Stamattina accendo il computer e, dopo il caricamento di tutto quello che dovrebbe servire per gestire al meglio la mia fork-stescion (cioè tutti i programmi che carica e che devo poi chiudere altrimenti mi saturano la memoria) scopro che Aut-Luk mi segnala che ho una nuova email.. Possibile? Chi mi scrive? Ah, già.. è Nicole Kidman che mi ringrazia per la bella serata passata insieme.. :D
No: è solo RSPCapo, che mi manda una mail di comunicazione interna (forse qualcuno ha fatto qualcosa e lui sta punendo i colpevoli di qualche delitto strano..), ma no: non ci sono altri destinatari (e non è qualcosa che ho fatto io, altrimenti l'avrebbe mandata comunque a tutti, indicando a chiare lettere il nome del colpevole!!!)
Leggo la mail:
"Ciao MK, il ClientePagante di ImmensaDitta mi ha chiesto, perchè adesso LORO parlano direttamente con me, che hanno me come persona di riferimento e non più PiccoloCapo (o peggio, TE!!!), se possiamo fornirgli, dato che LORO hanno terziarizzato l'archivio della documentazione (*) e quindi non sono in grado di recuperare le copie, ma siccome che ne hanno bisogno per motivi loro che non sto a spiegare, visto che TU non sei assolutamente in grado di capirli, dicevo che mi hanno chiesto di produrre loro una copia della documentazione di quel lavoro che NOI abbiamo (cioè TU hai) fatto per loro e poi è stato consegnato e debitamente archiviato in modo che non si sappia dove trovarne altre copie! Con la presente TI chiedo di prepararmi una copia della documentazione consegnata!"
...
Quante volte avete dovuto rileggere per capire cosa voleva? Io 3 volte!
Ho preso il telefono, l'ho chiamato e gli ho chiesto "A quale lavoro ti riferisci?"
Lui è venuto da me e, da dietro il mio monitor, piegato sopra per vedere ciò che aprivo, mi fa "Senti, allora.. loro hanno terziarizzato l'archivio e.." "Si, questo l'ho capito! Come ho capito che devo prepararti una copia della documentazione che abbiamo consegnato, e che loro, avendo terziarizzato l'archivio (ed essendo degli incompetenti totali, sia loro che gli archiviatori terziari..) non sanno più dove recuperare!"
Mi guarda stupito "Ma va? L'hai capito davvero?"
Lo guardo infuriato "O ti muovi a dirmi di quale lavoro si tratta, oppure comincio dal 'santo del giorno' e proseguo finchè lo incontro di nuovo!!!" (**)
Spaventato da cotanto ardire, mi snocciola velocemente un numero di commessa.. di alcuni anni fa (un numero superiore alle dita di una mano, e inferiore a quelle di due mani)
Lanciando un'esclamazione simpatica per la velocità con la quale si sono accorti di non poter recuperare la documentazione, e una meno simpatica per il fatto che anche per noi stessi è difficile accedere a un archivio così lontano nel tempo (a meno che Segretaria non abbia voglia di farsi un bel giretto in cantina..), gli dico "Ma ti serve veramente QUELLA documentazione?"
"Si, certo.." "Cioè, io devo andare in cantina a cercare gli scatoloni -erano una trentina di dossier- dove è stata archiviata quella roba per portarli tutti su e dire a Segretaria di fotocopiare tutto, rilegare un'altra trentina di dossier e poi organizzare una consegna perchè un co@§one di quella ditta non sa come fare a separare la sua scrivania da quella del vicino, perchè questi non lo veda mentre si fa le.."
Mi sono fermato perchè si stava per mettere a piangere..
"No, no.. non serve fotocopiare tutto! Vogliono solo la relazione conclusiva finale!"
"Fotocopiata dalla cantina?"
"No, la ristampiamo.."
"E perchè non l'hai fatto te direttamente?"
"Perchè non so quale sia.."
Apro la finestra di Esplora Risorse, accedo al Non-Server e quindi alla commessa in questione, apro la cartella di consegna e, nella sottocartella 'Documentazione' vedo una trentina di file di word tutti chiamati 'Elenco Dossier n.XX' (con XX variabile) e UN SOLO file di word chiamato 'Relazione'
Lui da dietro il mio monitor mi fa "Vedi, chi non ha seguito la commessa non può capire quali file deve prendere.."
Senza nemmeno degnarlo di risposta, lancio in stampa il file, poi dico "Pronto!"
"Hai già fatto?"
