Vai a QuelPaese..

GrandeCapo mi è apparso davanti poco dopo l’accensione del mio computer fork-stesscion, mentre windows stava arrancando per caricare il noto anticazziemazzi di gran marca contemporaneamente ai vari autluk, offisss, aiut_cade, addobba_acrobati_ridder e prepararmi il mio ambiente di lavoro personalizzato (dove avrei dovuto chiudere tutti quei programmi per aprire al loro posto la succhia-risorse ciofecale..).
Intimorito da tale apparizione (nonché dal residuo alone ofattivo sulfureo..) ho detto “Ciao, cosa c’è?”
Egli posò lo sguardo su di me, e la sua voce risuonò tonante mentre, con i fulmini che uscivano dalle sue dita scriveva i Suoi Comandamenti, “In verità ti dico: tu domani andrai a QuelPaese!” (parola di GrandeCapo, rendiamo grazie..)
“A QuelPaese? E ‘ndo c@##o sta?” “Non ci sei mai stato?” “Ce n’ho mandati tanti, ma io non ci sono mai andato..” “Ci andrai: ti ci mando io!” e via con una spiegazione dettagliata di quello che avrei dovuto fare in un paio di giorni (secondo Egli!) e che mi ha impegnato per un paio di settimane (e credo di essere stato ancora abbastanza veloce, tutto considerato..)
A prescindere da tutto, ho appena concluso una verifica impiantistica presso un cliente abbastanza importante. Una verifica che mi è costata parecchio (come sempre) in termini di tempo, di stress fisico e mentale, di sfuriate e incazzature col cliente e con capi e colleghi, e di perdita di anni di vita..
Al termine, come al solito, GrandeCapo ha firmato la relazione standard di verifica e progettazione degli adeguamenti, che è stata consegnata al cliente per dirgli cosa dovrà fare perché sia tutto a posto, e tutti possano vivere felici e contenti..
Naturalmente la stesura di quella relazione (come di qualsiasi relazione di verifica) nasconde cose ben diverse da quelle che sono state descritte, vogliamo vedere come sarebbe dovuta essere realmente?
La relazione che segue (standard per la Grande Società) riprende lo stile delle normative vigenti.. ovviamente al cliente è stata consegnata con una forma leggermente diversa..
Relazione di verifica degli impianti elettrici
Introduzione
Il sottoscritto GrandeCapo, presidente, titolare e dio onnipotente con poteri di vita e di morte su tutto e tutti all’interno della Grande Società SuperEsperta, si degna di accettare i soldi di Cliente Pagante per lo sfruttamento intrinseco del personale della stessa Grande Società al fine di verificare lo stato dell’arte negli impianti elettrici esistenti all’interno del piccolo stabilimento industriale di proprietà del suddetto Cliente Pagante, sito a QuelPaese, in ContradaInCuloAiLupi.
Scopo e campo di applicazione
Lo scopo della presente relazione è descrivere gli interventi necessari per adeguare gli impianti elettrici esistenti presso lo stabilimento, al fine di garantire la perfetta corrispondenza normativa, tecnica e funzionale.
Per quanto riguarda gli impianti elettrici oggetto di intervento, si considerano sia gli impianti adibiti a servizi generali che gli impianti di alimentazione degli impianti di processo.
Riferimenti normativi e legislativi
I lavori necessari fanno riferimento alla versione attuale delle vigenti disposizioni di legge e normative, in particolare:
D.Lgs 81/08: testo unico sulla sicurezza (almeno cancelliamo dalla lista 626 e 494..)
Legge 186/68: disposizioni concernenti blablabla..
DM 37/08: norme per la sicurezza degli impianti (leviamo questa 46/90, che tanto è stata sostituita..)
Norma CEI 64/8: va sempre bene per gli impianti al di sotto dei 1000V..
Norma CEI 11/1: questa dovrebbe servire per quelli al di sopra, visto che c’è la cabina elettrica..
Norma CEI 31/30 e 31/35: una è la guida, ma non sappiamo quale, però visto che ci sono posti che possono esplodere, va tutto bene..
Prescrizioni degli Enti preposti al controllo degli impianti nella zona di pertinenza dello stabilimento, in particolare ISPESL, ASL, USL, VVF, ARPA, FLAUTO, ISPEL, IRPEF, ILOR, IRPEG, INVIM, IRAP, IVA e CNPAIA, e tutti gli altri che non nominiamo perché non li conosciamo..
