Rientro difficoltoso
E venne il giorno del rientro, come ogni 2/3
settimane, solo che stavolta partivamo in metà di mille: eravamo in
4 a lasciare il forte, e si erano aggiunti anche GrandeCapo (col
fedele cagnolino ProgettaMannaggiamenti) e ViceGrandeCapo, che
partivano per Roma, ma sempre da Belgrado e solo poco più tardi,
quindi a mezzogiorno uscimmo tutti insieme, salimmo su una delle
vetture aziendali e sul taxi appositamente prenotato dal Direktor.
Al solito il viaggio fu lungo e monotono, ma stavolta
era anche peggio in quanto stavolta, per fare i 150 km circa, eravamo
in 4 su una punto, e non era proprio molto comoda la cosa, viste le
dimensioni medie di ciascuno di noi... per non parlare del fatto che,
malgrado il freddo, viaggiavamo con i finestrini aperti dato che uno
degli occupanti non resiste più di mezz'ora senza la sigaretta... ;)
Alla fine, comunque, arrivammo all'aeroporto,
decidemmo che era troppo tardi per andare a mangiare al ristorante
fuori, dove c'è roba buona ma ci mettono una vita a servire, e
pensammo bene di andare a mangiare al self service interno
all'aeroporto stesso.
Procediamo quindi a prendere i biglietti, passare il
primo controllo e andiamo al self service, dove ci accoglie il tipico
affollamento del venerdì in un aeroporto piccolo ma unico e
improvvisamente sovraffollato, con solo 2 locali dove mangiare dopo
aver passato il controllo.
Quando finalmente giunge il nostro turno, ci
avviciniamo e allunghiamo la mano verso il cesto dei vassoi, per
ritirarla improvvisamente quando vediamo lo stesso completamente
vuoto.
Non riuscendo a capire la motivazione, un paio di noi
si avvicinano al bancone del bar annesso e il cameriere ci spiega, in
serbinglese, che i vassoi sono finiti, noi gli spieghiamo che portare
dei piatti caldi a manina non è una cosa salutare per le nostre
mani, e lui, dopo attenta analisi delle nostre dimensioni e dei
nostri sguardi corrucciati, esce dal bancone e va a raccattare dei
vassoi abbandonati sui tavoli dagli utenti precedenti, da loro una
veloce passata con lo strofinaccio appeso alla cintura dei calzoni, e
ce li fornisce con la grazia e la gentilezza tipiche che rendono
questo paese famoso nel mondo intero... (come sarebbe a dire che
nessuno ha mai sentito parlare di questo paese? :P )
Ci rivolgiamo quindi nuovamente al bancone
distributore, mentre altri vanno a recuperare a loro volta i vassoi,
e notiamo la grandissima disponibilità di vettovaglie: possiamo
scegliere tra pizza, riso, polpette, purea, sarma e, volendo,
cevapcici... (nota per coloro che non conoscono la cucina locale:
sarma = involtino di foglie di verza con dentro carne macinata e
verdura surgelata, cevapcici = piccoli salsicciotti della lunghezza
media di un dito distribuiti solitamente in numero di dieci... due
mani a testa...)
Stufo delle specialità culinarie locali, decido di
scegliere il riso e la vivandiera prende un piatto e ci sbatte sopra
due mestoli di risotto quasi colloso, aggiunge il sugo di cottura
delle polpette e poi mi chiede cosa voglio di altro. Io aggiungo che
prenderei sarma e purea, e lei, non avendo altri piatti a
disposizione (finiti anche quelli e non disponibili presso il bar
finché non fossero stati recuperati e lavati quelli dei clienti)
prende il tutto (due involtini e un mestolo di purea) e li sbatte
sopra il riso, creando un piatto unico meraviglioso a vedersi, per un
amante dell'arte contemporanea, ma io non amo l'arte contemporanea...
e nemmeno le altre... e glielo faccio presente con un gentile
commento, ma ovviamente l'imperturbabilità locale impedisce a costei
di apprezzare le mie parole e quindi mi allontano e raggiungo la
cassa, dove il mio collega fa ripassare la carta di credito aziendale
anche per il mio piatto (dopo averlo guardato schifato quasi come io
ho guardato schifato il suo) e fa lo stesso per tutti noi.
