Primo incontro!

E fu così che quel lunedì andai!

Raggiunta a piedi l'area pedonale, mi sono diretto verso il palazzo extra-figo (che francamente a me fa un po' cagare, ma sono io che sono strano...) e entro nel portone, raggiungo l'ascensore e salgo fino all'ultimo piano.
Esco dall'ascensore e mi trovo davanti 2 porte: una è intestata a una famiglia e l'altra a un'agenzia immobiliare! Ma di società di ingegneria nemmeno l'ombra.

Incerto sul da farsi, provo a chiamare GrandeCapo, ma il cellulare praticamente non ha segnale!

Allora suono al campanello dell'agenzia immobiliare!
Mi apre una donna, evidentemente la segretaria, che mi fa "Buongiorno, si accomodi pure!" e mi fa entrare.
Io le dico "Mi scusi, sto cercando l'ingegnere GrandeCapo..."
Lei mi guarda un istante "Certo certo! Mi pare ovvio!"
"Ma è qua?"
"Certo! Mi pare ovvio!"
"Ah, a me nemmeno tanto, ma se lo dice lei ne sono felice!"
"Certo certo! Mi pare ovvio! Lei chi sarebbe? Chi devo annunciare?"
"Io sono MK, e ho un appuntamento!"
"Certo certo! Mi pare ovvio!"
Si allontana e dopo un paio di minuti arriva Architetto "Ehilà! Mk!"
"Ciao Architetto!"
"Vieni vieni! Accomodati! Prendi un caffè?"
Io lo seguo, e incrociamo la segretaria di prima "Ah! Ci pensi te? Che io GrandeCapo non l'ho trovato!"
"Si Segretaria: ci  penso io! Quando arriverà GrandeCapo digli che MK è con me!"
"Certo certo! Mi pare ovvio!" e sparisce rapida dentro un ufficio

Architetto mi offre un caffè, poi mi fa fare un giro panoramico dell'ufficio e infine ci sediamo alla sua scrivania, dove mi ha illuminato sulla situazione: lo studio ha un paio di lavori da gestire, prettamente elettrici, e ovviamente (come sempre) hanno bisogno di qualcuno che levi loro le castagne dal fuoco e, quando castagne e fuoco sono elettrici, chi possono chiamare?

"...e così, occorre che tu ci dia una mano in queste attività..."
"Ne dobbiamo parlare... anche con GrandeCapo, anche per chiarire la situazione economica oltre che quella tecnica..."
"Certo certo! Mi pare ovvio!"
"Uhm... e GrandeCapo dov'è?"
"Oggi è da un cliente ma arriva più tardi, siediti pure e cominciamo a lavorare!"
Lo guardo con una luce fredda e senza alcuna espressione, poi sento la mia voce sibilare "Se non ho indicazioni precise da GrandeCapo io non comincio nulla!"
"Ma te lo dico io..."
"Sei tu che mi pagherai?"
"No, la società..."
"E allora devo parlare con chi materialmente emetterà i pagamenti!"
"Ma arriva nel pomeriggio e noi abbiamo fretta..."
"Anch'io ho fretta! Devo tornare in sede a completare un lavoro per i miei clienti!"
E in quel momento, dall'altra stanza, sentiamo una voce femminile "Certo certo! Mi pare ovvio!" e uscire con una sonora risata.

Convinto quindi di esser stato preso per i fondelli, mi alzo e vado verso la porta per andarmene via!

Commenti

  1. Dalle premesse, uscendo, sembrerebbe più salutare camminare con le spalle addossate a qualche parete

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