Ultimo ma ultimo in tutti i sensi, l’ultima versione del famosissimo programma di caccole e verifiche, specifico per gli impianti elettrici (nel senso che i ‘programmatori’ che lo hanno realizzato devono sicuramente essere stati vittime di forti elettroshock..): la CIOFECA!!!
Definizioni tecniche
Le verifiche dello stato esistente e delle sicurezze si basano sulle definizioni delle presenti normative di cui sopra.
In particolare si definiscono le seguenti definizioni, sulla base della norma CEI 64/8:
Protezione contro i sovraccarichi
Il sovraccarico è definito secondo quanto prescritto nelle normative, la protezione è definita secondo quanto prescritto nelle normative, le normative sono definite secondo quanto prescritto nelle normative.
Si protegge dal sovraccarico verificando che la portata del cavo non sia inferiore alla taglia dell’interruttore, e che questa sia comunque superiore alla corrente assorbita, secondo una misteriosa formula matematica che dice Ib <= In <= Iz e If <= 1,45*Iz Protezione contro i corto circuiti
Il corto circuito è definito secondo quanto prescritto nelle normative, la protezione è definita secondo quanto prescritto nelle normative, le normative sono definite secondo quanto prescritto nelle normative.
Si protegge dal corto circuito verificando che la capacità termica del cavo sia superiore alla botta che lascia passare l’interruttore, e che il potere di interruzione dell’interruttore sia comunque superiore alla corrente di corto circuito presunta nel punto di installazione, secondo una misteriosa formula matematica che dice I2t <= K2S2 e Pdi >= Icc
Protezione contro i contatti diretti
Il contatto diretto è definito secondo quanto prescritto nelle normative, la protezione è definita secondo quanto prescritto nelle normative, le normative sono definite secondo quanto prescritto nelle normative.
Si protegge dal contatto diretto verificando che tutto sia inaccessibile, e che quello che è accessibile abbia un IP pari a 2X e che ci siano barriere, separazioni e ostacoli vari e assortiti che impediscono agli idioti di mettere le mani dove non devono, altrimenti ci mettiamo un differenziale che va sempre bene..
Protezione contro i contatti indiretti
Il sistema è classificato come TN secondo quanto prescritto nelle normative, per cui il contatto indiretto è definito secondo quanto prescritto nelle normative, la protezione è definita secondo quanto prescritto nelle normative, le normative sono definite secondo quanto prescritto nelle normative.
Si protegge dal contatto indiretto verificando che la corrente di guasto a terra sia inferiore a quanto previsto dalle tabelle sul tempo di apertura delle apparecchiature o che ne so, comunque inferiore a quanto detto nella tabella 41, che altrimenti ci mettiamo un differenziale che va sempre bene..
Descrizione dei lavori
I lavori consistono in un rilievo dello stato di fatto attuale degli impianti, sulla base della documentazione fornita dal committente, al fine di scoprire le caratteristiche degli impianti esistenti.
Nel corso del suddetto sopralluogo si procederà con il cosidetto esame a vista (per la definizione vedere le normative) e con prove strumentali (per la definizione vedere le normative) al fine di determinare gli effettivi problemi.
Successivamente verrà ricostruito l’impianto nella simulazione della Ciofeca, che fornirà tutti i pallini rossi che indicheranno cosa non va. Si studieranno quindi le correzioni da effettuare per eliminare i pallini rossi, e si sceglieranno quelle che costano di più (per via del lavoro a percentuale) da proporsi come interventi correttivi di adeguamento.
Metodologia di verifica
Il committente fornirà la documentazione necessaria per il rilievo dello stato di fatto, assegnerà una persona di riferimento per il lavoro sul posto del personale e assisterà il personale nel rilievo e nella ricerca di ulteriori documentazioni.
