Una nuova speranza

E così, con l'inizio del nuovo anno (in realtà con l'inizio delle festività natalizie), ho cominciato il mio periodo di disoccupato...
Crisi nera, nessun segnale favorevole.
Nel frattempo facevo le visite per la spalla e la dieta per dimagrire e ridurre i rischi di danno molto probabile e quasi certa morte, prospettati dal reparto anestesisti.
Inoltre, siccome da una visita all'altra ho scoperto di avere anche un problemino ai reni, ecco che comincia anche il calvario delle visite mediche per i reni... si, evidentemente sono un rottame da buttare nell'immondizia, ma devo scoprire in quale cassonetto mettermi, per la raccolta differenziata ;-)

Tra una cosa e l'altra, il tempo passa e io vedo il tunnel sempre più buio e sento sempre più puzza di m...

Ho ricominciato a frequentare gli incontri delle commissioni dell'ordine, non tanto perchè ne fossi interessato, quanto per il fatto che speravo in un aiuto da parte di quegli ingegneri che non conoscono la crisi e hanno così tanto lavoro che le normali 24 ore non bastano.
Approfittando del fatto che uno di loro fa quasi la mia stessa strada e prendiamo lo stesso autobus, mi sono sfacciato e gli ho chiesto aiuto. Lui ha preso a cuore la mia situazione, mi ha fatto un bel resoconto di tutte le sue attività sia come dipendente che come professionista, e mi ha assicurato che appena ne avrà l'occasione, mi passerà qualcuno dei suoi lavori, o almeno mi farà fare qualcosa per farsi aiutare e darmi qualche soldino, così che io possa ricominciare a fare la spesa... ovviamente finora non ho ancora visto nulla, malgrado gli stia facendo una corte spietata, al punto che temo che la moglie cominci a preoccuparsi... ma evidentemente non è il momento giusto.

Nel frattempo, ho perso il contatto con tutti gli ex-colleghi, a parte Architetto (anche perchè sono in contatto con la moglie, la mia commercialista, sebbene temo che sarà per molto poco, ancora) e un giorno costui mi telefona e mi fa "La Grande Società ha preso un appalto in Serbia, vogliono mandarmi laggiù e io ho chiesto di far venire anche te, come consulente!"
L'ho ringraziato, ma non ho mai ricevuto chiamate in merito dalla Grande Società.

Un giorno mi chiama un vecchio amico elettricista, che mi dice di avere un possibile lavoro, ma che gli serve una progettazione, viene da me e ne parliamo, tutto a posto, tutto bello... peccato che il suo cliente cambi idea e non se ne fa più nulla (questo ragazzo va avanti grazie agli impianti nei condomini, ma lì non serve progettazione, e ogni volta che ha avuto necessità mi ha chiamato, ma ha clienti difficili, nel senso che è difficile prendere i lavori, a meno di non farlo quasi gratis...)

A questo punto sono ormai incerto: ho annullato l'assicurazione professionale, ho ridotto le spese il più possibile, ho smesso di pagare le quote della cassa previdenziale (sto accumulando multe e sovrattasse, al punto che mi toccherà chiedere un finanziamento, per poter poi pagare tutto, ma non posso fare altrimenti: devo scegliere tra pagare queste quote assurde o comprare da mangiare, e non scherzo), sono in trattative per cambiare gestore telefonico, mi sto persino chiedendo se qualcuno acquisterebbe un rene non_del_tutto_sanissimo, e nel frattempo apro la guida del telefono per vedere se ho già depennato tutti e devo quindi cambiare provincia.
Mi accorgo che è rimasto un nome, un nome che conosco e con cui ho avuto dei diverbi in passato, ma che posso comunque contattare lo stesso.
Ancora una volta mando la mia lettera di presentazione, come ho fatto per migliaia di volte in queste settimane, e ancora una volta mi accorgo che il mio umore sprofonda subito sotto i piedi, ma non importa.
Sulla scrivania, oltre al resto, ho un pugnale abbastanza affilato, in questi giorni lo sto guardando attentamente, immaginando sovente di afferrarlo e farmelo scorrere sulla gola, squarciandomi la giugulare e liberando il mondo dalla mia presenza, ma ci sono almeno un paio di motivi che mi impediscono di procedere.

