Vado al bar con mia sorella e prendiamo un cappuccino a testa.
Nell'attesa che lei approfitti poi del bagno, mi accorgo di avere solo un biglietto da 50€ che, per pagare 2,70 di cappuccini mi pare esagerato.
Quando arriva glielo dico e le chiedo se lei ha un biglietto da 5€, lei conferma e si avvicina alla cassa per pagare.
La barista la ferma e si volta verso di me con un sorriso disarmante "No, io i soldi li voglio da te!"
"Ok, ma io ho solo un biglietto da 50€!"
"Non importa: sei tu che mi devi dare i soldi!"
"Ok, ecco qua!"
Le do il biglietto da 50, lei fa lo scontrino, prende il resto, mi guarda sorridendo e da il resto a mia sorella...
"Scusa, ma vuoi i soldi da me e dai il resto a lei?"
"Si, esatto!"
"Non mi sembra molto corretto..."
"No, infatti non lo è!"
"E allora?"
"Tu sei maschio, tu paghi!"
"Non è un po' discriminatorio?"
"Certo!"
"E quindi?"
"Non importa: tu paghi!"
"Ma tutti i discorsi sulla parità dei diritti..."
"Quale parità? I maschi pagano, stop!"
"Non mi sembra molto corretto..."
"No, non lo è, ma è così!"
La guardo sconcertato: ha continuato a sorridere a ogni frase, non capisco dove voglia realmente andare a parare e non ho proprio nessuna voglia di alterarmi e litigare, quindi sto un attimo in silenzio a riflettere per cercare di capire.
Lei scoppia a ridere
"Oh là!... Ce l'ho fatta a lasciarti senza parole?"
"Eh?"
"Hai sempre la risposta pronta per tutto, stavolta volevo divertirmi un po' io!" mi dice ridendo.
Il caldo fa male: l'ho sempre detto!
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