Ordinazioni per ufficio...

La mattina stava scorrendo tranquilla, nel senso che i lavori procedevano e non avevo ancora crocifisso nessuno, anche se qualche discussione abbastanza accesa c'era già stata, ma nulla di particolare: ordinaria amministrazione, nessun morto!
Procedevo quindi in mezzo alla neve, arrancando verso l'ufficio, quando all'improvviso mi suona il cellulare serbo, lo recupero dalla tasca e vedo che mi chiama Segretaria.
"Ciao Segretaria!" "Ciao MK, sono Segretaria... ah scusa, tu già sai che sono io!"
"Si, ho il numero memorizzato e appare il tuo nome, cosa c'è?" "Senti, io sto guardando la tua richiesta di materiale, per fare ordinazione..."
"Ok, e allora?" "Io non capisco bene una cosa..."
"Cosa?" "Ecco... io non capisco..."
"Non ho scritto bene? L'ho fatto al computer con openoffice, che se avessi scritto io a mano veramente non capivi niente!" "No no, non è questo: la scrittura la capisco benissimo!"
"Allora ho sbagliato qualcosa nella costruzione grammaticale in inglese? Te lo rifaccio in italiano? Tanto tu lo capisci bene..." "No, capisco bene anche tuo inglese, anche se non è corretto come il mio, ma lo capisco bene lo stesso!"
"Ok, allora cosa non capisci? I nomi degli oggetti segnati che mi servono?" "No, anche questo io capisco, ma è un'altra la cosa che non capisco..."
"Segretaria! PLEASE!!!" "Please cosa?"
"Non ripetermi sempre che non capisci, ma dimmi COSA non capisci!" "Ecco... io non capisco... come posso fare..."
"Cosa?" "Cosa?"
"Come puoi fare cosa?" "Come posso fare ordinazione di quello che tu mi hai chiesto!"
"Boh! Telefona ai fornitori e chiedi! Immagino si faccia così!" "Si, io so! Ma non so come fare ordinazione!"
"Scusa, ma non sai come ordinare attrezzatura da ufficio? Se mi rimborsate vado a prenderla direttamente io al supermercato!" "No no... senti, tu torni qua in ufficio?"
"Sto arrivando: 5 minuti e sono lì!" "Ok, allora ti aspetto e ci parliamo di persona!"
Rientro in ufficio e lei è seduta alla sua scrivania, mi levo il giubbotto, mi avvicino e le chiedo "Ciao, cosa c'è che non va?" "Ciao! No, niente..."
"E allora cos'è successo che mi hai chiamato prima?" "Niente, io non capisco bene!"
"Cosa?" "Per favore, tu puoi sederti qua con me e lo facciamo insieme?"
"Ok, ma cosa non capisci?" "Io so fare questa ordinazione per penne, matite, quaderni..."
"Ok..." "...io so anche fare per macchina fotografica, per strumenti di misurazione, per attrezzatura per computer..."
"Bene..." "...ma questo io non lo so proprio fare!"
"Cosa?" "Questo!" e mi indica un qualcosa nel foglio che le avevo consegnato.
Leggo e... scoppio a ridere, mentre lei mi guarda confusa
"Scusa! E' un mio sbaglio! Non farci caso e cancellalo! Dovevo pensarci io a cancellare quella roba prima di stamparla, ma sono dovuto uscire di corsa e non ho fatto in tempo!"
Lei mi guarda stranamente preoccupata, senza capire bene cosa ha provocato il mio scoppio di risate in una situazione così particolare, che per lei si era invece rivelata estremamente imbarazzante.
"Scusami! Dai, fai finta che non sia successo niente! Dimentica quello che c'è scritto! Lo cancello subito col pennarello spesso, così non si vedrà nulla!"
Lei continua a fissarmi stranamente, e mi rendo conto che la cosa dev'essere stata una dura botta per lei, capisco anche che sforzo abbia fatto per continuare a star seduta lì, e per farmi addirittura sedere accanto a lei, specie considerando che non si sentono voci dallo stanzone, quindi siamo di fatto soli io e lei: evidentemente la sua voglia di chiarimenti era superiore all'imbarazzo causatole dalla lettura di quello che non avevo cancellato, e la mia risata l'aveva messa ancor più in imbarazzo, dato che non capivo  evidentemente quali fossero i suoi sentimenti, ma non posso accollarmi io tutti i problemi del mondo, quindi questo doveva risolverselo da sola, io potevo solo prendere il pennarello e cancellare per sempre la frase imbarazzante, sia per lei che, soprattutto, per me.
"Ecco, va bene così?" nessuna risposta
"Ok, vado!" mi alzo e torno verso il mio posto, quando lei mi chiama "MK!"
"Dimmi?" "Scusa, ma..."
"Cosa?" "Dimmi sincero: l'avresti usato anche con me?"
Un attimo di silenzio da parte mia, mentre mi rendo conto che ha compreso perfettamente e che in fondo mi legge dentro come un libro aperto, quindi è inutile cercare di girare intorno
"No, con te no! Non ne ho motivo!" "Bene, ne sono felice!"
"Allora prendimelo!" le dico sogghignando, e lei accenna un sorriso dei suoi "No, non te lo prendo! E dovresti ringraziarmi che lo faccio per te!"
"Uh?" "E si! Le carceri serbe non sono come quelle italiane! Non voglio che proprio tu ci finisca!"
"Perchè dovrei finirci?" "Perchè se io te lo prendo, tu prima o poi lo userai! E a quel punto tu finiresti in carcere! E io non voglio!"
La guardo un istante: sta ridendo, scherza, ma i suoi occhi hanno ancora un lieve accenno di preoccupazione, solo che non capisco il motivo, ma lei mi legge dentro come un libro aperto, quindi si mette a ridere e ripete col suo serbitaliano "Niente da fare! Certe cose non sono per l'ufficio!"
"No? Sicura?" "Io sono sicura! In ufficio si lavora e non si fa nulla di quello che pensi tu!"
"Ma..." "Nulla! Niente cose strane in ufficio!"
"Cose strane?" "E me lo chiami normale?"
"Cosa?" "Chiedere come attrezzatura da ufficio un kalashnikov!"
Scoppiamo a ridere insieme!
Beh, meno male: mi legge dentro, ma per fortuna pare non abbia letto l'ultimo capitolo che mi stava per far scrivere!