Qualche giorno dopo ho la visita medica, vado all'ospedale e mi metto in coda, e mentre attendo che qualcuno decida di dare uno sguardo al mio rene, ecco che mi suona il telefonino...
Un pochino imbarazzato per via dello sguardo furioso del mastino travestito da infermiera (disturbata dal suono del mio cellulare mentre parlava al suo, fregandosene beatamente dei non_tanto_pazienti in coda), esco nel corridoio e provo a rispondere, ma quel catorcio di telefonino non prende bene nei sotterranei dell'ospedale, così devo proprio uscire dal sotterraneo e andare nel cortile.
Incredibile!
Era proprio lui!
"MK! Mi è arrivata la tua lettera e vorrei parlarti! Possiamo vederci?" "Certo, dove e quando?"
"Non in ditta, che quello che devo dirti è personale... puoi venire a casa mia una sera?" "Certo"
Fissiamo un incontro a cui vado, conosco la moglie e la figlioletta, e vengo fatto accomodare in un salottino carino.
Dopo i convenevoli e i ricordi del passato, mi guarda e mi fa "Come va? Sei ancora nella Grande Società?"
"No, ho concluso il contratto e non me l'hanno rinnovato" "E adesso che fai?"
"Sto cercando..." "Senti, in ditta abbiamo qualche lavoro da farti fare, se ti interessa!"
"Cavolo! Mi interessa si!" "Ok, però c'è un'altra cosa!"
"Cosa?" "Io ho un'idea: sto pensando di mettermi in proprio e arrotondare lo stipendio, ho diversi clienti e la ditta stessa mi favorirebbe!"
"Uh?" "Si, tutti i lavori che faccio ora fuori orario, li farei invece da casa, assieme a molti altri, ma mi serve una mano!"
"Ah!" "Si, quando ho letto la tua lettera, ho capito che eri te la persona giusta!"
"Giusta?" "Si, adesso ti farei fare dei lavori con la ditta, ma poi vorrei chiederti se vuoi metterti in società, o almeno fare uno studio associato con me?"
"Eh?" "Si, io ho il locale e l'attrezzatura, ma mi serve qualcuno in gamba per fare i lavori!"
"Uhm.. come tempistiche?" "Il locale è affittato e il contratto scadrà in autunno, quindi parliamo di settembre-ottobre!"
L'ho guardato, poi ho allungato la mano e "Per me va bene, uno studio associato!"
...
E mentre tornavo a casa, una stella brillava luminosa nel cielo scuro sopra la città...

Commenti

  1. Una luce di speranza anche per gli altri ingegneri quarantenni che potrebbero trovarsi a dover cambiare lavoro: prima o poi il lavoro arriva (quello, o un tuffo in Po, ma siamo ottimisti per una volta).
    Peraltro, quell'accenno all'appalto preso dalla Grande Società in Serbia mi fa presagire che le cose si siano poi sviluppate un po' diversamente. Tra l'altro, ho come il sospetto che il tutto sia legato ai piani industriali per la ex Yugoslavia di un certo fabbricante italiano di automobili di Torino... Sbaglio? :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Presagisci giusto e i tuoi sospetti sono fondati :)

      Elimina
  2. Certo che per un lettore questo post è un bel pugno nello stomaco, chissà per te che hai passato tutto ciò. :-(
    Ma dalla Serbia ci porterai buone notizie, vero?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' stato un periodo difficilissimo, ma sono riuscito a superarlo senza troppi danni.

      L'evoluzione serba è stata lenta, ha impiegato un anno e mezzo a concretarsi, comunque sto raccogliendo numerosi aneddoti stracarichi di non-sense, per rallegrare i futuri appuntamenti con queste pagine, ma per il momento (fino ad aprile/maggio) godetevi la serie italica... :D

      Elimina
  3. Mi ero preoccupata anch'io... E leggere racconti così veri, e chissà quanto diffusi, ti fa veramente percepire la crisi e il senso di recessione che tutti ci portiamo dentro (almeno, tutti noi senza suv e con stipendi sotto i 1300 euro). Ma l'importante è che ora vada tutto meglio, anche se sei fra tribù aliene :)

    RispondiElimina
  4. Ehi, mr Monti, devo presentarti un tipo che ha qualcosa da dirti sulla noia del posto fisso.

    Bel racconto, specialmente per la luce alla fine che però non mi pare essersi concretizzata.
    Almeno: se sei in Serbia...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il racconto e' ambientato a febbraio 2010, il locale era affittato fino a settembre/ottobre 2010, ne sono successe di cose nel periodo intermedio, come leggerai su queste pagine, se vorrai... :D

      Ovviamente, come sai, il corso degli eventi mi ha infine portato qua in Siber...Serbia... ;)

      Elimina
    2. Accidenti MK, leggendo il post mi è tornato in mente quello che ho passato 4 anni addietro. Un pugno allo stomaco.
      Il conto in banca che scende fino ad azzerarsi, l'animo che si riempe di tutti quei "le faremo sapere" che piano piano divengono pensieri suicidi; il tirare avanti ripetendosi che è stupido suicidarsi, un assasino si incontra sempre; così per 2 anni.
      Poi per fortuna sono riuscito a risalire, ma quant'è dura.
      Meno male che anche tu sei uscito dal tunnel.
      Fede.

      Elimina
    3. Mi spiace di averti rinnovato il ricordo di eventi tristi, ma purtroppo è il triste destino di chi fa il reportage della propria vita, e si trova sovente in mezzo ai guai...

      Elimina

Posta un commento

Tranquillo, il tuo commento dovrà essere approvato dall'amministratore.
Non preoccuparti se non apparirà immediatamente, non sono sempre online... ;)

Post popolari in questo blog

Presentazione...

Comincia il lavoro

Rivelazioni