"A giudicare dal fatto che la stampante ha smesso di far rumore, direi di sì!"
"Ecco, quello che dicevo: tu che hai seguito la commessa sai andare a colpo sicuro su quali file bisogna prendere!"
"Più che altro.. io che ho imparato a leggere alle elementari.."
"Eh? Come?"
"Allora, oggi si festeggia san.."
In un istante, RSPCapo è tornato nel suo ufficio..
Quello che mi preoccupa è che ogni tanto il suddetto Cliente ci richiede della documentazione, e visto che adesso parlano con lui, mi ci vorrà il doppio del tempo a capire di cosa hanno bisogno!!!
(*) In effetti, poco dopo che PiccoloCapo venisse da noi, costoro hanno passato l'archivio a una ex-filiale ceduta a terzi, terziarizzando tutto.
Peccato che, seppur terziarizzati, gli archivisti siano gli stessi di prima, e di conseguenza anche le cazzate e la scomparsa della documentazione sono rimaste perfettamente uguali.. e ogni volta qualcuno di qualche stabilimento vuole della documentazione inerente il proprio stabilimento, fa prima a chiedercela a noi che a chiamare questi dell'archivio, che si accorgerebbero di non averla più e quindi la chiederebbero a noi direttamente..
(**) Per risolvere ogni problema con costui, basta colpirlo nel punto giusto (ovvero su ciò che riguarda le sue uniche nozioni indotte): basta cioè fargli presente che non tutti al mondo sono convinti che in un certo quartiere di Roma abiti esclusivamente la Verità Assoluta..
Buone Feste a tutti
A Natale e Capodanno ci saranno comunque le consuete pubblicazioni del venerdì sera, per il resto dei giorni di festa, non mi resta che farvi gli auguri linkandovi il blog di mia sorella (spamming sfrontatissimo, ma i lettori più assidui ci sono ormai abituati a saltellare tra i due blog... :D ):
Perché io non ce l’ho?
Un tranquillo venerdì mattina, senza eccessivi problemi, quando squilla il telefono.. “Si?” “MK?”
(abbiamo ciascuno il proprio telefono, fai il mio numero interno, chi vuoi che ti risponda?)
“Si, ciao Segretaria, che c'è?” “Ciao, senti.. ho ricevuto una email..”
“..bene, sono contento per te..” “Dai, non fare lo scemo.. ho ricevuto una email con un allegato strano, che non vedo e non so cos'è..”
“Buttala via..” “No, è roba di lavoro: puoi venire un momento?”
“Vabbè..”
Vado nell'altro ufficio..
“Ciao..” “Ciao MK, vieni che te la faccio vedere..”
Tutto emozionato da questa prospettiva, aggiro la sua scrivania e lei me la fa vedere davvero.. la schermata di outlook con la mail in anteprima (che peraltro dovrebbe essere girata a me.. anzi, dovrebbe essere stata inviata alla mia mail diretta, ma evidentemente scrivere MK@GrandeSocietà è più difficile che scrivere info@GrandeSocietà..), dove è evidente la presenza di un allegato, ma è altrettanto evidente che tale allegato non è gestibile da alcuno dei programmi installati nel computer di Segretaria (sostanzialmente office e lopen offiz.. a parte zippatori vari assortiti e lettori di pdf, mp3 e cose strane del genere..)
“Uh! Allora?” “Ecco, vedi? Io l'allegato non lo posso vedere..”
“Vedo.. è un file dwg, non puoi vederlo a meno che tu non abbia autocad..” “Autocad?”
“Si, il programma per fare quei disegni formato lenzuolo matrimoniale che ogni tanto ti viene chiesto di piegare e infilare in quelle bustine trasparenti..” “Ah.. quello è autocad?”
“Yes..” “Non quello che stampa quelle decine e decine di fogli con disegni e tabelle strane che mi dai te da fotocopiare per le tue consegne?”
“No, quello è la ciofeca.. e non sono mie consegne: sono consegne della Grande Società, riferite a lavori che ho seguito io..”
“Va bene, ma perché io non ce l'ho?”
“Cosa?” “Autocad”
La guardo un attimo.. “La domanda la devi fare a SuperAmministratore, ma la risposta sarà a tua scelta una di queste: 1) non ti serve, 2) non lo sai usare, 3) non hai abbastanza memoria (RAM) per gestirlo.. 4) le licenze costano... 5) abbiamo già una Disegnatrice che non serve a una mazza..” poi sorrido “Se vuoi un consiglio, lascia perdere: meno rogne per te... (e forse anche per me)”
Lei riflette un attimo, poi fa “E di questa email cosa faccio?”
