Serbian tourist 3

Non resta che allontanarci e dirigerci verso la civiltà, ovvero verso l'autostrada, attraversando quel paio di cittadine che abbiamo visto nel viaggio di andata, dove sicuramente avremmo trovato un locale aperto... così dicevo, nella mia abissale ignoranza...
E invece NO!

Ci addentriamo infatti verso l'autostrada, giungendo a una cittadina grandicella, dove parcheggiamo in pieno centro, scendiamo dalla macchina e ci guardiamo in giro, alla ricerca di un ristorante.
Niente di simile appare nel nostro campo visivo, così decidiamo di approfondire e ci spostiamo di un paio di isolati, ma il risultato non cambia.

Passano un paio di giovani, ai quali ci avviciniamo con aria allegra e tranquilla (evitiamo di creare immediata antipatia nei nostri confronti) e chiediamo loro, in inglese, se c'è un ristorante nei paraggi.
SI guardano in faccia stupiti, ci dicono di no e se ne vanno.

GrandeCapo, convinto che il nostro inglese sia troppo infarcito di elementi estranei per essere compreso, decide di rivolgersi direttamente in prima persona al prossimo passante, che non tarda ad arrivare.

Alla richiesta se esiste qualche ristorante nei paraggi, si guarda in giro, ci guarda stupito, poi accenna un NO con la testa e si dilegua velocissimo.

Allunghiamo la passeggiata in area centrale e ci avviciniamo ad un altro gruppetto di giovani, tutti radunati attorno a uno di loro in sella a una moto. Ci guardano incuriositi, sempre tenendo conto che loro sono almeno il triplo di noi, e lasciamo che GrandeCapo esprima la richiesta col suo perfetto inglese oxfordiano.

Ancora una volta si guardano stupiti l'un l'altro, parlottano un po' tra loro, poi il motociclista si rivolge a noi e chiede in inglese direttamente "Waz he say?"
Ci guardiamo tra noi, io sto per scoppiare a ridere e Collega apre bocca col suo inglese partenopeo: "Our Boss ask you if there is here a restaurant!" "Waz?"
"A restaurant! Where we can eat!" "Ah! I don't know! Here are not restaurants!"
Dopo almeno 3 conferme che in quella cittadina relativamente grossa (più del buco dove stavamo noi) non esistevano ristoranti (mentre da noi ce n'erano almeno una ventina) decidiamo di risalire in macchina e allontanarci.

La stessa identica situazione si ripropone poco tempo dopo all'arrivo nella seconda cittadina relativamente grande, identica nei minimi dettagli (ok, cambiava il colore e il modello della moto del capobranco...)

GrandeCapo bofonchia qualcosa sull'ignoranza abissale di questo popolo che non capisce l'inglese!
CommunistyManager borbotta qualcosa sul fatto che GrandeCapo abbia ragione (sempre e a prescindere)!
Collega impreca contro la popolazione locale, con aggiunta di ricco corredo di bestemmie!
Io esprimo il parere di evitare di perdere altro tempo e andare decisi all'autostrada, dove sappiamo per certo che ci sono diverse stazioni di servizio con annesso bar/ristorante.

Alla fine, pare che l'idea possa essere accettata da tutti, così ci avviamo verso l'autostrada, dove Collega supera senza problemi la maggior parte dei suddetti locali, sfrecciando a velocità che credevo impossibili in una Punto con 4 persone a bordo, fino a raggiungere un tipico locale serbo.
Entra nel parcheggio e si ferma!

Scendiamo, entriamo nel locale, aperto, e chiediamo se è possibile mangiare ancora qualcosa, vista l'ora, senza pensare che, nella maggior parte dei casi, in Serbia quella è l'ora in cui si comincia a entrare nel vivo del pranzo... vabbè, in Italia sarebbe quasi ora della merenda, ma poco importa...

Dovendo recuperare una lunga giornata, ci assicuriamo che GrandeCapo abbia a disposizione la sua carta di credito e poi procediamo con l'ordinazione delle bevande (mi scappa di ordinare la birra prima che Collega parli di acqua minerale, contravvenendo agli ordini del capo, ma in fondo è domenica e non devo andare a lavorare dopo, e subito dopo tutti, GC compreso, ordinano anche loro alcolici) e chiediamo il menù per le vivande.
Dal menù ci accorgiamo che il locale è tipico, quindi anche il pranzo lo è, per cui ci prepariamo a un vassoio di antipasti tra formaggi e salumi e a portate di carne relativamente abbondanti.

Dopo un paio d'ore abbondanti, lasciamo a GC il piacere di pagare e ci dirigiamo alla macchina, ripartendo per la destinazione finale.

Pochi minuti dopo aver lasciato il locale, nell'autostrada incrociamo il piazzale dove ha sede McDonald, e GC bofonchia qualcosa sul fatto che avremmo potuto arrivare fino a lì e che sarebbe costato meno, mentre CM gli da ragione a prescindere, e si voltano a guardare me, che rispondo "Che volete da me? E' lui che sta guidando!"
Risata diabolica di Collega, mentre usciamo dall'autostrada e ci prepariamo a superare gli ultimi 20 km di statale che ci separano da casa... dal frigo... dalla mia birretta...
E basta con queste folli idee di fare i turisti: noi siamo qua per lavorare, non per divertirci!
Per fare i turisti, occorreva farsi assumere nella ditta che faceva la parte edile della direzione lavori: loro si che hanno visitato ogni posto nei dintorni (non solo in Serbia...)

Commenti

  1. Beh, è ancora andata bene: con tutto il rispetto per McDonald's, un pranzo a base di salumi, formaggi & carne locale lo preferirei - soprattutto i formaggi. Anzi, direi che potreste mettere in curriculum l'aver eseguito la prima merenda sinoira documentata in terra serba!

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    1. Ti dirò: McD. era frequentato quasi esclusivamente da occidentali (italiani, americani, tedeschi, francesi, inglesi, ecceteresi...) e orientali (giapponesi)
      I serbi (e anche parecchi abitanti dei paesi dell'Est nella zona ex-blocco-sovietico) non lo consideravano molto (a parte il personale, ovviamente) anche perchè, di fatto, a loro non conveniva: agli angoli delle strade non era difficile trovare paninoteche (li chiamavano pekara) dove potevi procurarti un panino enorme e ripieno di ogni cosa vagamente commestibile che ti passava per la mente (basta che ci fosse nell'interno del negozietto) a prezzi che avrebbero fatto inorridire il colosso yankee e i suoi big(micro)panini... ;-)
      Infatti a KG non aveva attaccato, fino a quando non hanno aperto un centro commerciale che ospitava anche un cinema (anzi, IL cinema, unico a KG) e un McD (il terzo che ho visto in Serbia, dopo quello dell'autostrada e uno a BG)
      ... KG = Kragujevac e BG = Belgrado, of course... :-)

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  2. Ciao Mk!
    è da un po' che purtroppo non ti leggo più...come va la tua vita tornato indietro dalle lande balcaniche?
    Ne approfitto di una domanda di servizio...come mai hai messo l'altro blog (storie hard..) aperto ai soli invitati?
    In bocca al lupo!
    daniele

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    Risposte
    1. Ciao Daniele
      Il ritorno in sede è stato quasi più traumatico del trasferimento al fronte.

      Per l'altro blog è stato un errore: volevo modificare il layout ma alla fine non ho avuto tempo. Ho ripristinato tutto com'era.

      Grazie, contraccambio e crepi il lupo!

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