E venne il momento di presentarsi presso il ristorante per la cena di natale!
Io parcheggiai la macchina con la quale avevo accompagnato anche CapoCantierista, entrammo e ci avvicinammo al tavolo dove cercammo i nostri posti.
Le postazioni al tavolo erano ben studiate, in modo che io mi sono ritrovato a mezza tavolata, a fianco del mio GrandeCapo.
Le gentili fanciulle invece si sono ammucchiate tra loro, formando un capannello all'angolo opposto del tavolo, e parlavano tra loro, discutendo di ogni cosa passasse loro in mente.
Ogni tanto, mentre sollevavo lo sguardo dal fiero pasto, mi accorgevo che parlottavano tra loro ridacchiando e guardandomi di nascosto, io le guardavo e loro si voltavano di scatto fingendo di non vedermi.
Questa versione recente di un film anni 70 si è ripetuta almeno 6 o 7 volte, e ogni volta erano sempre più imbarazzate al momento di voltarsi di scatto per evitare il mio sguardo.
A un certo punto il tasso alcolico era salito parecchio e le gentili donzelle si sono scatenate in una danza locale al ritmo della musica imperante dall'orchestra del locale, esibendosi in coreografie degne di un film hollywoodiano, suscitando ilarità nei colleghi.
Personalmente, sorridevo nel vedere la loro allegria, ma era troppo assurda la scena: 7 donne scatenate in una danza popolare serba, senza però alcun coordinamento: non si capiva bene come fosse questa danza, visto che ognuna la faceva a modo suo.
GrandeCapo era intento a criticare ogni cosa, rovinando l'atmosfera, ma io continuavo a guardare sorridendo le evoluzioni, e in un paio di occasioni ho notato che lei mi guardava, ma senza dir nulla.
Alla fine, quando ormai ci si era praticamente stancati di tutto e si cominciavano a sentire crampi nelle gambe, ecco che il mio collega CapoCantierista decide che è ora di tornare a casa, per lui, e siccome ho fatto io da autista, mi tocca andare (non che mi dispiacesse, visto che ero talmente stufo di star lì).
Un rapido saluto a tutti i colleghi e un saluto più lunghetto a tutte le colleghe, in particolare a lei, che mi dice "Ci vediamo lunedi!" "Se vuoi, possiamo vederci anche domani!" (domenica)
"No, domani devo sistemare alcune cose a casa!" "Ok, a lunedi!" e vado.
E il lunedi mattina mi trovai in ufficio, in attesa del momento in cui partire per tornare in Italia.
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Quindi, alla fine, perché "ridevano" di te??
RispondiEliminaScusami, ma non ho capito questa puntata. Mi sembra molto normale senza nessun colpo di scena. Devo forse leggere tra le righe? Se si, non ho capito dove....
Ciao!
Francamente, non ho mai capito i motivi per cui parlottavano tra loro, evidentemente di me, ridacchiando e cambiando soggetto appena mi voltavo verso di loro... proprio scene tipiche da film degli anni 70...
EliminaNo, non so bene che dirti, in merito.
Per la puntata, è direttamente collegata con le precedenti, in una storia che si è evoluta nel corso di pochissimi giorni
Insomma, questa famosa cena, che avrebbe dovuto cambiare il mondo e girare la Mole sulla punta, si è risolta in un momento interlocutorio. La suspence cresce...
RispondiEliminasi vede che in serbia funziona così... soprattutto con alcuni personaggi...
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