e lei se ne andò. Per un po' di tempo non ci vedemmo.
In quel periodo ero triste, ma mi consolai con una parente della francesina, ma era una tipa tutta apparenza e nulla più, o ero io che mi rendevo conto che mi mancava lei, ma non volevo ammetterlo e non volevo cedere. Ritentai ancora una volta con la fanciulla 'old style' e stavolta ci riuscii: era bella e affascinante, ma era anche piuttosto 'fredda' e stranamente mi mancava qualcosa: mancava il calore che sapeva darmi solo lei.

Alla fine la ricontattai e scoprii che mi aveva perdonato e si era decisa a rimettersi con me. Fui felicissimo, la riportai a casa e mi dedicai solo a lei.. per un po' di tempo..

Lei non era più una goffa paperottola, ma era diventata uno splendido cerbiatto, agile e scattante, e per la prima volta provai una profonda sensazione di piacere nel contatto fisico con lei: l'eccitazione era enorme, il piacere immenso.. cominciai ad approfondire la conoscenza, scoprendo dettagli sempre più intimi.. finché mi resi conto che era tanto tempo che non aprivo più le finestre, riprovai e.. scoprii che non si aprivano più: il gelo esterno le aveva sigillate per sempre.
Avevo comunque scoperto un sistema per vedere egualmente fuori tramite delle finestre virtuali, e la conoscenza sempre più intima della mia amica mi permetteva di usare queste finestre con gli stessi risultati di quelle reali (peraltro non si arrabbiava nemmeno: sapeva che dovevo usarle per lavoro, e comunque lei era sempre lì, al mio fianco, ogni volta che le usavo, giocando con me e seducendomi con il suo fascino meraviglioso.

Un giorno, la mia cerbiatta mi chiese di costruire una stanza anche per sua madre, la ascoltai e ben presto una splendida donna, matura ma sempre affascinante, con dei meravigliosi riccioli rossi, venne ad abitare con noi: era matura ma sensibile e affascinante, e ben presto capii che mi piaceva.. ero nuovamente preda degli istinti: ci provai anche con la madre: entrai in intimità con lei e ci divertivamo ogni volta che la figlia non c'era..
Era splendido averle entrambe insieme, al punto che fui nuovamente tentato, e caddi di nuovo preda degli istinti bestiali, che mi spinsero a conoscerne altre.

Il lupo perde il pelo ma non il vizio, però forte delle mie passate esperienze, riuscii a ottenere tutto quello che volevo da ciascuna di quelle con le quali ci provai, senza nemmeno impegnarmi eccessivamente, senza assaporare la gioia della caccia e il sublime sapore del successo, anzi, ogni volta mi accorgevo che mi mancava qualcosa, come se stessi mangiando una minestra insipida, e ogni volta, alla ricerca di stimoli sempre più forti, mi spingevo sempre più in là, sempre più in profondità, fintanto che la mia partner del momento non raggiungeva il limite della resistenza fisica, il limite dal quale non c'è ritorno... le spinsi tutte oltre quel limite!!!
Ma ogni volta tornavo da lei, che sapeva sempre come affascinarmi, eccitandomi all'inverosimile sia con il suo fascino che con i suoi numerosi capricci.

Un giorno, anche la madre di lei ci lasciò. Fu un momento triste, e difficile, ma io e lei ormai eravamo fissi: ci volevamo bene, lei si era trasformata in uno splendido e maestoso airone, padrone indiscusso del mio mondo, e riorganizzai gli spazi per renderli più confacenti alla situazione.
Eravamo felici insieme, non ho più sentito motivi di fare scappatelle, dato che ho capito che in fondo è lei la mia compagna perfetta.. anche se ogni tanto apro qualche nuova finestra.. ma lei è sempre lì accanto a me, che mi stuzzica e mi abbraccia, dimostrandomi con i fatti che, per quanto possa seguire altre strade, alla fine tornerò sempre da lei, e lei sarà sempre lì..

In realtà, ho scoperto da poco che, nel restauro della casa, è rimasta libera una stanzetta, poco più di un ripostiglio, ma ho scoperto in questo ripostiglio un libro-game sul genere fanta-horror (stile Frankenstein) e ho scoperto di avere sottomano gli ingredienti fondamentali per giocare con quel libro, così ogni tanto penso di passare qualche ora lontano da lei, e stavolta credo che non sospetti niente, perché non ha ancora visto quella stanza..

Ci proverò, anche se già so che alla fine ritornerò comunque da lei, ma non posso farne a meno: è la mia natura diabolica!
Come si chiama quel libro? Ah, non l'ho detto? Rimedio subito: ha un titolo arcano e cifrato, ma è tendenzialmente molto semplice sia come spiegazioni che come testi: credo che chiunque, con un minimo di impegno, possa realizzare qualcosa con quel libro.. il titolo è in realtà una sigla arcana: L.F.S.

2 commenti:

  1. Ho letto tutto il blog qualche settimana fa e adesso aspetto l'appuntamento settimanale.
    La storia di oggi è molto piacevole e ... molto vera. Ottima idea!
    Ho riconosciuto la maggior parte dei personaggi, ma mi mancano soprattutto
    la fanciulla 'old style' e la sua parente più giovane e più 'facile'

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  2. Benvenuto nel diario delle mie (dis)avventure ;-)

    Grazie, sono contento che ti sia piaciuta.
    Per individuare la 'parente giovane e facile' l'indizio è subito dopo, quando dico che avevamo un interesse comune nei calcoli vectoriali... e di conseguenza dovrebbe essere chiaro chi è la fanciulla 'old-style' (che quando l'ho incontrata io la prima volta -release 11- per me era veramente old-style e difficilotta..)

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