Non romperà troppo i marroni se il personale addetto al rilievo chiederà di accedere a locali chiusi o di accedere ai quadri elettrici anche se posizionati in parti dello stabilimento non comodamente accessibili..
Il personale addetto al rilievo provvederà all’esame a vista, quindi il fatto che appaia passeggiare senza scopo nello stabilimento guardandosi intorno non vuol dire che sta progettando un furto, ma che sta individuando le apparecchiature elettriche..
Il personale addetto al rilievo provvederà a effettuare le prove strumentali, quindi il fatto che ogni tanto vada via la corrente in alcune aree è previsto: il committente dovrà provvedere a istruire il proprio personale sul fatto che salvino sovente i lavori in corso al computer quando vedranno che il rilievo interesserà la zona uffici (si: anche le partite a free-cell possono essere salvate!) e se per caso va fuori servizio un’area che non dovrebbe andare la colpa non è del personale di rilievo, ma dell’elettricista che ha fatto l’impianto o dell’Ente fornitore che ha causato un blackout localizzato proprio in quel preciso istante..
Analisi dello stato di fatto e interventi di adeguamento previsti
A seguito dei rilievi e delle misurazioni effettuati, e dei calcoli sviluppati con la Ciofeca, si è potuto stabilire che sono presenti alcune difformità.
Nel seguito saranno fornite indicazioni su tali difformità e su come e dove intervenire per porre rimedio a queste difformità e adeguare di conseguenza gli impianti.
Il committente ha inviato via email le planimetrie dello stabilimento, che Disegnatrice ha provveduto a plottare (tra una telefonata e l’altra) e io ho provveduto a tagliare e piegare (lei era impegnata a telefonare)
Preso la mia macchina, caricata la documentazione e assicuratomi che anche stavolta non avrò alcun rimborso per le spese di viaggio, vitto e alloggio, mi sono messo in moto per andare a QuelPaese.
Lì giunto (dopo aver chiesto innumerevoli indicazioni) sono stato accolto dal committente felice di vedere che ero arrivato nella stessa giornata in cui avrei dovuto arrivare.. anche se pare ci fosse qualche divergenza sull’orario, secondo la quale io avrei dovuto essere lì più o meno nell’orario in cui stavo caricando tutto in macchina (GrandeCapo non deve avere molto chiara la differenza tra la mia FIAT Punto e l’Enterprise di Star Trek..)
Comincio il rilievo e mi accorgo subito che la documentazione (le planimetrie aggiornate) non è così aggiornata, quindi prendo la serie di penne colorate e comincio a rifare le planimetrie sul posto, a segnare gli apparecchi illuminanti, le prese, i condotti blindati, le canaline, i quadri di processo, i quadri generali, i serramenti, gli aerotermi e, infine, il quadro generale, gli ups e la cabina elettrica di trasformazione..
Si, mi interessa anche vedere il gruppo elettrogeno!
Si, devo accedere alla cabina elettrica..
Si, anche se il reparto è chiuso da anni, il fatto che ci sia dentro parte dell’impianto in funzione è un motivo valido per cui io debba vederlo..
No, quando controllo sotto le scrivanie è solo per vedere dove sono nascoste le torrette nascoste, non per sbirciare le gambe delle impiegate.. nemmeno di quelle con la gonna.. A proposito, sarebbero da eliminare quelle 12 ciabatte e adattatori interconnessi sotto la sedia della bionda con quel paio di chiappe da urlo.. non importa se tutti i computer di questo ufficio prendono alimentazione da quelle ciabatte, dovete risistemare la situazione installando le prese dove necessario.. Certo che glielo posso dimostrare, con delle misurazioni..
Si, per verificare se l’illuminazione di sicurezza funziona il modo migliore è quello di spegnere l’interruttore dell’illuminazione nel reparto.. No, non dovrebbe levarsi la corrente anche negli uffici, non alle prese.. Eh? Ma se gli uffici sono dall’altra parte e prendono da un altro quadro, secondo la vostra documentazione? Hanno salvato comunque? Cosa avete perso? Vuol mica dire che stanno lavorando da 6 ore senza aver mai salvato? Nemmeno durante la pausa pranzo? E usano windows? Ma lei è veramente sicuro che non abbiano mai salvato?