“L'esame dell'anticazziemazzi l'ha superato (visto che tu la stai leggendo..) quindi passala a chi di competenza..” e faccio come Lassie..
(abbiamo ciascuno il proprio telefono, fai il mio numero interno, chi vuoi che ti risponda?)
“Si, ciao Segretaria, che c'è?” “Ciao, senti.. ho ricevuto una email..”
“..bene, sono contento per te..” “Dai, non fare lo scemo.. ho ricevuto una email con un allegato strano, che non vedo e non so cos'è..”
“Buttala via..” “No, è roba di lavoro: puoi venire un momento?”
“Vabbè..”
Vado nell'altro ufficio..
“Ciao..” “Ciao MK, vieni che te la faccio vedere..”
Tutto emozionato da questa prospettiva, aggiro la sua scrivania e lei me la fa vedere davvero.. la schermata di outlook con la mail in anteprima (che peraltro dovrebbe essere girata a me.. anzi, dovrebbe essere stata inviata alla mia mail diretta, ma evidentemente scrivere MK@GrandeSocietà è più difficile che scrivere info@GrandeSocietà..), dove è evidente la presenza di un allegato, ma è altrettanto evidente che tale allegato non è gestibile da alcuno dei programmi installati nel computer di Segretaria (sostanzialmente office e lopen offiz.. a parte zippatori vari assortiti e lettori di pdf, mp3 e cose strane del genere..)
“Uh! Allora?” “Ecco, vedi? Io l'allegato non lo posso vedere..”
“Vedo.. è un file dwg, non puoi vederlo a meno che tu non abbia autocad..” “Autocad?”
“Si, il programma per fare quei disegni formato lenzuolo matrimoniale che ogni tanto ti viene chiesto di piegare e infilare in quelle bustine trasparenti..” “Ah.. quello è autocad?”
“Yes..” “Non quello che stampa quelle decine e decine di fogli con disegni e tabelle strane che mi dai te da fotocopiare per le tue consegne?”
“No, quello è la ciofeca.. e non sono mie consegne: sono consegne della Grande Società, riferite a lavori che ho seguito io..”
“Va bene, ma perché io non ce l'ho?”
“Cosa?” “Autocad”
La guardo un attimo.. “La domanda la devi fare a SuperAmministratore, ma la risposta sarà a tua scelta una di queste: 1) non ti serve, 2) non lo sai usare, 3) non hai abbastanza memoria (RAM) per gestirlo.. 4) le licenze costano... 5) abbiamo già una Disegnatrice che non serve a una mazza..” poi sorrido “Se vuoi un consiglio, lascia perdere: meno rogne per te... (e forse anche per me)”
Lei riflette un attimo, poi fa “E di questa email cosa faccio?”
“L'esame dell'anticazziemazzi l'ha superato (visto che tu la stai leggendo..) quindi passala a chi di competenza..” e faccio come Lassie..
FBHI, Federal Bureau of Horror Investigation..
Ogni tanto capita di dover cambiare i rotoli del plotter, e prima o poi ci passano tutti in questa dura prova..
Ovviamente, come in ogni studio tecnico che si rispetti, il plotter è posizionato nell’angolo più scomodo, contro la parete e il rotolo va montato dietro al plotter stesso (contro la parete) agendo direttamente da sopra perché è impossibile accedere dai lati..
Ovviamente, come capitava abbastanza sovente, in ufficio non c’era nessuno, a parte un paio di sfigati a caso.. uno ero io..
Ero intento a scrivere una relazione sulla verifica effettuata, quando sento un fracasso seguito da un urlo semisoffocato e riconosco il mio nome “Aiuto! MK!”
Vado a vedere in sala plotter e mi fermo scioccato: come nella migliore tradizione dei film horror, assisto all’inquietante scena di una macchina che inizia a vivere e divora le persone in un crescendo di panico ed effetti da macelleria.. ma questo non è un film horror (almeno non vedo la telecamera.. e non conosco nemmeno le mie battute.. vabbè, come ogni grande protagonista, improvviserò!!!)
Davanti a me, al fondo dello stanzino, dietro la cabina doccia che ospita il Non-Server, il plotter sta emettendo versi gorgoglianti e sta agitando selvaggiamente una biforcuta lingua famelica, le cui due punte si agitano in un moto perpetuo e scomposto, in una altalenante e macabra dinamicità, mentre la voce soffocata di Stagista mi chiama dalle viscere del mostro orrendo “Aiuto! MK! Aiutami!”
