Ritornerai, in ginocchio da me...


Come dicevo, essendoci un solo locale, è difficile evitare di trovarsi tutti lì contemporaneamente, ovviamente si può sempre fingere di non conoscersi, come ha fatto le primissime volte, evitandomi come fossi un appestato, ma alla fine il suo carattere è tornato a galla, e lei ha ceduto le armi quando ha visto che non mi causava alcun problema trovarmi nel locale anche se c'era lei, e non avevo alcun problema a bermi un paio di birre anche se lei non mi rivolgeva la parola, però ho notato che non mi perdeva mai di vista, voltandosi solo quando si accorgeva che stavo guardando nella sua direzione.
Un giorno entrai nel locale, mi avvicinai al bancone e la ragazza mi portò una birra, che iniziai a sorseggiare voltandomi sopra il trespolo per osservare la tipa che cantava, dato che la voce meritava... ovviamente era solo la voce a meritare, ma in quell'occasione mi accorsi che lei era lì, seduta al tavolino, e mi stava guardando.
Non distolse lo sguardo quando la vidi, così alzai il boccale in un cenno di saluto, e fu allora che si voltò indispettita, per poi tornare a fissarmi quando io cominciai a guardarmi attorno per vedere la fauna notturna, ma ancora era presto e c'era poco movimento.
Finita la birra, feci cenno alla ragazza, che colse al volo e poco dopo si presentò con un altro boccale.
Presi dal portafoglio un biglietto da 200 e glielo diedi, lei sorrise imbarazzata dicendomi che non aveva il resto e dovevo aspettare che si facesse pagare qualche altra ordinazione, io le dissi qualcosa ma causa il frastuono non capì e si avvicinò, porgendomi l'orecchio, mentre io le cingevo la vita con un braccio e lei poggiava la mano sulla mia spalla, le dissi scherzando che le lasciavo la mancia se mi dava un bacio. Lei sogghignò e non si fece ripetere l'invito, poggiando per un istante le sue labbra sulle mie per poi sparire nella sala con 30 dinari extra in tasca propria.
Non era passato nemmeno un minuto da che la ragazza si era dissolta nel nulla, quando mi trovai davanti lei, che mi fissava con lo sguardo corrucciato, un lieve broncio nelle labbra e un tenue rossore sulle guance.
Visto che é proprio davanti a me e non puó far finta di non vedermi, le rivolgo la parola in inglese
“Ciao Spagnola!” “Ciao MK!”
“Come va? Tutto bene?” “Si, e te?”
“Bene, grazie. Ti stai divertendo?” “MK, please! Io non ce la faccio più!”
“A fare cosa?” “MK... per favore... torniamo amici come prima: io ti voglio bene, non riesco a stare così, senza vederti, senza parlarti...”
“Io non ho mai litigato con te! Sei tu che mi hai escluso dalla tua vita!” “Ho sbagliato! Perdonami! Torniamo come eravamo prima!”
“Come eravamo prima? Io ti corteggio e tu mi rispondi che sei fidanzata?” “Io sono fidanzata! Non posso farci niente, ma lui é sempre lontano, sempre assente e tu sei dolce, gentile, sensibile, mi riempi di allegria e di gioia ogni volta, e questo mi manca... mi manca tantissimo...”
“Il fatto é che a me invece manca tantissimo la parte dopo il corteggiamento!” “Dai... lo sai che non posso! Che avrei mille problemi! Se vuoi, credo che potrei baciarti, se ti accontenti!”
“Mi baci sempre, qual é la variante?” “Che ti bacerei diversamente... o vuoi essere baciato solo dalla cameriera del locale?”
“Gelosa?” “Io? No! Che motivo avrei? Io sono fidanzata... tu non so, ma non sono io la tua fidanzata... no, io non sono gelosa di te... o di quella kurva...”
“Cosa? Cos'é una kurva?” “Niente, niente... non farci caso... Mi offri da bere?”
“Certo, siediti, mentre io chiamo la kurva e tu le dici cosa prendi!” “Spero che non la chiamerai kurva! Altrimenti mi sa che sarai tu a prendere qualcosa di strano!” aggiunge sogghignando.
Le offro quindi da bere e ricominciamo a chiacchierare amichevolmente come sempre, fino a quando giunge il momento di andar via: le amiche la chiamano per andare e lei mi saluta con i soliti 3 bacetti sulle guance. Io la guardo un poco stupito e lei sussurra “Please... le mie amiche qua conoscono il mio fidanzato... non chiedermi di baciarti di fronte a loro! Please!” “Ok!”
E lei se ne va, felice e soddisfatta, convinta di aver vinto una guerra e di avermi totalmente in suo potere.

Povera illusa... peró se é bastato un bacetto con la cameriera del locale per farla ingelosire a tal punto, e spingerla a scendere dal suo piedestallo, allora forse dovrei mandarle il link dell'altro blog... chissà cosa farebbe dopo aver tradotto con gugol le vicende narrate... :P

Commenti

  1. Risposte
    1. Giá, poi scopre che conosco piú cose di quanto lei immagina e perdo tutti i vantaggi che ho duramente acquisito... ;)

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  2. carino il racconto... certo che le donne fanno girare... la testa !!!

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    1. grazie e benvenuto :)

      esattamente: fanno proprio girare... la testa... ;)

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