Si, devo aprire quel quadro.. No, non posso aprirlo in tensione.. Si, quando provo il differenziale viene staccata la corrente.. No, non posso provare il differenziale senza levare la corrente.. Si, telefoni pure a GrandeCapo.. No, non sono un terrorista.. No, non intendo farla fallire..
No, per il fuori servizio della cabina ci mettiamo d’accordo con lei e con l’Ente fornitore.. Si, deve esserci il personale dell’Ente.. Non lo so, ma credo che sia opportuno levare quelle apparecchiature che dovrebbero farla risparmiare sul funzionamento dei contatori.. Ma non le hanno mai detto niente? Cosa? Non sono mai passati a leggere i contatori?
Si, quando leviamo la corrente lì, l’ups dovrebbe partire subito e le utenze privilegiate non si accorgeranno di niente.. Come? Quando avete fatto l’ultima manutenzione alle batterie dell’ups? Si, l’ups ha le batterie? Ah! E quando l’avete acquistato? Penso di sì: una decina di anni senza manutenzione.. ma davvero non ve ne siete mai accorti? Certo: l’ups serve a quello.. e non si preoccupava del fatto che si spegnesse tutto? Anche quello che doveva essere sotto la privilegiata?
Credo che questo non vada.. no: non può alimentare quel condotto blindato con quel cavo.. è troppo piccolo.. si, lo so che è ben ventilato (peraltro non credo che il condotto blindato sia felice di stare esposto alle intemperie..) ma il problema è che se vuole proprio attaccarci quella macchina che assorbe 160A (e si: 100kW sono più o meno 160A) il blindato da 350A va bene, l’interruttore da 250A può andare bene, ma sinceramente il cavo da 35 mi sembra ridotto.. la portata dovrebbe essere sui 150A.. va bene, ho capito che non la usate troppo spesso, ma resto del parere che il cavo sia sovraccaricato..
No, senta.. l’illuminazione di sicurezza deve indicare il percorso di fuga.. si, deve essere alimentata da ups.. no, non si possono levare le lampade.. no, deve esserci un minimo di 5 lux.. si, lo so che 5 lux è poco, ma le norme dicono così.. ma perché vuole levare le lampade? Piuttosto levi gli ostacoli dalle vie di fuga.. Ehm, le lampade con la scritta uscita di sicurezza vanno sopra le porte di uscita.. no, se ha levato la porta, vanno levate anche le lampade.. no, non deve usarle per altro..
Mi scusi, ma come faccio a provare i differenziali degli uffici se quelli del quadro a monte hanno tarature più basse?.. Non lo so, lo strumento invia una corrente che fa scattare il differenziale.. si, se questo è tarato per 300mA e quello sopra per 30mA è ovvio che scatta quello sopra.. Ovviamente quello stacca tutto il quadro, non solo la linea.. certo, minimo andrebbero sostituiti..
Mi scusi, ma qui lei ha un differenziale su ciascuna linea degli uffici, un differenziale sulle linee di alimentazione dei quadri di zona, un differenziale sul quadro di reparto, un differenziale sul quadro di stabilimento.. ma non mi dica che ha anche un differenziale sul quadro generale di bassa tensione in cabina? Cosa? Certo che il differenziale serve, ma serve solo a proteggere le utenze finali.. si, basta che ci sia sull’ultimo quadro in cascata.. no, se le lascia dappertutto dovremmo studiare il coordinamento e la selettività.. Certo che dovrà cambiarli.. No, non è bene cercare di recuperarli dal reparto dismesso 10 anni fa.. Se sono sempre uguali, il risultato sarà lo stesso.. Se non ci sono problemi di selettività (impossibile) non sarà il caso di sostituire.. Questo è un sistema TN, non è così esteso da richiedere l’utilizzo dei differenziali.. No, non è nemmeno il caso di metterli.. Non mi importa che il suo elettricista le ha detto che i differenziali servono sempre!.. No!.. No, non servono!.. Glielo dimostrerò con i calcoli!..
Senta, se mi ha chiamato, vuol dire che le serve la mia consulenza, quindi mi lasci lavorare, che poi le dirò cosa dovrà fare!..
No, non me ne frega niente di quello che farà poi lei!