Dopo il primo istante di panico, mi ricordo che anch’io sono una Creatura delle Tenebre, e come tale visualizzo la situazione raccapricciante da un diverso punto di vista: quelle che in un primo momento avevo preso per la lingua biforcuta del mostro sono in realtà le gambe di Stagista, i pezzi contorti a terra sono il rotolo del plotter, l’asta di sostegno e una sedia rovesciata (?), e il resto del corpo della ragazza non è dentro le fauci del mostro ma sopra, in posizione estremamente precaria e delicata.
Accorro senza perder tempo, afferrando la ragazza e strappandola al suo triste destino, facendo anche attenzione a non tirarla via di getto, che si sarebbe spaccata la testa contro la mensola poco sopra il plotter (e poi mi avrebbero anche chiesto i danni...), e a non forzare sul plotter stesso che se si spaccava la struttura, si sarebbe sfracellata tra gli ingranaggi e i servomotori (per non parlare dei danni al plotter..)
Salvata da morte certa (e salvatomi quindi da indagini giudiziarie da parte del tenente Colombo) le chiedo dunque spiegazioni di come mai, con tanti posti liberi, era finita a dimenarsi proprio sopra quel bestione assurdo.
Lei mi fa “Era finita la carta..”
“E allora?”
“Volevo cambiare il rotolo..”
“Potevi chiamarmi..”
“Volevo farlo da sola: Disegnatrice mi aveva spiegato come si fa..”
“E cosa ti ha detto, visto che lei usa il sistema ‘chiama qualcuno a caso’?”
“Mi ha detto che bisogna staccare l’asta da dietro e mettere il nuovo rotolo, poi fa tutto da solo.. ma non ci arrivavo così ho preso la sedia, ma non ci stava col server così l’ho appoggiata in bilico e ci sono salita sopra, poi il rotolo è pesante, mi è caduto e ha fatto cadere la sedia, io sono rimasta appesa e sentivo che stavo scivolando dal plotter e che il plotter scricchiolava come se si stesse spaccando e io sarei caduta in mezzo a ingranaggi e punte.. Ho avuto una gran paura!”
“E ci credo! Allora.. la prossima volta che Disegnatrice ti spiega qualcosa, chiedile quante volte lo ha già fatto lei da sola? Poi dividi per 1000 il numero che ti dice!”
“Ma..”
“Guarda, si fa così: prendi l’asta, prendi il rotolo, infili il rotolo sull’asta (o l’asta dentro il rotolo, come preferisci), poi devi agganciare l’asta dietro.. così!” e nel frattempo le facevo vedere come fare..
“Disegnatrice non mi ha detto così..”
“Però, come vedi, si fa così.. Poi prendi il foglio, lo infili nella fessura di ingresso fino a farlo uscire da qua davanti, lo allinei con il segno.. così.. e premi il tasto di caricamento.. Ecco, come vedi, adesso fa tutto da solo! Devi solamente lanciare di nuovo il file che stava plottando quando è finita la carta, che gli altri sono ancora in memoria, ma quello non più!”
Stagista si è quindi accorta che è meno complicato del previsto, e peraltro anche se lei è bassottella (cioè nella media aziendale..) ci arriva comunque senza ricorrere a equilibrismi precari su sedie in bilico..
Ovviamente, come in ogni studio tecnico che si rispetti, il plotter è posizionato nell’angolo più scomodo, contro la parete e il rotolo va montato dietro al plotter stesso (contro la parete) agendo direttamente da sopra perché è impossibile accedere dai lati..
Ovviamente, come capitava abbastanza sovente, in ufficio non c’era nessuno, a parte un paio di sfigati a caso.. uno ero io..
Ero intento a scrivere una relazione sulla verifica effettuata, quando sento un fracasso seguito da un urlo semisoffocato e riconosco il mio nome “Aiuto! MK!”
Vado a vedere in sala plotter e mi fermo scioccato: come nella migliore tradizione dei film horror, assisto all’inquietante scena di una macchina che inizia a vivere e divora le persone in un crescendo di panico ed effetti da macelleria.. ma questo non è un film horror (almeno non vedo la telecamera.. e non conosco nemmeno le mie battute.. vabbè, come ogni grande protagonista, improvviserò!!!)