Al termine del giro, il suddetto collega si volge
alla cassiera chiedendole la fattura per tutti i conti pagati, e lei
comincia a far casini e creare problemi, ma la risolutezza del
collega la fa desistere e prende quindi il foglio fatidico dove
scrivere tutti i conti, ma ben presto si stufa e quindi strappa il
foglio già fatto, ne prende uno in bianco, ci pinza sopra tutti gli
scontrini emessi e lo da al collega, facendogli capire che le scritte
dovrà metterle lui di persona... naturalmente il lavoro verrà
rigirato automaticamente al Direktor in sede di rientro, in quanto
alla fine è compito suo tenere la contabilità aziendale.
Alla fine, bene o male, mangiamo, poi ci dirigiamo al
gate e aspettiamo per la partenza, ma dopo tanto tempo che facevano
partenze regolari, ecco che rispunta il solito sistema serbo dei
ritardi...
Il pannello comincia a segnalare un "novo vreme"
alternato a un più significativo "new time" dove si nota
che il volo subirà una mezz'ora di ritardo, nulla di preoccupante,
se non fosse che non figura il gate, e questo a dei viaggiatori
smaliziati fa dubitare alquanto... infatti, quando era quasi del
tutto trascorsa la mezz'ora, ecco che il segnale si sposta in avanti
di un'altra ora... sto cominciando a rivivere sensazioni spiacevoli
TO BE CONTINUED!
Ma il principe Eugenio, quando ha conquistato Belgrado, non poteva raderla al suolo? Una bella occasione sprecata...
RispondiEliminaSai, più passa il tempo e più me lo chiedo anch'io, quali reconditi motivi hanno spinto nel passato gente a compiere gesti così devastanti per qualcuno (io) nel futuro...
Elimina> dato che uno degli occupanti non resiste più di mezz'ora senza la sigaretta
RispondiEliminaLa Violenza Inaudita che avrebbe causato da parte mia una Cosa Simile avrebbe dissuaso anche un tossico in astinenza dal consumo su di una punto con 4 persone.
Dov'è finito il buon vecchio MK che demoliva mezzo muro per far capire che era leggermente irritato dai ritardi sul lavoro?
Comunque, l'arte contemporanea in cucina non l'avevo ancora vista... Spero almeno che, sebbene non fosse buono, abbia riempito!
> Dov'è finito il buon vecchio MK che demoliva mezzo muro per far capire che era leggermente irritato dai ritardi sul lavoro?
EliminaQuel perfido elemento vampiresco ha un grave difetto: rispetta i colleghi, specie quando sono parecchio anziani, e il "tossico" è ormai pronto per la pensione... sempre che ci arrivi, considerando tutto quello che ha... ;)
> Comunque, l'arte contemporanea in cucina non l'avevo ancora vista... Spero almeno che, sebbene non fosse buono, abbia riempito!
Si, diciamo che ha riempito, ma caldo e quantità erano le uniche cose degne di nota...
>Si, diciamo che ha riempito, ma caldo e quantità erano le uniche cose degne di nota...
EliminaDato che, più di una volta, ho mangiato in posti dove il cibo non era buono, non era caldo e non era abbondante, direi che ti è andata di lusso...
Sull'abbondanza posso tranquillamente dire (e il mio girovita può confermare) che non ci sono dubbi in merito: la cucina serba è abbondante, tanto abbondante quanto monotematica (praticamente c'è sempre e solo carne, il resto è surgelato) e disgustosa (nel senso letterale di "senza alcun sapore proprio", ovviamente: sale, pepe, aceto balsamico e spezie varie sono consumate a più non posso)
EliminaSai, temo che questa sia un po' l'opinione di qualunque italiano che vada all'estero. Il cibo non sarà MAI all'altezza di quello italiano!
EliminaD'accordo con te in generale, ma nel caso serbo si va ben oltre.
EliminaAl di là della carne sempre uguale, della pecenia (misto tra kebab e porchetta) di maiale fredda, della verdura surgelata, ultimamente ci sono molti ristoranti che si specializzano in pasta, riso e pizza... pasta al ketchup, pasta allo zucchero, pasta alle carrube e maionese... pizza al ketchup, pizza alla verza e ketchup, pizza all'uovo fritto e ketchup...
Ti assicuro che non sono il solo che ha rischiato di restituire il cibo al piatto dopo il primo assaggio...