Commenti

  1. addaiii l'AKM 5,45 × 39 mm è un'atrezza d'ufficio, chessò per fare i fori sui fogli per i classificatori ad anelli, per fare un foro sul muro per i tasselli, per i vari ratti che circolano in cerca di cibo, per spaventare i piccioni e non solo i piccioni, come convincitore di straordinari o lavoro. etc etc. Che poi, li da te li si comperano in farmacia come analgesici per il mal di testa (altrui). Strano che segrataria non lo sappia ;-).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non è proprio così facile, ma rende abbastanza l'idea ;)

      Elimina
  2. Mk66 non vorrei sembrare insistente ma dacci dentro con segretaria ;P, (Sempre da gentiluomo ovviamente)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti dirò: io ci provo (sempre da gentiluomo, ovviamente) poi si vedrà: se son rose fioriranno... ;)

      Elimina
  3. Ahahah! Certo che anche tu... Avresti fatto meglio a chiedere un Gatto a Nove Code, quello probabilmente te lo farebbero passare come strumento da ufficio!

    BTW, io ho imparato che con gli utOnti non si deve mai scherzare (Per chi non è d'accordo, si legga questo mii sono del 2004 quelle storie, quanto tempo è passato), ma anche con chi dimostra una tendenza all'utEnza, bisogna sempre stare attenti, metti che ti prendano alla lettera quando gli consigli di infilare le dita nella presa per verificare se c'è corrente!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tu in qualche modo prevedi il futuro?
      No, chiedo perché entrambe le tue frasi hanno qualcosa a che fare con storie future... ;)

      Se la risposta precedente é affermativa, segna pure qua 6 numeri da 1 a 90, tutti diversi tra loro... :P

      Elimina

Posta un commento

Tranquillo, il tuo commento dovrà essere approvato dall'amministratore.
Non preoccuparti se non apparirà immediatamente, non sono sempre online... ;)

Post popolari in questo blog

Presentazione...

Comincia il lavoro

Rivelazioni