Davanti a me, al fondo dello stanzino, dietro la cabina doccia che ospita il Non-Server, il plotter sta emettendo versi gorgoglianti e sta agitando selvaggiamente una biforcuta lingua famelica, le cui due punte si agitano in un moto perpetuo e scomposto, in una altalenante e macabra dinamicità, mentre la voce soffocata di Stagista mi chiama dalle viscere del mostro orrendo “Aiuto! MK! Aiutami!”
Dopo il primo istante di panico, mi ricordo che anch’io sono una Creatura delle Tenebre, e come tale visualizzo la situazione raccapricciante da un diverso punto di vista: quelle che in un primo momento avevo preso per la lingua biforcuta del mostro sono in realtà le gambe di Stagista, i pezzi contorti a terra sono il rotolo del plotter, l’asta di sostegno e una sedia rovesciata (?), e il resto del corpo della ragazza non è dentro le fauci del mostro ma sopra, in posizione estremamente precaria e delicata.
Accorro senza perder tempo, afferrando la ragazza e strappandola al suo triste destino, facendo anche attenzione a non tirarla via di getto, che si sarebbe spaccata la testa contro la mensola poco sopra il plotter (e poi mi avrebbero anche chiesto i danni...), e a non forzare sul plotter stesso che se si spaccava la struttura, si sarebbe sfracellata tra gli ingranaggi e i servomotori (per non parlare dei danni al plotter..)
Salvata da morte certa (e salvatomi quindi da indagini giudiziarie da parte del tenente Colombo) le chiedo dunque spiegazioni di come mai, con tanti posti liberi, era finita a dimenarsi proprio sopra quel bestione assurdo.
Lei mi fa “Era finita la carta..”
“E allora?”
“Volevo cambiare il rotolo..”
“Potevi chiamarmi..”
“Volevo farlo da sola: Disegnatrice mi aveva spiegato come si fa..”
“E cosa ti ha detto, visto che lei usa il sistema ‘chiama qualcuno a caso’?”
“Mi ha detto che bisogna staccare l’asta da dietro e mettere il nuovo rotolo, poi fa tutto da solo.. ma non ci arrivavo così ho preso la sedia, ma non ci stava col server così l’ho appoggiata in bilico e ci sono salita sopra, poi il rotolo è pesante, mi è caduto e ha fatto cadere la sedia, io sono rimasta appesa e sentivo che stavo scivolando dal plotter e che il plotter scricchiolava come se si stesse spaccando e io sarei caduta in mezzo a ingranaggi e punte.. Ho avuto una gran paura!”
“E ci credo! Allora.. la prossima volta che Disegnatrice ti spiega qualcosa, chiedile quante volte lo ha già fatto lei da sola? Poi dividi per 1000 il numero che ti dice!”
“Ma..”
“Guarda, si fa così: prendi l’asta, prendi il rotolo, infili il rotolo sull’asta (o l’asta dentro il rotolo, come preferisci), poi devi agganciare l’asta dietro.. così!” e nel frattempo le facevo vedere come fare..
“Disegnatrice non mi ha detto così..”
“Però, come vedi, si fa così.. Poi prendi il foglio, lo infili nella fessura di ingresso fino a farlo uscire da qua davanti, lo allinei con il segno.. così.. e premi il tasto di caricamento.. Ecco, come vedi, adesso fa tutto da solo! Devi solamente lanciare di nuovo il file che stava plottando quando è finita la carta, che gli altri sono ancora in memoria, ma quello non più!”
Stagista si è quindi accorta che è meno complicato del previsto, e peraltro anche se lei è bassottella (cioè nella media aziendale..) ci arriva comunque senza ricorrere a equilibrismi precari su sedie in bilico..
Ahò.. io c'ho er fisico..
Giovedì, tarda mattinata..
Suonano il campanello, siamo solo io e Stagista, e io sono più vicino alla porta, così mi alzo, mentre lei sussurra un “Grazie”, vado alla porta, apro e mi trovo davanti un tipo con il fisico da culturista, sulla specie dei protagonisti dei vecchi film come Ercole, Maciste e ca##ate varie assortite.. peccato che era anche alto circa una testa in meno di me..
“Buongiorno” “'Ngiorno, dicaa, 'ndo li metto?” fa con un accento trasteverino degno di Rugantino, mentre indica i tre boccioni dell'acqua che ha ai piedi.
“Di qua, nel locale della macchinetta del caffè: il distributore dell'acqua è lì” e gli indico il percorso “A sinistra nel corridoio, prima porta a destra..”