Senta, sarebbe opportuno (anche se non c’entra con gli impianti elettrici) prevedere un percorso separato (o almeno dei limiti di velocità) per quei muletti.. si, immagino che dia fastidio essere travolti o infilzati da quelle lame.. Ah, poi mi spiega cosa trasportavate là dentro.. certo che lo voglio sapere.. non mi venga a dire che è stata una testata a piegare così quel condotto blindato.. non ci credo che avete dipendenti alti 6 metri..
Io opterei per un impianto antideflagrante dentro il bombolaio.. Si, sarebbe opportuno evitare di fumare.. senta, quella presa un po’ devastata con quel cavetto che fa scintille, io la leverei da vicino alle bombole.. No, scusi, ma quella prolunga volante in mezzo alle bombole io la leverei.. cosa alimenta? E perché non rimettete a posto la lampada lassù? A che serve tenere una lampada portatile da officina in un bombolaio?

Conclusioni finali
Il sottoscritto GrandeCapo, presidente, titolare e dio onnipotente con poteri di vita e di morte su tutto e tutti all’interno della Grande Società SuperEsperta, si degna di dichiarare che gli impianti elettrici esistenti all’interno del piccolo stabilimento industriale di proprietà del suddetto Cliente Pagante, sito a QuelPaese, in ContradaInCuloAiLupi, sono da adeguare per ottenere la conformità alle normative vigenti.
A seguito di tali adeguamenti, si effettuerà un nuovo sopralluogo (sempre a cura di MK, e sempre senza rimborsi spese), a conclusione del quale sarà possibile emettere una certificazione che attesti la rispondenza alle norme degli stessi..
Firmato: GrandeCapo..
Allegati
Alla presente relazione risultano allegati:
-) tavole planimetriche attestanti lo stato di fatto (disegnate da me, visto che Disegnatrice era incapace di decifrare i miei geroglifici da rilievo..)
-) tavole planimetriche attestanti gli interventi progettati (disegnate da me, visto che Disegnatrice era troppo impegnata a raccontare telefonicamente alle sue amiche le ultime performance del suo weekend sessuale..)
-) schemi elettrici dei quadri esistenti con indicazione delle apparecchiature da sostituire (sulla base dei pallini rossi apparsi nella ciofeca) e dei differenziali da levare..
-) fotocopie dei testi sacri che attestano come sia inutile inserire infiniti livelli di differenziali, specie se poi si trascura la selettività..
-) tabelle di calcolo e verifica realizzate dalla ciofeca in cui si descrive come molte utenze non sono valide
-) fotocopie di cataloghi e manuali dove si attesta che, almeno stavolta, la ciofeca ha avuto ragione..
-) mutandine della bionda con le chiappe da urlo che rischia la vita stando seduta sopra le 12 ciabatte con gli adattatori.. (mi sono rimaste in tasca a seguito di un’ispezione approfondita..)

P.S.: la pregherei di rimandarmi, a giro di posta, i miei strumenti di misurazione.. (li troverà nel secondo cassetto della scrivania della suddetta bionda: li avevo lasciati lì per non intralciarmi durante le manovre relative al’inserimento della sonda di misurazione nei pozzetti da verificare..)

Commenti

  1. divertente blog (ho appena finito di leggerlo tutto). Un suggerimento: abilita il feed RSS nelle opzioni, così chi vuole riceve le notifiche di nuovi post.

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  2. Ti ringrazio :D

    Per il feed ho modificato le opzioni (fatto prova con Liferea e pare tutto ok)

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