Lui mi guarda poi, sul perfetto stile di quei personaggi da film, inizia un esercizio di respirazione e si gonfia letteralmente i muscoli, poi si china, afferra un boccione e, con scatto felino e agile mossa, se lo solleva fino alla spalla, incamminandosi verso la destinazione.. dove posa il boccione con altrettanta agilità e possanza, sgonfia tutto e ritorna alla porta, pronto a rigonfiarsi e prendere gli altri boccioni..
Io avevo già fatto cenno a Stagista, che aveva deciso di divertirsi e si era avvicinata per guardarlo ammirata.. e lui, vista la presenza della fanciulla, si gonfia ancora di più e solleva ben due boccioni insieme, mentre lei perfidamente lo trattiene con commenti di ammirazione (“miii che muscoli, che forza, che fisico..”), mentre lui si monta come un galletto, incurante dei 20 kg che ha su ciascuna spalla.. finché lei non gli fa notare il peso di ogni singolo boccione “..e tiene così facilmente 20kg per ciascuna spalla.. 40kg senza battere ciglio..”
Lui comincia a sudare, iniziando a colorarsi di verde (sta a vedere che non è Ercole o Maciste, ma l'incredibile Hulk) ma non vuole certo perdere l'occasione e lentamente (perché lei lo trattiene con estrema perfidia) si avvia verso la stanzetta dove deporre il carico, sempre seguito da lei che si diverte (oltretutto) a palpargli i bicipiti..
Alla fine lo sento “Ehh.. io c'ho er fisico..”
Quando finalmente lei lo molla, riesce a mollare i boccioni e uscire e, appena fuori, si sgonfia riducendosi a uno straccetto.. poi si allontana letteralmente trascinandosi verso il furgoncino (posteggiato sotto la nostra finestra, senza accorgersi di essere osservato) asciugandosi il sudore mentre si strofina le braccia e le spalle doloranti..
Suonano il campanello, siamo solo io e Stagista, e io sono più vicino alla porta, così mi alzo, mentre lei sussurra un “Grazie”, vado alla porta, apro e mi trovo davanti un tipo con il fisico da culturista, sulla specie dei protagonisti dei vecchi film come Ercole, Maciste e ca##ate varie assortite.. peccato che era anche alto circa una testa in meno di me..
“Buongiorno” “'Ngiorno, dicaa, 'ndo li metto?” fa con un accento trasteverino degno di Rugantino, mentre indica i tre boccioni dell'acqua che ha ai piedi.
“Di qua, nel locale della macchinetta del caffè: il distributore dell'acqua è lì” e gli indico il percorso “A sinistra nel corridoio, prima porta a destra..”
Lui mi guarda poi, sul perfetto stile di quei personaggi da film, inizia un esercizio di respirazione e si gonfia letteralmente i muscoli, poi si china, afferra un boccione e, con scatto felino e agile mossa, se lo solleva fino alla spalla, incamminandosi verso la destinazione.. dove posa il boccione con altrettanta agilità e possanza, sgonfia tutto e ritorna alla porta, pronto a rigonfiarsi e prendere gli altri boccioni..
Io avevo già fatto cenno a Stagista, che aveva deciso di divertirsi e si era avvicinata per guardarlo ammirata.. e lui, vista la presenza della fanciulla, si gonfia ancora di più e solleva ben due boccioni insieme, mentre lei perfidamente lo trattiene con commenti di ammirazione (“miii che muscoli, che forza, che fisico..”), mentre lui si monta come un galletto, incurante dei 20 kg che ha su ciascuna spalla.. finché lei non gli fa notare il peso di ogni singolo boccione “..e tiene così facilmente 20kg per ciascuna spalla.. 40kg senza battere ciglio..”
Lui comincia a sudare, iniziando a colorarsi di verde (sta a vedere che non è Ercole o Maciste, ma l'incredibile Hulk) ma non vuole certo perdere l'occasione e lentamente (perché lei lo trattiene con estrema perfidia) si avvia verso la stanzetta dove deporre il carico, sempre seguito da lei che si diverte (oltretutto) a palpargli i bicipiti..
Alla fine lo sento “Ehh.. io c'ho er fisico..”
Quando finalmente lei lo molla, riesce a mollare i boccioni e uscire e, appena fuori, si sgonfia riducendosi a uno straccetto.. poi si allontana letteralmente trascinandosi verso il furgoncino (posteggiato sotto la nostra finestra, senza accorgersi di essere osservato) asciugandosi il sudore mentre si strofina le braccia e le spalle doloranti..
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